lunedì 22 ottobre 2018

Fake news e analfabetismo funzionale: quando i social fanno davvero paura


Le fake news sono alcuni dei maggiori pericoli che ognuno di noi può incontrare quotidianamente in internet, specialmente sui social network. Alcune di esse, a volte, appaiono come notizie perfette e apparentemente fondate per via di una serie di fattori legati all'esposizione, alla tematica e alle  descrizioni che spesso possono trarre il lettore in inganno: solo grazie al contributo di attenti esperti della comunicazione è possibile risalire a ciò che si nasconde realmente dietro a questi articoli. 

In altri casi, invece, circolano notizie e meme che scatenano la fantasia o peggio ancora l'ignoranza dei più stolti, coloro che nella maggior parte dei casi vengono catalogati come "analfabeti funzionali", cioè quella categoria di "nuovi mostri" che da tempo dominano la rete spaventando il mondo con affermazioni campate in aria, aberranti qualunquismi, frasi scontate sgrammaticate all'ennesima potenza e una saccenteria tale da indurre anche un premio Nobel a stracciare i propri titoli accademici per poi andare a lavorare presso qualche miniera di carbone sperduta in chissà quale angolo della Terra.

Nate in principio per diffondere notizie false e destabilizzare le masse su questioni socio-politico-economiche (spesso sfociate in dimostrazioni di violenza verbale e psicologica su Facebook), oggi le bufale vengono utilizzate sia per fare della satira (come nel caso di Lercio) sia come esperimento sociale per studiare proprio l'analfabetismo funzionale e l'incapacità di riconoscere informazioni ingannevoli che più volte ritraggono personaggi famosi.

Nel caso di Lercio e delle testate satiriche, si tratta di una vera e propria burla che tuttavia perde il proprio scopo nel momento in cui un singolo contenuto viene continuamente condiviso da una pagina all'altra o da un gruppo all'altro, fino a imbattersi nel genio di turno (che sia una provocazione o un atto di ignoranza pura) capace di smarrire la fonte originaria e a decontestualizzare completamente l'argomento creando scenari che rischiano, quasi sempre, di cadere in una diffamazione contornata da un vero e proprio festival del degrado intellettuale.

In questo articolo, voglio parlarvi non solo delle notizie inverosimili a cui gli utenti abboccano, ma anche del fatto che in molti, qui in Italia, mostrano totale inidoneità nel riconoscere personaggi famosi, italiani e stranieri, che ogni giorno continuano ad apparire sui maggiori mezzi di comunicazione per via delle loro canzoni, dei loro film o per altri meriti di carattere culturale.

Ecco dieci casi di fake news e di analfabetismo funzionale che rendono la rete un posto davvero pauroso.


Chi mi conosce sa bene quanto ami il rock e quanto sia fissato con i Nirvana. Ebbene, qualche settimana fa su Facebook è comparso un meme che ritraeva quello che all'apparenza (per modo di dire) sembra essere un cantante di successo, il quale ha dichiarato di aver cancellato le date dei suoi concerti in Italia perché ostile al neo governo formato dal Movimento5Stelle e dalla Lega

La foto ha fatto il giro d'Italia suscitando polemiche, offese e discorsi pseudo politico-morali che ancora una volta hanno messo in discussione le capacità evolutive dell'essere umano. Al cantante gli sono stati rivolti epiteti di morte e offese di vario tipo solo per avere urtato specialmente i "poveri" sostenitori di Salvini e Di Maio, a quanto pare tutti esperti di politica e di economia nonché conoscitori dei più grandi testi accademici mai scritti da quando l'uomo ha imparato a pensare. 

Ecco alcune risposte: Che cazzo ce ne frega per me puoi anche morire!; Ma chi è questo testa di Minchia?; Merdoso! 

C'è addirittura chi ha voluto puntare il discorso sulla presunta ipocrisia del personaggio, il quale sarebbe stato reo di aver mancato di rispetto ai suoi fan per un governo che non è nemmeno suo. Centinaia, se non migliaia di commenti così, anche di persone che sui propri profili dichiarano di aver frequentato le gloriose università di Napoli e Roma o di vivere in Inghilterra per conseguire una laura ad Oxford

Il problema però è un altro e chi sta leggendo questo scritto lo sa: quello in foto è Kurt Cobain, ex leader dei Nirvana morto il 5 aprile 1994 dopo essersi suicidato con un colpo di fucile alla testa. In un certo senso, chi gli ha augurato la morte è riuscito nel suo intento, soprattutto se in mezzo ai commenti trovi anche "Sparati!"

Cobain è dunque morto da ventiquattro anni e per un breve periodo passò del tempo proprio in Italia per cercare quella pace interiore che alla fine non fu mai in grado di trovare. Conosciuto da tutti per la sua particolare sensibilità sui diritti umani, non è da escludere che oggi in Italia non ci metterebbe davvero piede nemmeno per sogno.


Cambiando i fattori il risultato non cambia. Stessa sorte è capitata anche al leggendario Jimi Hendrix, sconosciuto a gran parte degli italiani e riempito di insulti nonostante sia deceduto nel lontano 18 settembre 1970 a Londra

Non è tutto! Non possiamo sottacere su altri clamorosi esempi dove è bastato italianizzare il nome di un personaggio famoso straniero e inserire sulla foto le peggiori invenzioni che la mente umana possa partorire in termini di manipolazione comunicativa.


Gli esperti riconosceranno in foto Bryan May, il chitarrista degli intramontabili Queen guidati da anni dal compianto Freddie Mercury. Ebbene, migliaia di italiani hanno realmente creduto che quest'uomo si chiamasse per davvero B.Maggio e che fosse realmente l'avvocato difensore di oltre mille parlamentari per nulla disposti a rinunciare al loro vitalizio. Osservando perfettamente questa fake news è possibile capire che sia stata creata di proposito per uno scopo particolare che ha comunque portato a risultati importanti. 

Si sono salvati coloro che, pur riconoscendo Angelo Branduardi al posto di Bryan May, hanno comunque saputo individuare la bufala e avviare autentiche risse virtuali con individui mentalmente instabili che si professano profondi conoscitori della verità assoluta dell'universo.

Ora qualcuno mi dirà che può anche starci che non tutti conoscano Cobain, Hendrix e May, dato che sono personaggi vecchi e finiti da tempo fuori sordina. Sarebbe comunque un errore dare per scontato tale ipotesi dato che la faccia di Cobain in particolare gira per il web e sulle bancarelle degli ambulanti esattamente come quelle di Jim Morrison, Bob Marley e Che Guevara: bandierine, t-shirt, poster, padri, meme, citazioni ecc. Pur volendo comunque accettare tutte le scuse del mondo, proviamo allora con un personaggio italiano.


E' cosa nota e risaputa che l'ex Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, sia stata uno dei bersagli preferiti da parte degli autori di fake news. Nel giro di cinque anni, cioè praticamente in un lasso di tempo che comprende tutto il suo mandato da presidente, la Boldrini ha scoperto di avere più parenti che capelli. 

Tra questi parenti abbiamo potuto fare la conoscenza del cugino Augusto, un uomo bassamente istruito che la Boldrini avrebbe assunto nella segreteria dell'Ufficio Verifiche Atti di Palazzo Chigi con uno stipendio di 37mila euro al mese. Ancora una volta, in molti ci sono cascati dando il via a una sfilza infinita di ipotesi del complotto, attacchi compulsivi di indignazione (anzi indinniazione), auguri nefasti e chi più ne ha più ne metta, senza riconoscere che quello in foto è l'attore Vinicio Marchioni nei panni del Freddo nella serie televisiva di successo Romanzo Criminale

Parliamo di una serie diventata culto (forse anche più dell'omonimo romanzo e del film di Michele Placido) i cui episodi sono stati trasmetti prima su Sky e poi sulle reti Mediaset, senza dimenticare tutte quelle persone che hanno seguito la storia della Banda della Magliana attraverso i canali streaming o scaricando illegalmente le due stagioni che la compongono. 

Vinicio Marchioni, inoltre, non solo è stato tra i più amati per aver vestito i panni di uno dei boss della banda, ma ha conquistato le simpatie del pubblico anche per la sua straordinaria interpretazione nel film 200 Sigarette (che gli valse anche una nomination al David di Donatello) e per aver preso parte ai videoclip di Vasco Rossi e Baustelle. Il problema allora qual è? Ignoranza allo stato puro o pregiudizio ingiustificato? A posteri l'ardua sentenza. 


Oltre a cugini e nipoti, Laura Boldrini avrebbe anche una sorella di nome Luciana, alla quale avrebbe appioppato la gestione di 340 cooperative impegnate ad assistere gli immigrati che arrivano in Italia. Ora, per quanto la signorina riportata nel meme somigli tantissimo all'ex presidente della Camera, non può essere riconosciuta come sua parente per due motivi: il primo, la ragazza in questione è l'attrice statunitense Krysten Ritter; il secondo, come riportato da numerose testate giornalistiche, la Boldrini aveva una sorella di nome Lucia purtroppo deceduta già da molti anni. 

Questa fake news è la più famosa tra tutte quelle create contro la nota politica italiana, ma notando la somiglianza tra in nome Luciana e il nome Lucia, per non parlare dei tratti somatici che rendono la Ritter molto simile alla Boldrini, non è da escludere che chi l'ha creata fosse a conoscenza del grave lutto che colpì un'intesa famiglia anni addietro. Capisco che la Boldrini abbia fatto di tutto per farsi odiare dagli italiani ma a tutto c'è sempre un limite.


All'ex ministro delle Riforme Costituzionali sotto il Governo Renzi, Maria Elena Boschi, è toccata una sorella più famosa, cioè la bellissima attrice americana Scarlett Johansson che in questa circostanza è stata spacciata per Carola Boschi, nominata direttrice del centro di coordinamento delle regioni con uno stipendio di 25mila euro al mese. Nonostante la fama dell'ex pupilla di Woody Allen, in molti sono cascati all'ennesimo tranello della rete, finendo così per dedicare alla dolce Scarlett le più romantiche frasi d'amore che si possano dedicare a una donna...


Laura Boldrini e Maria Elena Boschi sono finite insieme anche su una foto che ha scatenato aspre polemiche non solo da pare del Partito Democratico e dei suoi sostenitori, ma anche da chi riesce a individuare quel filo (a volte spesso e a volte sottile) che separa la realtà dall'ironia. Dopo la morte del super boss di Cosa Nostra, Totò Riina, il web rilasciò una foto che ritrae le due donne e altri esponenti politici durante la celebrazione del funerale dello stesso Riina

Ora, tutti sappiamo  perfettamente che tra Stato e Mafia ci siano stati sicuramente dei legami in passato, ma diffondere una fake news di questo genere significa spingersi ben oltre le piccanti provocazioni ai danni della classe politica italiana, specialmente se il funerale in questione non è quello di un criminale mafioso ma di un ragazzo nigeriano assassinato a Fermo

La reazione della Boschi non si fece attendere e attaccò senza mezzi termini alcuni esponenti del Movimento5Stelle che furono tra i primi a cascare nel tranello della bufala. E' stata una delle cose più assurde e divertenti che abbia mai visto in vita mia!


Occhio però anche alle false dichiarazioni che spesso possono risultare più pericolose di quanto visto fino ad ora. Lo scrittore Roberto Saviano, autore di Gomorra, è stata una delle vittime più illustri dagli autori di fake news, i quali gli attribuirono una dichiarazione in parte vera e in parte assolutamente falsa: "Sinceramente preferisco salvare i rifugiati e i miei fratelli clandestini, che aiutare qualche terremotato italiano piagnucolone e viziato". 

E' cosa risaputa che Saviano sia un forte sostenitore della politica dell'accoglienza, così come è noto a tutti lo scontro con Matteo Salvini. Tra i due non c'è mai stato feeling e spesso sono volate parole grosse, anche offese estreme tra le due parti. 

Tuttavia, Saviano non ha mai parlato a discapito dei terremotati anche perché non si sarebbe mai permesso di definirli addirittura "piagnucoloni e viziati", eppure questo non è bastato a fermare gli haters dello scrittore, il quale, ancora una volta si è trovato al centro dei soliti discorsi che lo vedono protagonista da sempre: "se la camorra avesse voluto ucciderti lo avrebbe già fatto", "Gomorra è il copia incolla di Wikipedia", "comunista!", "Con i soldi degli italiani ti paghi la scorta", eccetera.

Non staremo qui a valutare la figura di Saviano, non è questa la sede appropriata per farlo e non è mio interesse parlare di lui ma una cosa è certa: in questa bufala è stata introdotta una mezza verità che di conseguenza ha reso plausibilmente credibile la seconda parte del meme e ha indotto anche i più intelligenti a mettere seriamente in dubbio le intenzioni dello scrittore. 

Dietro questo esempio però di cela anche qualcos'altro, cioè il fatto che a volte Saviano sia solito esternare dei pensieri che lo rendono un personaggio delirante e perennemente ancorato a dei preconcetti che fanno parte della sua letteratura, con dichiarazioni che lasciano dubbioso anche il più convinto dei suoi sostenitori. Mettendo insieme tutte queste cose ecco che si crea una fake news molto credibile.


La madre degli imbecilli però è sempre incinta e così come esiste qualcuno speranzoso di vedere la camorra mettere le mani su Saviano, esiste anche chi vede in Silvio Berlusconi un benefattore. Un po' di tempo fa fu diffusa la notizia che Silvio Berlusconi avesse donato 100 milioni di euro ai terremotati: mai cosa più falsa! Berlusconi è ricordato come un eroe magari dal popolo milanista per i tanti trofei portati a casa durante gli anni in cui è stato presidente della società rossonera, ma un Berlusconi benefattore del popolo italiano è qualcosa di utopistico. 

Diventato famoso per leggi ad personam e per il Bunga Bunga, considerato come uno dei peggiori sperperatori di denaro pubblico e un comico mancato, Silvio Berlusconi non ha mai donato 100 milioni di euro ai terremotati, anche perché è noto a tutti che negli ultimi anni non se la sia passata molto bene economicamente. 

Infatti, dopo mille beghe giudiziarie che l'hanno portato a perdere gran parte del suo patrimonio, è riuscito a rimettersi in piedi dopo aver venduto il Milan ai cinesi e aver riscattato qualche bene depositato in chissà quale paradiso fiscale. In parole povere poi, giusto per concludere il discorso, non esiste alcun documento che dimostri tale versamento in favore dei terremotati. 


Concludiamo con una delle fake news peggiori: la morte di un personaggio famoso. Di esempi ce ne sono stati tanti ma in questo caso vediamo il caso del comico Checco Zalone, di cui notiamo una foto incollata addirittura su un fermo immagine del TG5 che non è un telegiornale locale ma una realtà nazionale delle reti Mediaset, come se l'autore avesse voluto far passare la dipartita di Zalone come verissima. Infatti, la reazione dei fans non si è fatta attende e grande è stata la consolazione quando hanno scoperto che Checco era vivo e vegeto. 

9 commenti:

  1. Hai detto tutto tu, riportando gli esempi migliori.
    Pensa, io ho visto gente indignata che ha ricondiviso foto con Salvini innegrito via photoshop (non hanno riconosciuto nemmeno il loro idolo) e cose sulla Isoardi, che sta con Salvini.
    Insomma, sai com'è, chi di meme ferisce, di meme perirà:)

    Moz-

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  2. Grazie Miki! Beh che dire? Penso che la cosa migliore sia citare la buon'anima di Umberto Eco: i social hanno dato diritto di parola a legioni di imbecilli! Perché il problema sta tutto lì, aver permesso a chiunque di poter stare sui social!

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  3. Le fake news sono sempre esistite fin dall'antichità, la nascita dei social ha fatto diventare il fenomeno molto diffuso. Bisogna sempre verificare le fonti e tante altre cose,spesso dietro a queste false notizie, si nascondano gente senza scrupoli e avvezza ai tanti guadagni.
    Saluti a presto.

    PS

    Complimenti per il post fatto molto bene e con tanti esempi.

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    1. Verissimo caro Vincenzo. Molto spesso queste fake news vengono realizzate proprio da coloro che odiano il personaggio citato, anche se c'è da dire che negli ultimi tempi è evidente che vengano utilizzate come esperimento sociale.
      In antichità sicuramente c'erano, basti pensare già al fatto che la lingua divulgazione orale della storia ha già compromesso di suo la veridicità della storia!

      Grazie mille Enzo, mi fa sempre piacere leggere un tuo commento!

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  4. Queste non sono male (leggesi: fanno venire i brividi a chi è dotato del pollice opponibile), ma se hai visto quella sulla Isoardi assurgiamo al meraviglioso!

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    1. Mi credi se ti dico che fino ad ora non ho beccato nulla sulla Isoardi?

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    2. To', goditi i commenti:
      https://www.facebook.com/pinucciosono/photos/per-me-ha-ragione-di-maio-siamo-composti-dal-90-da-acqua/1845140468910062/

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    3. Grazie mille, vado subito. Se vuoi clicca segui al mio blog.

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  5. Questo, ad esempio, mi interessa molto.
    Ma dimmi, sei anche tu laureato all'università della vita?
    Altro che premio Nobel.
    Le nuove frontiere della cultura sono queste.
    E non dimenticare.. "Se ai un kuore, kondividi".
    Amen

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