mercoledì 14 novembre 2018

Il mio omaggio a Stan Lee: alcuni miei numeri di Spiderman


Per circa due giorni ho pensato se valesse la pena dedicare un post al compianto Stan Lee. Certo, un blogger con la passione del fumetto non può non parlare di zio Stan, sarebbe come chiedere alla buon'anima di Gianni Brera di non raccontare il calcio. 

Tantissimi sono stati gli articoli, gli omaggi e i pensieri al creatore di alcuni dei più grandi supereroi dell'universo Marvel, anche da parte di chi non lo conosceva per nulla, a tal punto da ricordarlo come il padre di Batman... Batman? Vabbè, è risaputo che ormai gli ignoranti e gli imbecilli avranno sempre parola in capitoli di libri che non hanno mai letto (ammesso che sappiano anche leggere).

La scomparsa di Stan Lee mi ha un po' messo a disagio, forse per via del personaggio che era, per i tanti cameo all'interno dei film Marvel o perché era semplicemente uno di noi. Insomma, Stan Lee per arrivare dov'era arrivato è stato prima di tutto un ragazzo pieno di sogni e speranze, uno che certamente sapeva il fatto suo. Ha creato uomini eccezionali con super-poteri e super-problemi, ma ai nostri occhi Spiderman, Hulk, Iron Man, Daredevil e gli X-Men (o meglio alcuni di loro) saranno sempre la materializzazione cartacea di tutto ciò che ogni ragazzino ha sempre desiderato essere.

Non parlerò della vita di Stan Lee perché lo hanno già fatto in centinaia se non in migliaia. Non vi starò a dire quali sono stati i suoi meriti e quanto sia stato potente il suo impatto sull'opinione pubblica. Non parlerò di cose che ormai tutti avete sempre saputo o avete appena appreso. Preferisco tirar fuori un paio di volumi di Spiderman, gli unici che sono riuscito a strappare dal mio copioso ripostiglio ancora stracolmo di giocattoli, libri, fumetti, console e forse tante altre cose di cui ignoro ancora l'esistenza.


L'Uomo Ragno Classic 44

Ebbene, i più esperti avranno già capito di cosa io voglia parlare in questo nuovo articolo.
Uomo Ragno o Clone Ragno? La saga del clone è stata probabilmente quella che mi ha appassionato più di ogni altro filo narrativo legato al nostro amico Spidey. Per circa tre anni (mese in più, mese in meno) Peter Parker e i suoi lettori sono andati letteralmente al manicomio per capire chi fosse realmente Spiderman.

Tutto risale agli anni in cui Gwen Stacy morì e venne riportata in vita, o meglio fu clonata, dal professor Miles Warren, docente universitario di fisica nonché mentore di Peter Parker. Warren era segretamente innamorato di Gwen e quando venne a conoscenza della sua morte sfruttò tutte le sue conoscenze per completare le ricerche sulla clonazione. I risultati arrivarono ben presto e la bella Gwen tornò a nuova vita mantenendo buona parte dei suoi ricordi. Tuttavia, quando Parker la rivide entrò in uno stato confusionale che lo indusse a cercare la verità sul ritorno della donna che aveva tanto amato: in lui riaffiorano i sensi di colpa.

Nel frattempo, Warren è diventato lo spietato Sciacallo e farà di tutto per rendere impossibile la vita di Tessiragnatele, a tal punto da catturarlo con l'inganno e riprodurre un suo clone perfetto, dotato dei suoi stessi ricordi. Questa parte della storia si conclude con la morte dello Sciacallo e del clone di Spiderman, mentre la copia di Gwen andrà via per rifarsi una vita. A Peter Parker, invece, rimarranno mille dubbi inerenti la sua identità: o morto il vero lui o l'altro?


L'Uomo Ragno Classic numero 45

Passiamo ora a L'Uomo Ragno Classic numero 45 dell'ottobre 1994. Non c'è molto da aggiungere, tranne gli epici scontri con Schocker e l'Uomo Sabbia che naturalmente si concludono con la vittoria di Spidey. Questo numero però è importante perché, a partire dalle primissime pagine, osserviamo Spiderman liberarsi del clone (o presunto tale, gettandolo in una ciminiera). Da qui in avanti, il nostro eroe fronteggerà una lunga serie di conflitti interiori che lo indurranno a maturare la convinzione di essere il vero Peter/Spidey per via dei sentimenti che prova e che ogni giorno lo portano a combattere il male per il bene dei suoi cari.





Per anni tutto procede come previsto, fino a quando non fa il suo ritorno quello stesso clone di cui Spiderman si era liberato alla fine degli scontri con lo Sciacallo. Questo clone è noto ai più come Ben Reilly, il quale si tinge i capelli di biondo, si spaccerà per cugino di Peter e diventerà il nuovo Spiderman (in precedenza era il Ragno Rosso) dopo aver scoperto di essere il vero Parker.

Le cose cambiano e intanto i due cloni dovranno accettare le conseguenze dei loro destini: la morte di zia May e il matrimonio tra Peter e Mary Jane (che intanto aspetta una bambina). Ben incassa l'amaro conto della sua esistenza, mentre Peter (scopertosi il vero clone) abbandona la scena da super-eroe per dedicarsi interamente alla famiglia e al lavoro.



I numeri 223, 224, 225

Nel 223 ritroviamo un mondo Marvel reduce dal conflitto contro Onslaught. Numerosi eroi come Capitan America, Thor, Iron Man, gli X-Men e i Fantastici 4 hanno perso la vita per salvare il genere umano. Tra i sopravvissuti troviamo Ben e Daredevil, i quali, ingaggiano una terribile lotta contro le famiglie mafiose di New York, intente a massacrarsi affinché soltanto una prenda il controllo della città. In loro aiuto c'è anche Jimmy Six, figlio del potente criminale Fortunato

Normale amministrazione, se non fosse per il fatto che, nei numeri 224 e 225, la saga del clone vede finalmente la sua fine. Il redivivo Norman Osborn torna nei panni del Goblin e attacca i due "cugini". Ben si sacrifica per salvare Peter e questi vede il suo corpo ridursi in polvere: è la prova che pone fine a ogni dubbio e che dimostra che Ben è sempre stato il clone.

Peter Parker tornerà ad essere Spiderman ma la sua vita verrà sconvolta dalla tragica morte di sua figlia, nata priva di vita dopo il parto. Il resto è storia che in molti conosciamo. Personalmente, la mia raccolta dei numeri si è conclusa proprio in quel periodo per tutta una serie di cause che non starò ora a raccontare.







Ricordate come cominciava ogni capitolo della versione Classic? Stan Lee presenta LO STUPEFACENTE UOMO RAGNO.

Come dare torto a quelle vignette? Spiderman non solo è il più famoso, il più amato e forse anche il più riuscito tra i figli del vecchio Stan, ma è probabilmente il supereroe che ha saputo meglio relazionarsi con intere generazioni di adolescenti che nella maggior parte dei casi si sono rivisti nelle sue avventure ma specialmente negli episodi di vita quotidiana: gli amori, le delusioni, le superiori, il bullismo, il riscatto, l'odio, i rimorsi, la vendetta e il senso di giustizia.

Da un grande potere derivano grandi responsabilità: Stan Lee permise a zio Ben di pronunciare quelle parole perché lui per primo sapeva di avere tra le mani un grande potere, quello di far sognare milioni di persone e infondere in loro un messaggio di speranza nonostante le tante avversità che ognuno di noi può incontrare lungo il cammino della vita. Il resto, è solo questione di super poteri...

ADDIO STAN LEE!

25 commenti:

  1. Io ho e ho letto Spiderman 1 e 2 e Hulk. Perché mi piaceva ol discorso psicologico che ne costruiva il personaggio.
    Ok, il libro era tratto dai film tratti dagli albi. Ma ti posso dire che li ho apprezzati tantissimo lo stesso.

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  2. Io non sono mai stata una fan del fumetto americano ma penso sia impossibile non conoscere certi super eroi.
    Di certo ho visto molti film e Spiderman è il preferito di tutti i bambini (ormai gioco a essere trucidata da Spiderman in ogni casa dove ci sono bimbi -io devo essere sempre la cattiva della storia e loro i buoni-).
    Stan Lee ci ha lasciato in eredità dei sogni che verranno tramandati per sempre.

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  3. Non ho mai fatto segreto di non conoscerlo, dato che non amo il mondo dei fumetti, ma è bello che in tantissimi lo stiate ricordo, a vostro modo.
    Forse qualcuno ha peccato di ignoranza, non so.
    Ma voglio pensare che, almeno di fronte alle manifestazioni di stima e di cordoglio, possiamo essere tutti uguali.
    In ogni caso, il tuo omaggio mi pare completo e degno di nota.

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    1. "il padre di Batman" è stato un terribile errore di una testata giornalistica (regionale) :D

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    2. Una testata giornalistica (regionale) che andrebbe chiusa solo per questo! E' da anni che si parla della differenza tra Marvel e Dc, specialmente da quando hanno preso a fare tutti questi film!

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  4. Mi fa molto piacere tu abbia descritto nel tuo post una saga come quella del Clone. Una saga che ha fatto discutere e di cui ci sarà molto da discutere per molti anni. Di indiscutibile c'è che è stata una saga che ha lasciato il segno per la sua impronta rivoluzionaria.
    Un peccato il pubblico abbia decretato la fine ingloriosa di un personaggio bello e tormentato come Ben Reilly per l'impossibilità di accettare un Uomo Ragno che non fosse Peter.

    Personalmente ho seguito a sprazzi questa saga per evidenti limitazioni economiche e dovute all'età (avevo 8 anni quando uscirono i primi numeri, per gli arretrati non esistevano le fumetterie), ma alcuni archi e l'entrata in scena di Kaine, Scrier, Gaunt e Ragnocidio sono stati per me momenti indimenticabili.

    Ben Fatto!

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  5. Certo che anche tu hai una valida collezione vedo :) Hai fatto bene, ricordiamo Stan con i suoi fumetti!

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    1. Grazie, ma purtroppo molti numeri non li tengo più e non credo che riprenderó

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  6. La storia del clone non la conoscevo affatto! Ma lo sciacallo, nel catturare Spiderman, scopre la sua identità? O se ne frega?

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    1. Ovviamente sì, infatti gli renderà la vita impossibile

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  7. Hai citato delle saghe fantastiche. Ovviamente quella del clone è figa per il concetto stesso insito nella trama... tanto che, appunto, ci sono dubbi sulla reale identità: una cosa davvero bella, per l'epoca.

    Moz-

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  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  9. Addio Stan Lee ! Ha creato davvero dei Mondi Fantastici !

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    1. Verissimo. E' vero che aveva 95 anni, però dispiace che non ci sia più!

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  10. Mamma mia che nostalgia quando lo chiamavano ancora L''Uomo Ragno e per me sarà sempre così, nonostante ormai legga in originale da tanti anni. Fanculo "Spider-Man" negli albi italiani!
    Che spettacolo la saga del clone. Molti la criticano per la lunghezza ma per me è stata fin troppo corta!

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