lunedì 4 novembre 2024

Fumetti - Samuel Stern 58 e 59: Il palazzo della memoria, Un mondo di demoni


Fumetti - Samuel Stern 58 e 59: Il palazzo della memoria, Un mondo di demoni. Recensione unica per due volumi collegati.

"Il palazzo della memoria" e "Un Mondo di demoni": il "what if" di Samuel Stern

Eccoci con le recensioni che piacciono a me, cioè quelle che mi permettono di creare un solo articolo per più volumi di un fumetto. È il caso dei numeri 58 e 59 di Samuel Stern, "Il palazzo della memoria" e "Un mondo di demoni" che mi consentono tra l'altro di rimettermi definitivamente in pari con le letture dell'opera della Bugs Comics e godermi con tutta calma l'uscita del 31 ottobre. I curatori di Samuel Stern decidono di prendersi un mese di "riposo" e consentire ai lettori di metabolizzare al massimo la saga dell'Apocalisse. Infatti, l'idea di Fumasoli e Savegnago è stata quella di fermare la trama principale e buttarsi su un geniale "what if". Ecco, cosa sarebbe successo se i demoni avessero vinto e l'Apocalisse avesse devastato la Terra? La risposta la troviamo in due albi ambientati 25 anni dopo, con un Samuel più anziano e gli umani quasi spazzati via dalle forze demoniache. 

È doveroso omaggiare Massimiliano Filadoro che con le sue ultime sceneggiature si congeda da Bugs Comics e saluta i lettori con due storie bellissime. Ad accompagnarlo c'ha pensato Antonio Mlinaric, autore di disegni e tavole a dir poco sensazionali. 

La trama in breve dei due albi

In Samuel Stern 58 "Il palazzo della memoria", viviamo un mondo popolato da demoni. Gli esorcismi di Samuel non occorrono più, semplicemente perché tutta l’Ombra viene direttamente espulsa fuori dall’uomo e riempie il mondo di spettri. In questa realtà, il nostro Rosso, fiaccato dalle perdite e dagli anni, non cerca più il demone ma ciò che rimane dell’essere umano.

In Samuel Stern 59 "Un mondo di demoni", vediamo il Rosso indagare sul vero motivo che ha portato il mondo a essere popolato e dominato dai demoni, costringendo l’essere umano a rifugiarsi nei ricordi. Nel farlo incrocia i guantoni con una nuova specie di entità infernali che si muove nell’aria e attraverso le tempeste per giungere da noi. Samuel, apparentemente affiancato da alcune vecchie amicizie, scoprirà cosa è veramente reale in questo nuovo strano mondo e cosa invece è frutto del suo essere prigioniero di se stesso. 

Recensione dei due albi

I due albi in questione sono correlati dato che il secondo è il continuo del primo. La Bugs Comics concede un attimo di tregua a sé stessa e ai lettori dopo i fatti dell'Apocalisse, inventando una piccola serie di albi ideati sulle possibili conseguenze della fine del mondo. Cosa sarebbe successo se il male avesse vinto? Il tutto parte come sempre da alcuni versi dell'Apocalisse di Giovanni:

10 Poi suonò la tromba il terzo angelo, e cadde dal cielo una grande stella che bruciava come una fiaccola, e cadde sulla terza parte dei fiumi e sulle sorgenti delle acque. 11 Il nome della stella è Assenzio e la terza parte delle acque divenne assenzio; e molti uomini morirono a causa di quelle acque, perché erano diventate amare. 

Il riferimento è alle acque della vita o quelle del nostro inconscio. In questo "multiverso" di Samuel Stern, vediamo Angus insegnare al nostro eroe l'importanza della memoria umana, la quale non potrà mai essere sostituita da quella dei computer. I ricordi sono infatti fondamentali per tenere in vita una persona sia nel corpo sia nella mente e questa cosa Samuel la comprenderà 25 anni dopo l'Apocalisse, in un mondo dove avvengono continue ronde per tenere lontani gli umani dai demoni o forse convincere i superstiti a lasciare spazio all'ombra. 

La ricerca del male ormai non esiste più, se non nella lotta per tentare di salvare il genere umano. L'ombra è tutta sparpagliata in giro per il pianeta e gli esseri umani sono alle prese con una specie di globale psicoterapia d'urto: per la prima volta sono costretti a guardare in faccia a sé stessi. Questo vale anche per Samuel, rimasto senza amici e senza l'adorata figlia Lily (sparita chissà dove insieme a tutti gli altri bambini). Accompagnato dall'ex assistente di Duncan, Joseph, il Rosso cerca di muoversi tra le strade infernali di Edimburgo per liberare il prossimo dalle sue stesse riproduzioni mentali, da un'ombra che ormai non va più vista come un tempo. 

Samuel va avanti attraverso il suo palazzo della memoria, quella struttura mentale che gli consente di tenere in vita soprattutto il ricordo del suo mentore, Angus, il quale riesce in qualche modo a dargli dei consigli, forse mere riproduzioni dei suoi ricordi corrotti. L'esorcista ormai non compie nemmeno più rituali di liberazione dell'anima perché essi non valgono più a nulla, dato che gli umani sono succubi di sé stessi. La realtà è completamente stravolta, non è più chiaro chi o cosa rappresenti il vero ostacolo per una possibile rinascita dei popoli: tuttavia, il ricercatore dell'occulto sa che c'è ancora una speranza. 

Ed ecco che rivediamo comparire, un po' nelle sue reminiscenze e un po' in carne ed ossa, alcuni membri della vecchia squadra di Stern: c'è una maturissima Penny che guida un gruppo di ribelli anti-demoni e poi ricompare un vecchio amico segnato dal tempo e forse dalla lotta contro il diavolo. La gente muore consumata dall'ombra o massacrata dai mostri. La lotta per la sopravvivenza è ormai al massimo. Samuel deve appellarsi alla memoria per aiutare sé stesso, deve ricreare da solo le persone che ha amato per trovare la forza di andare avanti, deve in qualche modo ricostruire le conversazioni con i vecchi amici pur di riprendere il giusto cammino verso la salvezza (ammesso che sia prevista). Nel contempo, nel caso di Madison e Lily crea della riproduzioni troppo nocive per il suo animo ma ancora una volta egli sarà messo alla prova per affrontare, una volta e per tutte, il muro del suo palazzo della memoria, ciò che lo indusse a lasciare massima libertà alla sua Apocalisse.

Tra le macerie di Edimburgo, i reperti del cuore, larve e fantasmi, dolori e sofferenze, Samuel arriverà al punto da dover scegliere o la strada della perdizione o quella della saggezza, la stessa saggezza che ha continuamente sperato di ereditare da Angus. Il finale in qualche modo crea una sintesi perfetta delle due figure, almeno sul piano estetico. Il ricongiungimento con un altro vecchio amico (creduto morto da anni) darà il via a un nuovo inizio per Stern, alla ricerca di ciò che resta dei suoi simili. La luce prima o poi deve risplendere e l'ombra quindi va spazzata via. Accadrà mai? Come si concluderà il "what if" della Bugs. Per saperlo basterà attendere il numero 60 "Sconosciuto". La sceneggiatura di Filadoro è potentissima in ambo i numeri. Non c'è spazio per inutili dialoghi ma solo per la verità e per l'azione. Lo scrittore mette in campo tutta la sua esperienza in merito all'horror demoniaco, accompagnato brillantemente dagli spettacolari disegni di Mlinaric. L'artista ha riprodotto dei veri e propri quadri in bianco e nero, costruendo meravigliosamente il lato oscuro dello scritto di Filadoro. I tratti dei demoni e dei personaggi sono tanto realistici quanto inquietanti all'apice dei momenti più drammatici delle due trame. 

Voglio concludere salutando e ringraziando Massimiliano Filadoro. Nonostante non abbia mai parlato con lui, ho sempre avvertito la sua presenza e il suo apprezzamento al lavoro che faccio nei confronti del fumetto Samuel Stern attraverso condivisioni e like. Da cavaliere silente qual è, ha scritto tante delle migliori storie del Rosso, senza mai pavoneggiarsi e senza mai attirare antipatie o cose varie. Si congeda dalla Bugs da gran signore e la sua lettera in calce al numero 59 lascia chiaramente intendere il legame indissolubile creato con i lettori, ma soprattutto con colleghi e amici come Gianmarco Fumasoli e Marco Savegnago, senza dimenticare tutti i disegnatori che l'hanno accompagnato in questi quattro lunghi anni. Non conosco i motivi e manco voglio saperli ma voglio salutarlo come farebbe lui: ci vediamo nei fumetti, in altri mondi e in altri sogni (e naturalmente sui social).

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