Samuel Stern 40 - Spiriti sulla pelle: la recensione di una spettacolare storia a fumetti edita come sempre dalla Bugs Comics.
Samuel Stern "Spiriti sulla pelle": la potenza infernale di un tatuaggio
Una delle storie più belle e originali di sempre: così potrei personalmente sintetizzare le sensazioni provate durante e alla fine della lettura di Samuel Stern 40, "Spiriti sulla pelle". Questo albo affronta diverse tematiche partendo da una veloce ricostruzione storica del rapporto tra le religioni e i significati dei tatuaggi (il resto lo vedremo a breve). La sceneggiatura è stata scritta dalla bravissima Antonella Liverano Moscoviti, i disegni sono opera dell'altrettanto talentuosa Francesca Biscotti.
La trama in breve (no spoiler)
Leta è una ragazza vittima di revenge porn. Da un po' di tempo fa incubi terrificanti e la sua unica valvola di sfogo è un tatuaggio che si è fatta fare dal giovane artista di talento Mark. Tuttavia, il tatuaggio sembra aver qualcosa di strano, così come l'atteggiamento della stessa ragazza.
Recensione
Come già detto all'inizio dell'articolo, questo numero di Samuel Stern m'è piaciuto particolarmente perché tratta un argomento che riassume la storia simbolica dei tatuaggi, evidenziando le componenti negative e positive che hanno investito le decorazioni epidermiche più famose del mondo. I tatuaggi non sono ricordati solo per essere stati usati in passato come simboli del male, ma anche come marchi in realtà non disprezzati del tutto dal Cristianesimo (basti pensare ai cavalieri templari). In "Spiriti sulla pelle" viene recuperata la connotazione esoterica del tattoo e del legame che potrebbe avere con altri mondi qualora venisse utilizzato come strumento di stregoneria o peggio ancora di manifestazioni demoniache.
Tuttavia, nelle pagine di questo numero è evidente che le autrici vogliono anche cercare di ridare dignità al tatuaggio, ancora oggi considerato da molti come un elemento negativo che finisce per essere figlio dei pregiudizi (e qualche volta dell'ignoranza). Ma in questo numero 40, come fa un tatuaggio a prendere vita e addirittura permettere a Samuel di intravedere qualcosa di molto familiare per tutti noi? Il tatuaggio si fa materializzazione dei demoni che portiamo dentro? Oppure diventa strumento per avviare un rito?
Ma non è tutto perché tra le altre tematiche, "Spiriti sulla pelle" affronta anche quelle della depressione, del revenge porn e dell'insoddisfazione esistenziale (quando non ci bastiamo mai). La corruzione dell'età odierna induce le menti colte a pensare che l'uomo sia in realtà privo di anima ed è per questo che le masse si dedicano ad attività "virali", di moda. In questo albo, colui che viene chiamato "Il maestro" sottolinea un evidente perdita di autenticità degli umani, arrivando quindi a pensare che il male sia un bene necessario per tenere in vita le persone (perché un tempo uomini e demoni vivevano sotto lo stesso cielo). Quindi il male è imprescindibile? Rappresenta la soluzione? A darci una risposta sarà come sempre il buon Samuel accompagnato dal solito Duncan e dall'amica Penny.
Inoltre, questo volume ci pone una serie di particolari che rendono la sceneggiatura per nulla scontata, anzi la lettura è molto diretta e le pagine vengono consumate dal lettore in maniera piacevole. I disegni mettono perfettamente in risalto gli stati d'animo dei personaggi, rendendo inquietante anche il più semplice dei passaggi narrativi. In questo capitolo della saga, il bibliotecario di Edimburgo dovrà andare ben oltre i suoi poteri di esorcista e affrontare un lato del male che sfrutta il talento di persone disperate come armi per la corruzione del mondo. Interessante poi notare che il Rosso compare all'interno di "Spiriti sulla pelle" dopo 33 pagine.
Samuel Stern tornerà in edicola con il numero 41 "Anna". Dal 6 aprile, inoltre, la Bugs Comics lancerà il numero di "Singularity", il nuovo horror della casa editrice.
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Una storia più lineare del solito, ma l'ho apprezzata forse anche di più proprio per questo motivo :) E poi da tatuato non poteva che piacermi questa trama!
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