lunedì 4 novembre 2024

Fumetti - Rat-Man: Trentennial Park di Leo Ortolani festeggia i 30 anni di Panini Comics


Fumetti - Rat-Man: Trentennial Park di Leo Ortolani festeggia i 30 anni di Panini Comics con un'altra breve ma divertente storia.

Trent'anni di Panini Comics: l'omaggio di Ortolani con il ritorno di Rat-Man in "Trentennial Park"

Panini Comics compie 30 anni e quale opera poteva omaggiare la casa editrice se non Rat-Man, la più illustre delle sue creature. Leo Ortolani lancia così il suo Trentennial Park attraverso la figura del suo supereroe, tracciando un'interessante parodia di Jurassic Park. La trama vede i curatori e i redattori del fumetto andare alla ricerca di Rat-Man, sostenendo che c'è bisogno del suo aiuto per mantenere viva la tradizione. Tuttavia, il nostro eroe non è tanto convinto per via del fatto che, a detta sua, non ci sono più i "lettori" e gli "autori" di una volta.

Ripercorrendo in chiave parodistica i temi di Jurassic Park, Ortolani torna con un fumetto di poche pagine che però non manca della sua tipica vena ironica. La comicità di Rat-Man non invecchia mai male, anzi spesso torna di moda per riportare la mente il bei fumetti degli anni '80 e '90. Ecco, probabilmente in Trentennial Park è presente anche una vena polemica in merito proprio al mondo del fumetto, quel mondo che prima apparteneva ai veri appassionati di questa arte, mentre oggi sembra interessare anche a chi ne capisce poco e per entrare a far parte dell'improvvisa ed esplosiva "moda dei nerd". Il tema della clonazione, specie nel suo fallimento, forse potrebbe anche indicare la presunta convinzione di Ortolani che, oggi, non esistono più nemmeno gli autori di una volta. Infatti, le gigantografie viventi di alcuni fumettisti (deceduti tra l'altro e grandi quanto dinosauri) fanno pensare che oggi i fiumi di ristampe ed edizioni nuove di alcune opere siano servite solo per far arricchire determinate case editrici: vista anche la presenza di Stan Lee questo potrebbe indurre a ponderare anche sulle scelte editoriali della stessa Panini Comics negli ultimi anni. 

Che sia un'autocritica della Panini Comics? Del resto, tra loro e altre case editrici ne abbiamo viste delle belle negli ultimi anni. La cosa certa però è che Ortolani, per quanto sia legato da una vita a Panini Comics, conti diversi fumetti esterni alla trama principale di Rat-Man editi anche da Bao Publishing e Feltrinelli. Naturalmente, queste potrebbe essere solo congetture personali. Magari Ortolani avrà voluto stendere un velo di nostalgia nei confronti di quelle epoche che hanno reso grande il fumetto in generale. Eppure, anche la ricostruzione di un'ipotetica Panini Comics sotto forma di ristorante e basata sulla falsariga del Lucca Comics potrebbe stare a indicare che l'azienda vada bene anche così, per com'è nata e per come si è sviluppata in questi anni, senza aver bisogno di ricreare "scheletri rappresentati cosplayer e nerd in fila per un evento" o altro. L'aumento dei prezzi, il rilancio di determinati autori defunti o tornati dopo anni, l'avvento delle tecnologie, dei social network e della disperata ricerca di follower potrebbero essere tra le cause della "morte dei lettori e degli autori". La cosa certa è che alla fine di questo fumetto Ortolani prende il suo Rat-Man e lo porta con sé augurandosi che possa dire la sua anche tra altri 30 anni, quindi quando la Panini Comics avrà 60 anni.

Ad ogni modo, visto che la stragrande maggioranza della mia libreria è composta da edizioni della Panini (1961), mi sto zitto e faccio i miei più sentiti auguri a chi, anni fa, ha dato la possibilità a Rat-Man di diventare uno dei miei fumetti preferiti. Come direbbe proprio il nostro eroe alla fine di Trentennial Park: "buon futuro, Panini Comics!". 

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