venerdì 28 settembre 2018

Tombi: una straordinaria avventura tra mondi fantastici, maiali cattivi e quest


Chi è nato negli anni ottanta e (come me) ha vissuto gran parte della propria preadolescenza negli anni 90' non può essere che un nostalgico, uno di quelli che vive per ricordare i momenti belli di un periodo storico che mai più tornerà. Quando la voglia di rivivere il passato prende il sopravvento, allora non puoi fare altro che ripescare la tua vecchia Play Station e recuperare uno dei giochi più originali che abbia mai visto in tutta la tua vita. 

Nel mio caso, qualche giorno fa mi è capitato di rivivere la folle avventura di Tombi, un ragazzino selvaggio dai capelli rosa la cui missione è liberare le terre in cui è nato e cresciuto dall'invasione di un esercito di maiali cattivi

"Tombi" è sicuramente uno dei videogames più folli a cui io abbia giocato, infatti, oltre alle scene comiche che spesso è possibile assistere durante la trama, non va esclusa la possibilità imbattersi in un gioco apparentemente semplice, ricco di sorprese e un numero incalcolabile di quest: per concludere il gioco non è necessario completarlo al cento per cento ma risulta comunque importante raccogliere il maggior numero di oggetti per poter sbloccare le varie arie e i loro sottolivelli. Ripercorriamo la storia e scopriamo un po' di cose interessanti su questo prodotto apprezzatissimo dalla critica ma poco compreso dal punto di vista commerciale.


"Tombi!" è un videogames sviluppato dalla Woopee Camp, una software house giapponese fondata nel 1997 e fallita nel 2000. Il suo esordio sul mercato è datato 25 dicembre 1997 in Giappone, 30 giugno 1998 in Nord America (negli USA è conosciuto con il nome "Tomba!") e 4 settembre 1998 in Europa. Sapete chi è l'ideatore di questa piccola perla per Sony Play Station? Se vi dico Tokuro Fujiwara vi viene in mente qualcosa? 

Ebbene, Fujiwara è il padre di "Ghosts 'n Goblins", celebre cult diffuso in tutte le sale giochi del mondo nel 1985 e che ottenne un successo tale da renderlo ancora oggi uno dei prodotti più desiderati dai nostalgici. In effetti, le movenze di Tombi ricordano moltissimo il cavaliere Arthur sia nell'interazione con l'ambiente circostante sia nell'affrontare i nemici. Entrambi corrono in maniera goffa, saltano tenendo le gambe attaccatissime al corpo e lanciano le loro armi allungando il braccio destro fino alla massima estensione. 





Fujiwara però non è famoso soltanto per essere il creatore di questi due inestimabili gioielli ma anche il produttore di altri due mostri sacri dei videogames, cioè Final Fight 2 e Resident Evil. Fu proprio lui che nel 1997 fondò la Whoopee Camp, prefissandosi l'obiettivo di rivoluzionare il mercato videoludico ma finendo malauguratamente a chiudere i battenti tre anni dopo, nonostante i buoni (ma non eccellenti) risultati ottenuti in termini di vendite.



LA TRAMA

Tombi è un ragazzo dai capelli rosa abituato a vivere come un selvaggio in terre sempre verdi e soleggianti situate su un'isola sconosciuta. Dopo la scomparsa di suo nonno, dal quale ha ereditato un bracciale dorato è costretto a vivere da solo. 

Un giorno, l'isola viene attaccata dai maiali Koma che gli sottraggono il bracciale e danno il via alla lunga avventura del ragazzo, il quale, livello dopo livello scoprirà di essersi imbattuto nella classica lotta per la salvezza del mondo: tramite i quattro "Vecchi del Tempo" (il Vecchio Centenario, il Vecchio Millenario, il Vecchio Decimillenario e il vecchio Millenario), Tombi scoprirà che i Koma lavorano sotto ordine dei sette Maiali Cattivi, ognuno in grado di padroneggiare un elemento e abbattibili soltanto se imprigionati all'interno dei Sacchi del Maiale

Inizia così un viaggio all'interno di sette aree e dei loro sottolivelli alla ricerca di oggetti che mano a mano permetteranno al giocatore di poter andare avanti passo dopo passo, all'interno di un mondo che non prevede molti livelli ma continui capovolgimenti di fronte all'interno dei medesimi raggi d'azione. Come già anticipato nell'introduzione, non è necessario raccogliere tutti gli oggetti ma sarà necessario recuperarne la maggior parte per poter potenziare Tombi e sbloccare nuove aree. 

Alla fine, dopo aver sconfitto tutti i Maiali Cattivi, Tombi e i suoi amici scopriranno che dietro le loro malefatte si nasconde un nemico ancora più potente e pericoloso: il capo dei maiali!


LA CRITICA

Sebbene si tratti di un marchio famoso e importante per la storia dei videogames, nonostante le critiche più che positive da parte degli esperti del settore, "Tombi!" non riuscì a vendere oltre 400mila copie in sei mesi e questo vuole dire che non è mai diventato un disco "Platinum" come capitato a Crash Bandicoot e a Spyro

A quanto pare, "Tombi!" sembra essere stato capito molto di più negli anni a seguire rispetto ai mesi del suo esordio, una situazione strana se si tiene presente che in molti sapevano chi fosse il suo creatore ma, evidentemente, erano già stati tutti influenzati dalle figure di Crash, Spyro, Lara Croft, Rayman, Sir Daniel Fortesque e tanti altri personaggi che ben presto sarebbero entrati a far parte dell'immaginario collettivo della popolazione mondiale, vendendo milioni di copie e ricevendo numerosi riconoscimenti. 

Eppure, "Tombi!" non andò così male e ciò lo abbiamo visto tutti quando due anni dopo fu pubblicato il sequel "Tombi! 2" che ottenne risultati altrettanto positivi. Fujiwara aveva pensato di realizzare un terzo capitolo della saga che tuttavia non vide mai la luce a causa della crisi che colpì la Whopee Camp e che la costrinse a chiudere i battenti. 

A mio modesto parere, in molti concorderanno che "Tombi!" è senza ombra di dubbio un gioco straordinario, capace di tenerti incollato allo schermo anche per ore con lo scopo di indurre l'utente ad arrivare fino in fondo e diventare il totale padrone della situazione. 

La grafica, visto anche il periodo, è certamente da apprezzare, così come anche le musiche e i dialoghi: su tutti, ne ricordo uno con una gnoma che alla fine scoreggia dopo essersi fatta tirare il dito dal protagonista. E' senza dubbio divertente come pochi per via dei colori vivaci e di un'ironia un po' sottile e un po' goliardica ma mai nociva nei confronti dei giocatori più piccoli. 

Una delle poche pecche forse riguarda una parte della giocabilità pratica specialmente inerente alla fase dei salti o per il fatto che, in certe situazione, esso tenda a diventare pesante nel riproporre nuove missioni in aree dove si è già stati più e più volte. 

Si tratta comunque di punti deboli passabili che non inficiano negativamente sulla qualità complessiva del prodotto, di cui spero venga riproposto un ramake che possa rendergli giustizia almeno su console PS4, magari con qualche piccolo miglioramento e senza stravolgere l'originalità che lo contraddistingueva da molti suoi fratelli platform 2D e 3D.

2 commenti:

  1. Io spero di trovarmelo nella PS Classic. Voglio rigiocarlo come si deve.
    Inoltre, il secondo capitolo ti dico che non mi piacque molto. Ma il primo è GENIALE.

    Moz-

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  2. Non ho mai giocato al secondo ma posso recuperare. Diciamo che all'epoca per me Tombi fu qualcosa di traumatico. Solo qualche giorno fa sono riuscito a giocarci con maggior attenzione e calma. E' comunque un gioco molto bello e importante

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