giovedì 14 ottobre 2021

Asterix Legionario (vol. 10): una missione per amore! La recensione


Asterix Legionario è il decimo volume delle storie a fumetti realizzate dal duo Goscinny/Uderzo negli anni '60 e ora ristampato da Panini Comics. Questo albo è tra i più famosi dei Galli più temuti di sempre e fu pubblicato per la prima volta dal 10 novembre 1966 al 6 aprile 1967 sulla rivista Pilote. Proprio in quest'ultimo anno fu pubblicato per intero e in formato cartonato dalla casa editrice Dargaud

In Italia, il percorso editoriale di "Asterix Legionario" è stato sempre lo stesso dei suoi predecessori. È stato infatti lanciato e ripreso dagli anni '70 in poi da Mondadori, senza dimenticate che nel 1976 fece la sua comparsa a puntate su "Il Giornalino" (infine fu ristampato in versione completa come allegato alla rivista).

Questa storia ebbe un grande impatto in Francia a tal punto da giungere a una trasposizione animata, cioè "Asterix e la sorpresa di Cesare" del 1985, con elementi che rimandano anche ad "Asterix Gladiatore".

La trama in breve

Obelix è innamorato della bellissima Falbalà, la quale però rivela di essere innamorata di Tragicomix. I due giovani hanno intenzione di sposarsi, ma purtroppo Tragicomix è stato catturato dai romani e mandato a combattere in Africa contro i ribelli dell'Impero. Lo stesso Obelix si offre volontario insieme ad Asterix per salvarlo.


Uno sguardo all'albo

"Asterix Legionario" presenta un sacco di rimandi storici e inoltre è una vera e propria parodia sulle abitudini dell'esercito Romano. Prima di tutto, i nostri eroi si ritrovano in fatti realmente accaduti, specie per quanto riguarda la battaglia tra le legioni di Giulio Cesare e la fazione tradizionalista di Pompeo. Siamo nelle battute finali della guerra civile romana.

Manco a farlo apposta, Asterix e Obelix capitano negli accampamenti di Cesare a Tapso (Tunisia) all'alba dell'omonima battaglia avvenuta il 6 aprile del 46 a.C., che fu uno degli eventi chiave della Guerra. I nostri protagonisti si ritrovano a giocare un ruolo fondamentale per la controffensiva di Cesare. Inoltre, nel fumetto vengono anche menzionati Giuba I, re di Numidia, e Afranio, personaggi storicamente esistiti. Quest'ultimo viene definito da Cesare "il traditore", dal momento che, già catturato una volta dal condottiero e graziato, era tornato poi a combattere per i Pompeiani.


Per descrivere l'esperienza di Asterix e Obelix arruolati nell'esercito, Goscinny si ispirò al periodo in cui prestò leva presso l'esercito francese. In tutto ciò c'è uno stravolgimento dei metodi di addestramento dei Romani: i due Galli sovvertono tutto a partire dal presentat-arm al rancio,fino alla sveglia e alle marce forzate. Parodiati anche l'allenamento con il pilum e in generale la disciplina e la gerarchia.

Oltre a loro, troviamo anche i rappresentati di alcuni popoli già conosciuti nei volumi precedenti: un Goto che parla una lingua incomprensibile resa graficamente tramite l'alfabeto gotico, un Egizio che si esprime attraverso geroglifici, un Britanno contraddistinto da un impeccabile aplomb e da un pessimo gusto per il cibo, un Greco e un Belga, quest'ultimo caratterizzato da una capigliatura identica a quella di Tintin, omaggio al belga Hergé. Tutti questi individui riprendono quindi modi di parlare e alfabeti che gli autori avevano ironicamente rappresentato a modo loro, cercando di rendere perfettamente l'idea delle diversità.


Attenzione che non mancano riferimenti culturali. C'è una vignetta che ritrae i Pirati su una zattera (Tavola 31) e richiama inequivocabilmente il famoso dipinto "La zattera della Medusa" di Théodore Géricault. Altro riferimento è la frase pronunciata da un funzionario romano della guarnigione di Condate che alla richiesta di informazioni su Tragicomix risponde: "Tragicomix con la T come in Timeo Danaos et dona ferentes?". Si tratta di una citazione proverbiale dall'Eneide nonostante il poema di Virgilio si stato in realtà scritto almeno 30 anni dopo i fatti narrati in "Legionario".

Per il resto, è la prima volta che vediamo Obelix (all'inizio) e Asterix (alla fine) innamorati. Tra l'altro Falbalà è la prima donna "comune" pienamente caratterizzata sulle tavole di Uderzo. In "Asterix" le donne non sono mancate ma mai (come in questo caso ed eccezione fatta per Cleopatra) avevano occupato così tanto spazio, a tal punto da indurre il duo di Galli a muoversi per salvare il suo amato. Cleopatra infatti fu al centro di "Asterix e Cleopatra" per ovvi motivi storici, ma Falbalà è la prima fanciulla immaginaria a conquistare l'attenzione dei suoi autori. 

Intanto,vi informo che l'undicesimo volume delle avventure di Asterix è già in edicola con "Asterix e lo scudo degli Arverni". 

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1 commento:

  1. prima o poi mi piacerebbe leggere un volume
    anche questo culturalmente è molto pieno e quindi una scorta almeno ci starebbe benissimo!

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