È in edicola il 28esimo numero di Diabolik Anastatika, "Eredità di Sangue". Come ogni martedì, la speciale ristampa dei primi 50 albi del re del terrore esce in edicola in allegato con "La Gazzetta dello Sport". La storia che andiamo ad analizzare oggi è il numero 4 della Serie II, Anno IV ed è stato pubblicato per la priva volta il 15 febbraio 1965. Il soggetto e la sceneggiatura sono sempre delle sorelle Giussani ma all'epoca ci fu un cambio di rotta nei disegni: vediamo infatti le tavole realizzate da Ferdinando Corbella.
La prima R ristampa di "Eredità di Sangue" risale al 28 agosto 1979, mentre la Swiisss è datata 27 settembre 1996. All'interno del fascicolo troviamo sempre la trama, la scheda dei personaggi, articoli di approfondimento, curiosità, il mini poster della copertina e le differenze tra le varie edizione del fumetto.
Trama e personaggi
Il vecchio Gilberto Derras è un vecchio ricco in attesa di morte. Il tanto atteso giorno dagli odiati nipoti (che vivono con lui) è finalmente arrivato: l'anziano parente è deceduto ma la sua eredità è segnata da un messaggio da decifrare, mentre in tutto ciò spunta un quinto pretendente. Chi è? Naturalmente il nostro Diabolik.
Oltre a Diabolik, Eva Kant e Ginko, i protagonisti sono anche:
- Laura Derras: nipote di Gilberto e donna senza scrupoli, avida, cattiva e calcolatrice. È lei ad occupare la retrocopertina di questo numero;
- Gilberto Derras: Anziano e ricco zio dei quattro nipoti che lo detestano;
- Andrea Miller: è il medico di Gilberto ed è innamorato di Laura;
- Mario Silker: amante segreto di Laura;
- Morel: notai di Gilberto Derras e custode legale del suo testamento;
Recensione
"Eredità di Sangue" mostra una trama che era tipica dei romanzi gialli diffusi proprio negli anni '60: una famiglia i cui membri si odiano, un'eredità, la morte tanto attesa del vecchio ricco, le rivalità per la maggior fetta e il cattivo di turno (anche se in realtà buoni non ce ne sono) che minaccia le sorti delle parti in causa. Oltre a questo, ci sono poi varie sottotrame che riguardano i singoli protagonisti, come ad esempio Laura che sfrutta l'amore di Andrea Maller ma nel contempo dedica tutta sé stessa a un poco buono.
A rendere tutto più interessante sarò l'indovinello che costringerà anche lo stesso Diabolik a trovare una soluzione e a risalire a quella parte delle ricchezze di Gilberto che a lui interessano più di ogni altra cosa. Ovviamente, Ginko avrà la sua parte cercando non solo di ricostruire tutti i passaggi del suo acerrimo nemico ma anche di bloccarlo (per l'ennesima volta) una volta e per tutte. "Eredità di Sangue" dunque si pone non solo come la storia di un furto e del criminale Diabolik, ma come un giallo in piena regola (forse anche più di molti dei precedenti capitoli di casa Astorina).
I disegni di Ferdinando Corbella tra l'altro rendono molto bene l'idea dei personaggi a partire dai loro volti ben tratteggiati, con tanto di lineamenti facciali e rughe nei "primi piani" (particolari che poi vengono meno nelle tavole dove troviamo azione o i personaggi sono "lontani"). C'è da dire che c'è ancora qualcosa del maestro Enzo Facciolo e forse questo è stato un omaggio di Corbella vista la vasta collaborazione che in quegli anni ci fu tra lo stesso Facciolo e le Giussani.
La storia dell'albetto fantasma
I curatori Mario Gomboli e Andrea Agati ci raccontano della storia di un albetto fantasma di Diabolik. Fin da gli anni '60 girava voce che tra alcuni collezionisti girasse alcune rare e introvabili copie di un piccolo fumetto di Diabolik. Per anni non abbiamo mai avuto la prova dell'esistenza di questo materiale, fino a quando nei primissimi anni 2000 sono sbucati fuori dei piccoli albi contenenti messaggi promozionali: furono stampati contemporaneamente a "Eredità di Sangue" nel 1965.
Tuttavia, proprio la data di pubblicazione dell'albetto combaciava con quella del numero di Vamp e nel 2002 si è dunque sospettato che questo raro reperto non fosse uscito insieme a "Diabolik" ma insieme allo stesso Vamp e viceversa. Sarà poi Brenno Fiumali a sciogliere ogni dubbio, dichiarando che questo volumetto uscì in edicola come omaggio a potenziali lettori e invogliarli a leggere le storie di Astorina. Non a casa le Giussani in quel periodo erano preoccupate dalla nascita di nuovi fumetti (alcuni simili a Diabolik) quindi mossero alcune strategie editoriali per cercare di potenziare le proprie vendite.
Parliamo di Corbella...
Ai tempi in cui collaborò con le Giussani, Corbella vantava già un'importante collaborazione con il pittore Lucio Fontana nell'ambito dei manifesti pubblicitari. Dopo un periodo passato in Egitto, Corbella tornò in Italia per realizzare dei film d'animazione sperimentali con i fratelli Cossio. Questo gli sarà utile per giungere a un'importante traguardo pochi anni dopo: La rosa di Bagdad.
Dopo varie collaborazioni con alcuni fumetti (tra cui Capitan Eagle e L'Intrepido), Corbella prese parte al progetto di Diabolik in "Eredità di Sangue". Il suo nome sarà nuovamente visibili in alcuni lavori successivi come "L'artiglio del demonio" (n.9 1965) e "L'Ombra della Notte" (n.11 del 1965). Corbella passerà poi gli ultimi anni della sua vita a dedicarsi alla pittura, lasciandoci nel 1995.
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Numero appena recuperato, non m'è piaciuto affatto visto che il mistero dell'eredità viene svelato off screen dopo che fino a poche vignette prima si parla di scavare in aperta campagna (e comunque per l'occhio attento del lettore viene dato subito l'indizio, quando i parenti parlano di quei quadracci senza valore... certo, certo!)
RispondiEliminaMeglio la parte psicologica dei personaggi (anche se è un classico dei gialli che vertono sull'eredità), ma ho come l'impressione che la bisettimanalità non abbia giovato alla qualità del Diabolik del periodo...