Era il lontano dicembre 1994 quando la Namco diffuse in tutto il mondo il primo capitolo della gloriosa saga di Tekken, un videogame di successo che rivoluzionò il concetto dei picchiaduro negli anni '90 sia per l'innovativa grafica sia soprattutto per la realistica modalità di gioco.
Il successo commerciale di Tekken non va soltanto analizzato per la novità che seppe proporre in quel periodo, ma anche per la trama incentrata sull'eterna lotta tra i membri della famiglia Mishima, uno scontro che però sembra non avere ancora nessun vincitore.
Da oggi fino ai prossimi mesi, mi occuperò di ricostruire passo dopo passo l'evoluzione del prodotto Namco e di ripercorrere la storia dei personaggi fino a giungere a nuove diramazioni della trama, la quale lascia ancora qualche punto interrogativo sul futuro di Jin Kazama e della sua famiglia. Partiamo innanzitutto dal primo videogioco, Tekken, che ci spiega come tutto ha avuto inizio.
In principio, Tekken era un coin-op, cioè un arcade reperibile soltanto all'interno delle famose sale giochi che tutti noi abbiamo frequentato da piccoli. Grazie alla nascita delle console di ultima generazione, nel caso specifico della Play Station Sony, molti di questi arcade ebbero l'opportunità di essere convertiti su cd e lanciati sul mercato videoludico domestico: tra i marchi fortunati ci fu anche Tekken che ebbe finalmente modo di farsi notare anche laddove non era ancora conosciuto.
Tekken fu un'autentica rivelazione per gli amanti del genere e si impose come valida alternativa a Virtua Fighter della SEGA, famoso in tutto il mondo come tra i primi videogiochi di combattimento sviluppati in 3D. Tekken però mostrò qualcosa di veramente nuovo, infatti, ogni personaggio possedeva uno stile di combattimento realmente esistente e ogni tasto del joypad corrispondeva a un arto del corpo così da permettere al combattente scelto di poter combattere nel pieno delle sue possibilità durante gli scontri.
Inoltre, a differenza di Street Fighter, Mortal Kombat e altri cult, Tekken permetteva al personaggio di tenere le spalle al videogiocatore qualora si trovasse a destra dello schermo e non più a sinistra come avviene all'inizio di ogni livello. La cosa però più accattivante era (ed è ancora oggi) la possibilità di sfruttare la tastiera per avviare colpi combinati, combo devastanti e mosse speciali capaci di concludere un combattimento anche con un solo colpo ai danni all'avversario.
Proprio per quest'ultimo motivo, Tekken si rivelò un picchiaduro molto veloce ma nel contempo tattico e intelligente. Giocandoci alla Play Station e accedendo al menù principale, era possibile addirittura impostare i tasti L1, L2, R1 e R3 in maniera tale da incorporare due combinazioni di tasti (tipo i due pugni) e quindi avviare direttamente una presa mortale del proprio guerriero con l'aiuto di un solo bottone.
Nonostante fosse possibile scegliere il livello di difficoltà, Tekken si presentava come un osso duro da portare a termine e metteva a disposizione del giocatore ben otto personaggi, tramite i quali era possibile sbloccarne altri nove. Ognuno di loro proponeva un finale diverso del gioco e aveva un suo livello di riferimento, molti dei quali ispirati a posti realmente esistenti come Monument Valley, l'Isola di Re Giorgio e Angkor Wat (giusto per citarne qualcuno).
Tekken ottenne un grande successo in termini commerciali e ciò indusse i creatori a realizzare un secondo capitolo, fino ad arrivare a un totale di nove sequel (inclusi anche i Tag Tournament) resi disponibili anche su piattaforme Microsoft e Nintendo.
La trama
La trama di Tekken è tra le più avvincenti e violente di sempre a causa del rapporto conflittuale tra i due protagonisti principali di questa prima parte della storia, cioè Heihachi Mishima e suo figlio Kazuya. Heihachi è il capo indiscusso della Mishima Zaibatsu, una potente organizzazione che mira alla conquista del mondo nonostante suo padre, Jinpachi, l'avesse fondata per compiere opere a fin di bene.
Heihachi, infatti, si presenta come un uomo cattivo, spietato e privo di sentimenti anche nei confronti del suo unico figlio, Kazuya, caratterizzato da un'indole buona e pacifica. L'obiettivo di Heihachi è trasformare Kazuya nella sua perfetta copia, così da renderlo suo degno erede sia alla guida dell'organizzazione sia come guerriero. Tuttavia, quando era praticamente un bambino, Kazuya commise una leggerezza che gli costò caro: consolò una sua coetanea per la perdita del proprio coniglio e questo gesto fu visto da Heihachi come un segno di debolezza, per questo motivo afferrò il figlio e lo lanciò nella bocca di un vulcano invitandolo a risalire la rupe.
Il piccolo Mishima però non fece mai ritorno da quell'inferno e il padre si convinse che ormai fosse troppo tardi per rivederlo vivo. Dopo il tragico episodio, Jinpachi Mishima notò l'improvvisa sparizione del nipote e chiese al figlio cosa gli fosse successo ma l'unica risposta che ottenne fu l'imprigionamento nell'Honmaru, dove morì di fame e dimenticato dal mondo.
Diventato ormai padrone dell'organizzazione, Heihachi passerà i 20 anni a seguire seminando il panico in tutto il mondo con lo scopo di sottomettere al suo volere tutti i popoli e sottrarre a loro tutte le ricchezze materiali e territoriali. Per fare questo però ha bisogno di eliminare i combattenti più forti della terra, molti dei quali rancorosi nei suoi confronti proprio per tutto il male inferto in quegli anni postumi alla scomparsa di Jinpachi e Kazuya. Così, il malvagio Heihachi organizza il primo Tekken che avrebbe eletto il Re del Torneo dal Pugno di Ferro (The King Of Iron Fist Tornament). Ebbene, tra i partecipanti al torneo compare anche Kazuya che per miracolo è sopravvissuto alla follia del padre ed è intento a vendicarsi di lui.
Kazuya ora ha 26 anni, ma da quella terribile esperienza ne è uscito completamente trasformato sia nel fisico che nell'animo: sul petto ha un'enorme cicatrice che rappresenta il contatto diretto con il suo lato demoniaco, Devil, conosciuto negli attimi vissuti nella bocca del vulcano, sospeso tra la vita e la morte.
Kazuya, infatti, implorò Devil di aiutarlo a sopravvivere e a diventare più forte, ma l'entità chiese in cambio la sua anima, ottenendo risposta positiva. Da allora, Kazuya visse nell'odio e nel risentimento verso suo padre, nutrendo ogni giorno il desiderio di ucciderlo. Del bambino dolce e sensibile non era rimasto più nulla perché il gene del diavolo si era ormai impossessato di lui.
Dopo diversi combattimenti, Kazuya arriva in finale e sconfigge il padre per poi lanciarne il corpo proprio da quella stessa rupe che cambiò le loro vite e segnò i loro destini. Ovviamente, dato che il videogioco presenta molteplici personaggi e siccome ognuno di essi presenta un finale, il giocatore viene a conoscenza del vincitore del torneo soltanto in Tekken 2, dove Kazuya, appunto, ha preso il posto del padre alla guida della Mishima Zaibatsu.
I PERSONAGGI
(a disposizione immediata dell'utente)
Kazuya Mishima: è il protagonista principale del videogame. Da piccolo il padre lo gettò dalla rupe di un vulcano ordinandogli di risalirla. Diciassette anni dopo, Kazuya ritorna ormai privo di buoni sentimenti e completamente schiavo di Devil, il demone che lo salvò dalla lava del vulcano a cui ha dovuto vendere la propria anima.
Kazuya vince il torneo vendicandosi del padre, il quale, troverà la morte dopo essere stato gettato dal figlio proprio da quella stessa rupe che diede inizio al conflitto. Kazuya ha un aspetto particolare che a tratti lo rende simile a padre per via delle folte sopracciglia e dei capelli appuntiti dietro alla nuca.
Paul Phoenix: è uno dei personaggi che manterrà una posizione fissa all'interno della saga. Paul è un ragazzo di venticinque anni proveniente dagli USA, esperto di karate e amico di Marshall Law. E' considerato uno degli artisti marziali più forti al mondo ma i suoi sogni di vittoria del Tekken si infrangeranno nel momento in cui affronterà lo spietato Kazuya.
Paul Phoenix: è uno dei personaggi che manterrà una posizione fissa all'interno della saga. Paul è un ragazzo di venticinque anni proveniente dagli USA, esperto di karate e amico di Marshall Law. E' considerato uno degli artisti marziali più forti al mondo ma i suoi sogni di vittoria del Tekken si infrangeranno nel momento in cui affronterà lo spietato Kazuya.
Guardandolo a prima vista, sembra una sorta di rifacimento di Guile di Street Fighter per via dei capelli biondi a spazzolino. Non si può negare però che abbia molto in comune anche con Ken Masters per via del carattere un po' più "orientale" e per quel fedele kimono rosso che indosserà in gran parte dei capitoli di Tekken, per non parlare del fatto che Paul combinata il judo con il karate.
Yoshimitsu: anche questo personaggio sarà onnipresente su tutta la trama nei fatti a seguire. Yoshimitsu è un ladro gentiluomo, capo del clan Manji, che partecipa al torneo del Pugno Di Ferro con lo scopo per derubare Heihachi Mishima.
Yoshimitsu: anche questo personaggio sarà onnipresente su tutta la trama nei fatti a seguire. Yoshimitsu è un ladro gentiluomo, capo del clan Manji, che partecipa al torneo del Pugno Di Ferro con lo scopo per derubare Heihachi Mishima.
In effetti, dopo aver battuto la guardia del tesoro Ganryu, riesce nel suo intendo donando gran parte della refurtiva al villaggio cinese dal quale proviene Marshall Law. Yoshimitsu è l'unico personaggio a combattere armato di spada e il suo volto è coperto da una maschera Oni dotata di due corna e un ciuffo rosso.
Nina Williams: sarà un altro dei personaggi più longevi della serie. Nina non è altro che la femme fatale di Tekken. E' un'abile assassina irlandese assoldata da Heihachi per uccidere Kazuya prima che questi potesse arrivare in finale e dunque rendersi pericoloso. Nina però fallisce nella sua impresa per colpa di sua sorella Anna che interverrà durante il torneo a guastarle i piani.
Nina Williams: sarà un altro dei personaggi più longevi della serie. Nina non è altro che la femme fatale di Tekken. E' un'abile assassina irlandese assoldata da Heihachi per uccidere Kazuya prima che questi potesse arrivare in finale e dunque rendersi pericoloso. Nina però fallisce nella sua impresa per colpa di sua sorella Anna che interverrà durante il torneo a guastarle i piani.
Fin da piccole, Nina e Anna sono state allieve dei loro genitori dai quali hanno appreso l'arte dell'aikido. Dopo la morte della madre, le due ragazze videro morire anche il padre durante un conflitto a fuoco tra soldati e da allora il loro rapporto è cambiato drasticamente. Nina e Anna sono diventate diciamo nemiche e ogni volta che si incontrano si rinfacciano a vicenda la morte del padre, esternando un rapporto fatto di vecchi rancori e gelosie.
Michelle Chang: è una ragazza di diciotto anni nata dall'unione tra una nativa americana e un uomo di Hong Kong. Michelle partecipa al torneo per proteggere il proprio villaggio dalla sete di potere di Heihachi e vendicare la morte del padre avvenuta sempre per mano di quest'ultimo. Il suo stile di combattimento è il Kung Fu. Si mostra come una bella cacciatrice dai capelli castani racconti da una folta treccia.
Marshall Law: è praticamente una riproduzione di Bruce Lee sia nell'aspetto che per la tecnica di combattimento utilizzata, cioè il Jeet Kune Doe. E' uno dei personaggi più forte e più semplici da usare. Lavora in un ristorante con la speranza di mettere qualche soldo da parte e aprire il proprio dojo. Appena viene a conoscenza del torneo decide di partecipare poiché al vincitore è destinato un cospicuo premio in denaro.
King: se Marshall Law è la copia sputata di Bruce Lee, King non è altro che un omaggio all'Uomo Tigre. E' un lottatore di wrestling messicano che indossa una maschera da giaguaro. Nella vita quotidiana è un sacerdote e decide di partecipare al torneo per vincere il premio in denaro e costruire un orfanotrofio per i suoi bambini.
Jack: è un cyborg militare costruito in Russia dal dottor Boskonovitch allo scopo di creare un'arma speciale d'assalto in favore delle forze militare dell'ex URSS. Partecipa al torneo con lo scopo di testare la propria forza ma alla fine scappa per poi ritrovarsi a combattere un altro cyborg, Prototype Jack, che riuscirà a sconfiggere. Tecnica usata: la forza bruta.
(sbloccabili)
Heihachi Mishima (boss finale da sbloccare): capo della Mishima Zaibatsu e padre di Kazuya. Indice il primo Tekken per uccidere i suoi peggiori nemici ma finisce per ritrovarsi faccia a faccia con il figlio che credeva morto tanti anni fa. Stile di combattimento: karate Mishima.
Anna Williams (da sbloccare terminando il gioco con Nina): per la sua storia basta rileggere quella di Nina. Esteticamente è molto diversa dalla sorella: mentre Nina è bionda con gli occhi verdi, Anna appare con capelli castani a caschetto ed è vestita solitamente in maniera provocante.
Armor King (King): è la controparte di King e lo si può notare dal fatto che è un wrestler messicano mascherato da giaguaro (nero) proprio come lui. Le cause della sua partecipazione al torneo non sono note ma nei capitoli successivi il suo ruolo risulterà determinante per l'evolversi del personaggio di King.
Ganryu (Yoshimitsu): è un lottatore di sumo 32enne che ha dovuto abbandonare la disciplina per via del suo temperamento scorretto. E' innamorato di Michelle Chang ma il suo sarà un amore mai corrisposto. In Tekken è praticamente la guardia della sala del tesoro di Heihachi.
Kuma (Paul): è un orso che Heihachi Mishima prese sotto la sua ala e al quale insegnò le arti marziali trasformandolo in un essere intelligente e protettivo. Nel primo Tekken verrà battuto da Paul Phoenix.
Kunimitsu (Michelle): è un membro del clan Manji, quindi legata a Yoshimitsu insieme al quale condivide il ninjutsu. Partecipa al torneo perché interessata ai tesori della tribù di Michelle Chang. Indossa una maschera bianca, quindi la sua identità è ignota.
Lee Chaolan (Kazuya): è il figlio adottivo di Heihachi nonché fratellastro di Kazuya. Entrò a fare parte della famiglia Mishima dopo aver passato molti anni da orfano e vagabondo a combattere per le strade. Heihachi lo notò e decise di adottarlo per stimolare un senso di rivalità da parte di Kazuya (quindi sapeva che il figlio fosse ancora vivo). Lee è stato allievo di Law e Paul, per questo motivo ha uno stile di combattimento in cui riesce a combinare tre differenti tecniche.
Prototype Jack (Jack): è un cyborg militare russo che partecipa al torneo unicamente per distruggere Jack, ma la sorte gli sarà avversa perché sarà sconfitto dal rivale.
Wang Jinrei (Law): maestro di Xing Yi Quan, Wang è considerato uno dei guerrieri più forti esistenti sulla terra. E' stato grande amico di Jinpachi Mishima e partecipa al torneo intento a scoprire la verità sull'improvvisa sparizione del padre di Heihachi. In realtà, tutto questo gli risulta possibile perché diventa prima di tutto giardiniere della Mishima Zaibatsu.
(personaggi segreti)
Devil Kazuya: costume alternativo di Kazuya da sbloccare dopo aver concluso il minigioco Galaga.
Wildcard: si tratta di un personaggio scaricabile come trucco nella versione arcade. Non è altro che un mix tra Kazuya, Paul e Yoshimitzu.
Dragonclaw: è un misteriosa versione verde trasparente di Jack visibile solo dopo aver sbloccato tutti i personaggi.
LEGGI ANCHE:
- Tekken 2: la crisi di Kazuya e la vendetta di Heihachi
- Tekken 3: l'affermazione di Jin e la nuova generazione di combattenti
- Tekken 4: il ritorno di Kazuya e la guerra per la conquista del gene del diavolo
- Tekken 5: la rinascita di Jinpachi, la supremazia di Jin e l'indizio su Jun Kazama
- Tekken The Animation: lo stravolgimento della trama originale
Innegabile, al di là della trama, l'ispirazione tratta da Street Fighter (che per me resta sempre il top).
RispondiEliminaKazuya è come Ryu (anche Ryu ha il lato evil); Wang Jinrei è Gen; Ganryu è Honda; Jack è Guile; Marshall Law è Fei Long (anche questo omaggio a Bruce Lee); Michelle è Chun Li; Nina è Cammy e Paul è Ken :D
Moz-
Essendo un cyborg, quindi qualcosa che non ha molto di umano, diciamo che ho sempre visto Jack come una sorte di alternativa a Blanca. Usando la forza bruta tende ad avvicinarsi anche a zio Zangief.
RispondiEliminaPer quanto riguarda Paul, per me è lui che si avvicina di più a Guile per i motivi spiegati nell'articolo. Ovviamente la tua tesi regge non poco per il fatto che Paul indossa un kimono rosso e INIZIALMENTE era stato pensato come rivale n.1 in assoluto di Kazuya, ma qualcosa è andato storto.
I riferimenti indubbiamente ci sono perchè Street Fighter ha fatto scuola, ma la trama tenderà ad assumere connotazioni molto originali.
Sì, quello senza dubbio.
EliminaPoi, Tekken vivrà di luce propria.
E lo merita.
Moz-