Quante volte vi è capitato di confondere la voce di un cantante famoso con quella di un suo collega? In quanti eravate convinti che "Somebody I Used To Know" fosse un brano di Sting quando invece appartiene a Gotye? Spesso è stato anche lecito fare confusione con Steven Tyler degli Aerosmith e Bon Jovi, oppure tra Rihanna e Hayley Williams.
Poi, ci sono stati vocalist che hanno saputo distinguersi dalla massa e consacrarsi nella classifica delle voci più inarrivabili della storia della musica moderna e contemporanea grazie ai loro timbri particolari e a capacità estensive fuori dalla norma.
Tuttavia, essendo la musica uno strumento di intrattenimento atto a risaltare i gusti personali di ciascun utente e siccome vale il principio della soggettività delle opinioni, ho reputato necessario stilare una speciale top 10 con la collaborazione dei lettori de "La Puteca di Pakos", grazie ai quali, alla fine di un lungo sondaggio, sono emersi risultati molti interessanti, come ad esempio ragazzi di una fascia d'età compresa tra i 25 e i 35 anni legati a personalità della musica piuttosto vecchie o comunque meno ricordate rispetto ad altri sontuosi artisti del passato (vuoi per diversità dei generi o per orecchiabilità dei motivi musicali).
10) Frank Sinastra
Con mia grande sorpresa ho ritrovato "The Voice" come il decimo cantante più votato del sondaggio. Lo stupore non è dipeso da una questione di gusti personali, ma dal fatto che Frank Sinatra, classe 1915, è stato votato da persone molto più giovani di chi magari ha maggiori ricordi del suo percorso artistico, diviso tra musica e cinema.
Sinatra è stato il maggior pioniere della musica popolare americana nel periodo del secondo dopoguerra, realizzando ben 58 album in studio tra il 1946 e il 1994, per poi fermarsi e lasciarci il 14 maggio del 1998 a causa di un infarto (il quarto in quattro anni). Affermatosi con decisione nel panorama jazz e pop, Sinatra viene ricordato ancora oggi per il tratto deciso e profondo della sua voce, quest'ultima considerata un autentico toccasana per la pace e la serenità che sapeva trasmettere ai suoi estimatori. Tra i suoi più celebri lavori, si ricordano Something Stupid, You Make Me Feel So Young, Summer Wind, The Way You Look Tonight, My Way, Come Fly With Me, Fly Me To The Moon, That's Life, Strangers In The Night e I've Got You Under My Skin.
09) Dolores O'Riordan
Dolores O'Riordan è da sempre una delle cantanti più amate sia per quanto fatto in qualità di frontwoman dei Cranberries sia per la sua breve carriera da solista. La sua morte, avvenuta il 15 gennaio 2018, è una ferita ancora aperta che continua a far male a chi ha amato la sua voce e la musica che l'ha accompagnata.
Irlandese pura nella carne e nello spirito, proveniente dalla città di Limerick, la O'Riordan si impose subito insieme ai Cranberries con l'album d'esordio Everybody Else Is Doing It, So Why Can't We? del 1993 per poi raggiungere il successo mondiale con No Need to Argue, il disco contenente la loro canzone più famosa, Zombie. Nel 2003, Dolores O'Riordan intraprese la carriera da solista e avviò diverse collaborazioni con artisti del calibro di Jah Wobble, Jam&Spoon, Zucchero e i Negramaro.
Nel 2009 fece il suo rientro nei Cranberries realizzando altri due album prima di morire improvvisamente a 46 anni. Viene ricordata per la delicatezza e per l'esplosività della sua voce, dotata di un timbro deciso e con capacità di estensione tali da permetterle di padroneggiare diversi stili rock. Personalmente, non sono mai riuscito a trovare qualcuno che potesse anche minimamente avvicinarsi a lei.
08) John Lennon
Che John Lennon sia uno dei più influenti cantautori di sempre è una cosa risaputa e scontata. L'ex chitarrista dei Beatles ha potuto dar sfoggio delle sue vere qualità canore nel decennio passato da solista, prima di morire ucciso nel 1980.
Memorabile sarà l'abum Imagine, considerato autentico manifesto di pace ed eguaglianza specialmente grazie all'omonimo singolo, probabilmente il più famoso dell'intera discografia dell'ex Beatle. Per tutti gli anni '70, la voce di Lennon è entrata dritta nel cuore dei popoli con la sua semplicità e la sua schiettezza, rendendolo completamente diverso da come l'abbiamo conosciuto ai tempi dei Fab Four.
7) Jeff Buckley
Con Jeff Buckley parliamo di una delle voci più uniche che rare del rock alternativo targato anni '90. Il perché non è difficile da rintracciare, infatti, basti pensare allo spettacolare assolo vocale nella parte conclusiva della canzone Grace, un acuto così intenso e potente che farebbe resuscitare anche i morti solo per il piacere di applaudirlo. Non solo il singolo, ma anche tutto l'album Grace ebbe un successo tale da consacrarlo immediatamente a livello mondiale, ottenendo critiche positive anche da mostri sacri come Bob Dylan e Jimmy Page (infatti Jeff era anche un abilissimo chitarrista). In canzoni come Mojo Pin e Halleujah abbiamo anche potuto conoscere altri lati della sua voce, delicata quando serve ed energica quando meno c'è da aspettarselo. Purtroppo, anche Buckley ci ha lasciati troppo presto, morendo il 29 maggio del 1997, a soli trent'anni.
6) Axl Rose
Axl Rose, leader dei Guns'n'Roses, è uno dei vocalist più singolari che io abbia mai ascoltato e questo, a quanto pare, vale anche per coloro che l'hanno votato al sondaggio. Rose ha sicuramente una voce potente e accattivante, esplosiva ed energica.
A tratti, sembra che abbia in gola un vulcano pronto a eruttare tonalità incandescenti per arrivare fino al cuore e alla mente dell'ascoltatore. In alcuni pezzi, sembra un mostriciattolo che sbuca in mezzo agli arpeggi di Slash per poi piazzarsi al centro dell'attenzione dopo aver smesso di sentirlo per qualche secondo. Sicuramente, soltanto lui poteva interpretare capolavori indiscussi come November Rain e Don't Cry.
5) Bono Vox
Se fosse dipeso esclusivamente da me, il grande Bono Vox lo avrei piazzato direttamente nella top 3, ma una quinta posizione per il capo degli U2 risulta essere non male come risultato se pensiamo che più in alto troveremo nomi anch'essi degni di una medaglia.
Specialmente negli anni '80, il periodo che ha consegnato l'immortalità alla band irlandese, Bono Vox ha saputo distinguersi per una voce scandita, precisa, convinta, rassicurante ma anche rabbiosa e coinvolgente come poche. Per timbro e tonalità, la sua voce risulta tra quelle inimitabili, fatte con uno stampo usato una sola volta e buttato via dopo la prima produzione.
Abbiamo potuto apprezzarlo specialmente per With Or Wihtout You, probabilmente la massima espressione canora e musicale degli U2, un autentico inno da intonare ad ogni loro concerto, senza dimenticare classici come Sunday Bloody Sunday, I Still Haven't Found What I'm Looking For, Pride, Bad, October e tanti altri, all'insegna del rock celtico e di sonorità legate alla cultura del nord.
4) Michael Jackson
Il re del pop resta a un passo dal podio ma questo non intacca negativamente il suo infinito talento, uno dei più straordinari mai visti nel XX secolo. Michael Jackson non sapeva soltanto scrivere bei testi, non solo era un ballerino fenomenale ma possedeva capacità vocali non indifferenti e questo lo abbiamo potuto riscontrare in molte delle sue hits.
La famosa Thriller è un esempio di come Jacko potesse giocare a suo piacimento con la propria voce, alzando e abbassando i toni in qualsiasi momento senza particolari sforzi. Apprezzabile come non mai anche nella ballad You Are Not Alone e in altre decine di canzoni che l'anno reso un mito irraggiungibile.
3) Aretha Franklin
Signori e signore, amici e amiche, tutti in piedi per omaggiare una delle più grandi stelle di sempre del soul, perché lei è semplicemente la "Regina del Soul": Aretha Franklin. Sono rimasto davvero compiaciuto da questa bellissima sorpresa perché mai mi sarei aspettato di scoprire che oggi ci fosse ancora gente capace di ascoltare uno delle figure basilari della musica che fu e che gettò le basi per le evoluzioni che oggi conosciamo.
Aretha Franklin è famosa per possedere circuiti vocali molto articolati e dotati di estensioni che possono toccare sia il livello più alto sia quello più basso: questo le ha permesso, soprattutto nella prima metà della sua carriera, di poter mantenere alcune note anche per periodi di tempo molto lunghi. Per questi fattori, la Franklin è stata da molti considerata come una sorta di soprano.
Purtroppo, a causa del fumo, negli anni '80 ha perso molte delle sue caratteristiche ma questo non le ha impedito di poter continuare a regnare incontrastata nel mondo del soul e dell'R&B, anche se risultano di fondamentale importanza i suoi contributi per generi sofisticati come il jazz, il blues e il rocknroll. Omaggiamola per alcuni pezzi come Respect, Chain Of Fools, A Natural Woman e Think.
2) Kurt Cobain
Ho sempre pensato che la voce di Kurt Cobain, numero uno dei Nirvana, fosse fuori dalla norma e difficile da reperire anche da parte del più preparato degli imitatori. Eppure, non mi sarei aspettato che in tanti lo considerassero degno della mia top 3, permettendogli di classificarsi addirittura in seconda posizione, un gradino più su rispetto a un essere meraviglioso come Aretha Franklin.
In effetti, la voce di Cobain è una di quelle che ti segna non poco dopo averla ascoltata. Il ritornello urlato di Smells Like Teen Spirit lascia chiaramente intendere che il biondo di Aberdeen non fosse solo un musicista da paura, ma anche un cantante da pelle d'oca (ovviamente la Franklin è un altro discorso). Il bello è che in altre sue realizzazioni, sembra che le piste vocali cambino del tutto, come se al posto suo ci fosse qualcun altro.
Non è un caso che, oltre a Smells Like Teen Spirit, la voce di Cobain si dimostri diversa in almeno altre quattro canzoni: Been A Son, Sliver, Numb, Pennyroyal Tea. Questo dimostra quanto fosse padrone delle proprie capacità, ma un po' meno dei suoi vizi che lo portarono a perdere il controllo e a suicidarsi il 5 aprile 1994.
1) Freddie Mercury
Farrokh Bulsara, in arte Freddie Mercury, è da tutti considerato come il più grande cantante rock (e non solo) di sempre. E' stato specialmente lui a rendere grandi i Queen grazie a una voce che in molti hanno cercato di avvicinare ma che nessuno ha mai sfiorato nemmeno con un dito.
Da sempre ispiratosi a Liza Minelli e a Elvis Presley, Mercury apparteneva alla categoria vocale del baritono con la peculiarità del falsetto che riusciva a gestire con estrema bravura e facilità fino a toccare le quattro ottave. Il fumo poi destabilizzò di molto le sue qualità ma alla fine gli permisero di poter comunque esibirsi a grandi livelli duranti i suoi ultimi concerti.
Freddie Mercury morì 24 novembre del 1991 perché malato di AIDS. La rivista "Classic Rock" l'ha posizionato in cima alla classifica dei migliori cantanti rock di sempre, mentre il "Rolling Stone" al diciottesimo posto dei migliori cento cantanti di sempre (un po' blasfemo andando a leggere i nomi che lo precedono).
Sono stati non pochi i cantautori che hanno cercato di accostarsi a lui, ma tutti hanno fallito miseramente: esempi recenti sono stati Mika (lontano anni luce da Mercury) e Justin Hawkins dei Darkness.
Su una scala da uno a cento gradini, forse soltanto due persone sono riuscite a salire almeno il primo gradino che porta a Freddie Mercury: il primo è stato il chitarrista degli stessi Queen, Bryan May, nell'intro Who Wants To Live Forever; il secondo Geroge Michael durante un cover di Somebody To Love eseguita durante il concerto tributo dedicato allo stesso Mercury dopo il suo decesso.
Bohemian Rhapsody è la prova più lampante del talento puro di questa eterna leggenda che rimarrà sempre via nel cuore di chi ha amato e continua ad amare sia lui che i Queen.
Eheh, ne è venuta fuori un'ottima classifica.
RispondiEliminaDieci posizioni per dieci grandi nomi (e quelli che ho votato ci sono tutti, peraltro anche in altissimo).
Moz-
È stato un bel lavoro che ha portato a ottimi frutti. Presto proporrò un sondaggio per i cantanti italiani
RispondiEliminaSapete che avete detto un sacco di stronzate e che almeno 9 sono facilmente imitabili poveri tonni!?
RispondiEliminaè arrivato il professore. Vai vai, facci tu le imitazioni vai!
EliminaN1 whitney houston senza discussioni poi il resto
RispondiEliminaDiciamo sul podio, una vita sprecata per la droga, un vero peccato..
EliminaTanto di cappello al n° 1, mi sarei scandalizzato se ci fosse stato qualche altro/a.
RispondiEliminaPurtroppo le posizioni sono soltanto 10, io per gusto personale avrei messo (se avessi saputo di questo sondaggio all'epoca) Annie Lennox, Whitney Houston e Anastacia.
Vedo se trovo l'annunciata classifica italiana.
Tranquillo Gas, ne faremo altri di sondaggi, non preoccuparti.
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