martedì 7 febbraio 2023

Le origini delle Tartarughe Ninja: il fumetto TMNT di Kevin Eastman e Peter Laird


Le origini delle Tartarughe Ninja: il fumetto TMNT di Kevin Eastman e Peter Laird. Nel 2022 la 001 Edizioni ha lanciato una nuova ristampa italiana con tante storie raccolte in un cofanetto da sei volumi.

Eastman and Laird's TMNT: il fumetto delle Tartarughe Ninja

Nel 2022 la 001 Edizioni ha rilanciato sul mercato italiano dei fumetti Teenage Mutant Ninja Turtles di Kevin Eastman e Peter Laird. In Italia questi personaggi sono più noti come le intramontabili tartarughe ninja e la casa editrice ha deciso di recuperare i primi undici albi della produzione, insieme ad alcune storie dedicate ai singoli mutanti e i numeri che vanno dal 19 al 21, dal 48 al 62: in sintesi, in un cofanetto da sei volumi sono presenti le principali avventure pubblicate durante il primo ciclo narrativo dal maggio 1984 all'agosto 1993. 

Oltre ai testi e ai disegni di Eastman e Laird sono dunque presenti anche le firme di Dave Sim, Michael Dooney, Steve Bissette, Ryan Brown, Jim Lawson, Eric Talbot, Keith Aiken, Matt Banning, Jason Temujin Minor (parliamo sia delle matite sia delle chine).

Teenage Mutant Ninja Turtles di Eastman e Laird ricopre come fumetto vari generi come le arti marziali, l'avventura, l'azione ma anche la fantascienza, infatti, tra gli albi presenti ci sono anche viaggi nel tempo e in altre dimensioni che portano anche all'incontro singolare con triceratopi antropomorfi, robot di varie dimensioni e soprattutto con Cerebus, la creatura più famosa partorita da un altro fumettista di successo come Dave Sim a partire dal 1977 al 2004 (Cerebus lo ritroviamo anche in uno dei primi albi storici di Spawn di Todd McFarlane).


La trama 

La storia delle Tartarughe Ninja Mutanti Adolescenti (questa la traduzione letterale dall'originale) è ormai ben nota a tutti: a New York, un terribile incidente stradale provocò la perdita di liquame all'interno delle fognature cittadine e quattro piccole tartarughe (cadute per disgrazia in un tombino) rimasero contaminate dalla sostanza insieme a un ratto. Da qui, nacque il mito del maestro Splinter e dei suoi quattro allievi antropomorfi chiamati con i nomi dei più importanti artisti del Rinascimento italiano e cioè Leonardo, Raffaello, Donatello e Michelangelo. 

Splinter un tempo viveva in Giappone ed era l'animale domestico e alunno del maestro di arti marziali Hamato Yoshi, esiliato insieme a sua moglie negli Usa a causa delle persecuzioni del clan del piede capeggiato da Horoku Saki, alias Shredder. Nel nuovo mondo però la famiglia Yoshi troverà la morte per mano del nemico: la mutazione diventa quindi per Splinter una valida motivazione per coltivare un sentimento di vendetta nei confronti dell'assassino del suo padrone. Per questo un giorno le quattro tartarughe si troveranno faccia a faccia contro Shredder e la sua banda che intanto ha messo salde radici anche a New York, seminando il panico e diventando immediatamente il più pericoloso gruppo criminale della città. Durante i loro combattimenti, i protagonisti saranno naturalmente accompagnati da April O'Neil e Casey Jones, oltre a poter far affidamento ad altri alleati. 


La nascita editoriale

Era il 1984 quando i due autori cercarono di creare qualcosa di originale che potesse creare influenze tra i giovani lettori di fumetti statunitensi degli anni '80. Eastman era reduce da alcune collaborazioni con Comix Wave e Goodies, mentre Laird era un disegnatore in cerca di fortuna. La loro passione era l'arte di Frank Miller, autore che spesso tendevano a parodiare specie in riferimento a opere come Ronin e alcune storie dedicate a DareDevil. Già in questo periodo avevano cominciato a buttare giù una serie sulle Tartarughe Ninja, impresa che non risultò ardua a causa della grande somiglianze tra i loro stili. Tuttavia, la cosa più complicata fu la ricerca di una casa editrice disposta a pubblicare il primo capitolo dei quattro mutanti ninja, ritenuto dai più come un progetto assurdo e privo di futuro. Così, con grande coraggio e qualche sacrificio economico, Eastman e Laird decisero di creare un loro marchio editoriale che ribattezzarono con il nome di Mirage Studio, un nome decisamente azzeccato dato che mancavano devi veri e propri studi di lavoro, sostituiti dagli spazi casalinghi degli autori. 

Un'altra complicazione ricadeva anche sullo stretto budget destinato alla produzione, alla pubblicazione e alla distribuzione del fumetto. Laird e Eastman potevano disporre di soli 1200 dollari (tra prestiti e rimborsi tasse) fattore che li indusse a non nutrire grandi speranze sull'esito finale del progetto. Oltre a questo, i due autori si affidarono a una giovane e inesperta tipografia per la pubblicazione di "Eastman & Laird's - Teenage Mutant Ninja Turtles", tirando fuori alla fine un formato per nulla tipico dei fumetti a causa delle dimensioni troppo grandi che contraddistinsero anche i numeri successivi dotati di copertine a colori e pagine in bianco e nero. 


Il successo

Il successo sembrò non farsi attendere, specialmente dopo la vendita di 3mila copie distribuite il 5 maggio del 1984: TMNT fece parlare molto di sé tra gli adolescenti che non esitarono a fare passaparola sull'opera. Anche gli albi successivi contribuirono a far aumentare le voci sull'originalità del fumetto a tal punto che, nel 1987, Eastman e Laird riuscirono a chiudere un contratto con Playmates Toys per la realizzazione di una linea di giocattoli ed Action Figures dedicati alle quattro Tartarughe Ninja

C'è da precisare che i personaggi snodabili e giocabili delle tartarughe sarebbero stati possibili solo se la tv statunitense avesse realizzato anche una serie a cartoni animati sul soggetto. Ebbene, nacque così anche un adattamento animato che in Italia conosciamo come "Tartarughe Ninja alla riscossa", che durò dal 1987 al 1996 con un totale di 193 episodi divisi in dieci stagioni. Le differenze con il cartaceo furono naturalmente evidenti anche per permettere al pubblico di bambini di fruire dello spettacolo e far crescere il fenomeno commerciale delle tartarughe ninja

Il successo continuò a svilupparsi fino al punto da indurre Hollywood a creare un live action sui personaggi del momento: nel 1990 infatti su realizzato il primo film cult sulle Tartarughe Ninja che in parte riusciva a riprendere alcuni elementi del fumetto mischiati poi con quelli della serie tv (che intanto aveva spopolato alla grande). La prima pellicola ebbe un successo importante e questo convinse i produttori a portare avanti una trilogia che proseguì bene con "Il segreto di Ooze" e si concluse non proprio positivamente con il terzo capitolo del 1993 (che in quanto a incassi riuscì a portare a casa un buon gruzzoletto di milioni di dollari, anche se non come i primi due adattamenti audiovisivi). I live action però non potevano fermarsi qui e non per nulla, nel 1997, vide la luce anche una serie tv dal titolo "Tartarughe Ninja - l'Avventura continua" che durò soltanto due stagione: la prima andò a gonfie vele, la secondo invece fece registrare un calo di ascolti così basso da convincere i produttori della Fox Kids a cancellarla.


Nel 2003, in collaborazione con 4Kids è stata prodotta una nuova serie animata, scritta principalmente da Peter Laird. La serie ha ottenuto un discreto successo negli Stati Uniti e arrivò in Italia due anni più tardi con il titolo di Tartarughe Ninja. Nel 2007 Kevin Munroe ha prodotto TMNT, un film in computer grafica dedicato alle tartarughe ninja che si svolge dopo la morte di Shredder. Nel 2008 è stata realizzata la settima stagione della serie animata. Nel 2010 inoltre è uscito negli Stati Uniti il film TV d'animazione Turtles Forever, molto particolare perché mette insieme le varie versioni uscite negli anni e troviamo le tartarughe dell'87 che lottano a fianco a quelle della serie del 2003 e incontrano anche quelle originali del fumetto dell'84.

Non è tutto perché nel 2014 è stato realizzato un altro film live action sulle Tartarughe Ninja diretto da Jonathan Liebesman e prodotto da Michael Bay, con Megan Fox nei panni di April O'Neil. Il lungometraggio fu realizzato per celebrare il 30simo anniversario dalla pubblicazione della prima storia a fumetti dei personaggi e fu pensato come remake della pellicola del 1990. Si tratta del primo film sulle tartarughe ninja realizzazione con la tecnica della motion capture. Due anni dopo è arrivato anche il sequel intitolato Tartarughe Ninja - Fuori dall'ombra (Teenage Mutant Ninja Turtles: Out of the Shadows), con la conferma di Megan Fox nella parte di April e l'inserimento di Stephen Allem (Arrow) nel ruolo di Casey Jones

Non sono mancati anche alcuni crossover, come quello insieme a Batman che resta probabilmente tra i più famosi. Di recente è stata creata anche una saga a fumetti che vede Leonardo, Raffaello, Donatello e Michelangelo combattere al fianco dei Power Rangers. Attenzione anche a una loro apparizione nella serie Teen Titans Go!, nell'episodio "Tutti pazzi per la pizza".  Stratosferico anche il numero di videogiochi realizzati nei decenni per tutte le piattaforme videoludiche della storia: dal mero arcade in sala giochi fino ad arrivare su tutte le console Nintend, Sega, XboX e Sony Playstation

Le differenze tra il fumetto e i suoi adattamenti

Il fumetto delle Tartarughe Ninja presenta dei contenuti decisamente diversi rispetto a tutte le trasposizioni a cui è stato sottoposto negli anni postumi al 1984. L'opera di Eastman e Laird in realtà ci presenta una New York devastata dalla violenza e dai soprusi della criminalità. Le tartarughe sono dei combattenti cresciuti con sani principi di giustizia ma non si risparmiano mai durante i combattimenti: sangue, morti, ferimenti sono presenti nella maggiori parte delle pagine del cartaceo. Le atmosfere sono impregnate di connotazioni dark che servono a rendere ancor più tetro lo scenario bellico che i nostri eroi devono affrontare ogni giorno. Le tartarughe sono fortissime, cattivissime, spietatissime ma non rinnegano il codice di onore e di correttezza tipica della vera scuola ninja impartita dal maestro Splinter

Tali fasi delle loro avventure vengono alternate da storie dedicate a ciascuno dei personaggi principali, senza dimenticare un paio di viaggi nel tempo e in altre dimensioni come visto in "Fugitoid" e in Teenage Mutant Ninja Turtles 8 del 1986 (viaggio nel Medioevo dove c'è Cerebus ad aspettarli). Shredder compare in ben due occasioni nel fumetto ed è nella seconda che esplode tutta la cattiveria del clan del piede, la stessa che ispirerà la più controllata serie tv animata del 1987 e darà il via allo spettacolare film live-action del 1990


Tra l'altro, verso la fine del primo arco narrativo 1984/1993 vediamo che i disegni e le storie tendono a migliorare grazie anche all'innesto di altri autori. La cosa più ammirevole è che a un certo punto cresce anche la caratterizzazione di ognuno dei personaggi, inclusi anche Splinter, April e CJ, ognuno con i propri problemi esistenziali, ognuno con le proprie crisi, ognuno con il bisogno di crescere e scoprire quale ruolo avrà nel mondo. Tutti dovranno lasciarsi alle spalle un capitolo triste e tragico, per questo motivo sarà necessario separarli affinché possano ritrovarsi più di prima. Le Tartarughe Ninja stanno per superare l'età dell'adolescenza e ben presto dovranno chiudere i conti con il clan del piede per affacciarsi su un mondo diverso, raccontato dai suoi autori in contemporanea con i terribili fatti che, a inizio anni '90, stavano accadendo sul fronte balcanico a causa delle guerre jugoslave: la ferocia dell'organizzazione criminale più temuta al mondo veniva corrisposta alla crudeltà di una guerra insensata come tutte le altre, fautrice di tante vittime innocenti. 

Un altro aspetto da non sottacere sta nei "colori" della tartarughe. Nella versione cartacea esse sono distinguibili solo dai dialoghi e dalle loro armi, mentre i colori delle bende che indossano sono tutti uguali (rossi per la precisione). Leonardo è dunque riconoscibile dalle due fedeli katane, Raffaello dai sai, Donatello dal bastone e Michelangelo dai nunchaku. A partire dalla prima serie animata in poi, così in tutti i film e videogiochi, i fratelli si possono distinguere dal una differente colorazione delle maschere: blu per Leonardo, rossa per Raffaello, viola per Donatello, arancione per Michelangelo. Nei prossimi articoli vedremo poi le differenze con gli altri prodotti.

Bisogna naturalmente aggiungere che dopo il 1993 sono state realizzate altre serie a fumetti: 

  • Teenage Mutant Ninja turtles Volume 2:  un seguito di 13 numeri, pubblicati dal 1993 al 1995. Con Jim Lawson ed Eric Talbot ai disegni, questa serie si distingue dalla precedente per essere interamente realizzata a colori.
  • TMNT: Nel 2001 le avventure delle Tartarughe Ninja riprendono forma in una nuova serie, considerabile come il seguito dei precedenti episodi sebbene priva di veri e propri collegamenti. Ancora in produzione, è stata scritta da Peter Laird, mentre Jim Lawson ed Eric Talbot si sono ancora una volta occupati dei disegni.
  • Tales of TMNT: Edita dal gennaio 2004 al maggio 2010 per un totale di 70 numeri, corrisponde a Tales of the Teenage Mutant Ninja Turtles, ma i fatti narrati si rivolgono alla serie TMNT. Steve Murphy è lo sceneggiatore, mentre i disegni sono di Rick Remander e solo in pochi casi di Jim Lawson.
  • Bodycount: Una miniserie da 4 uscite. Il primo numero uscì in America nell'ottobre 1994 ancora per la Mirage con il titolo "Casey Jones & Raphael", poi modificato in "Bodycount" per l'uscita dei restanti 3 numeri sotto la Image del marzo 1996. Scritta dal creatore Eastman, la serie presenta le avventure di Jones e Raffaello incentrate sul salvataggio di una donna dai killer delle triadi: lungo il percorso i due si scontrano con John Woo Woo (ispirato nel nome dal regista John Woo) e scoprono inquietanti particolari sul passato della loro protetta. Tutta la storia è in realtà un omaggio ai film d'azione di Woo, e presenta molte più sparatorie e situazioni violente rispetto alle altre serie. La serie è stata pubblicata in Italia in volume dalle edizioni BD.
Archie Comics
  • TMNT Adventures: Proposta, a differenza dell'originale, anche in Italia, si compone di 72 numeri pubblicati tra il marzo 1989 e l'Ottobre 1995. Era inizialmente la trasposizione su carta della prima serie animata, salvo poi prendere una strada differente. Come tutte le altre serie pubblicate da Archie Comics è stata interamente realizzata a colori.
  • TMNT Specials: Comprende volumi speciali legati a TMNT Adventures, e quindi sviluppatisi indirettamente sull'onda dei primi cartoni animati. I suoi 19 numeri, editi dal 1991 al 1993, raccontano anch'essi episodi speciali tra cui delle parodie e una trasposizione dei primi tre film.
  • TMNT Mini Series: Pubblicata dall'agosto 1988 al marzo 1996, ripropone un remake del primo cartone animato, alcuni episodi dedicati a personaggi come April O'Neil, e numerose parodie. Presenta anche alcuni passi inediti, comunque molto simili per stile alle altre produzioni di Archie Comics.
  • TMNT Digest: come per i TMNT Specials anche questa collana della Archie Comics mostra i passi inediti della serie TMNT Adventures, riprendendo quindi i toni colorati del cartone animato prodotto nell'87. Con i suoi 7 numeri, è durata dall'agosto 1993 al dicembre 1994.
  • TMNT Mighty Mutanimals: ennesima serie speciale della Archie Comics, che mostra questa volta le Tartarughe Ninja del cartone animato serie ‘87 alle prese con numerosi e differenti animali contaminati dal fluido mutageno. Per la durata di 9 numeri, è stata pubblicata dal maggio 1991 al giugno 1993.
Altri Fumetti 
  • Teenage Mutant Ninja Turtles (IDW Publishing): serie cominciata nell'agosto 2011 che rinarra le origini delle Tartarughe. In Italia è pubblicata da Panini Comics a partire da maggio 2013. Uno speciale uscito ad ottobre 2012 negli USA in continuity con la serie IDW Publishing, Teenage Mutant Ninja Turtles Annual 2012, è stato pubblicato nel luglio 2014 da Panini Comics con il titolo Grosso guaio a Little Italy, e vede il ritorno alla creazione di una storia intera da parte di Kevin Eastman dopo circa 20 anni.
  • Teenage Mutant Ninja Turtles (Dreamwave): serie a fumetti realizzata dalla casa editrice Dreamwave, basata sulla più recente serie di cartoni animati. Appunto per questo è, almeno nei toni cupi e nella destinazione ad un pubblico adolescente, abbastanza fedele ai primi fumetti. Narra in parte trasposizioni della serie animata ed in parte episodi inediti. I suoi 7 numeri sono stati pubblicati dal giugno al dicembre 2003.
  • Teenage Mutant Ninja Turtles (Image): Iniziata nel giugno 1996 e conclusasi a ottobre 1999, la serie prodotta dalla Image Comics è composta da 23 numeri e realizzata interamente in bianco e nero.
Altre serie tv 
  • Tartarughe Ninja (nome originale Teenage Mutant Ninja Turtles): realizzata nel 2003 da Mirage Studios in collaborazione con 4Kids Entertainment e 20th Century Fox, questa serie riprende i toni cupi ed adrenalinici del fumetto, ispirandosi più ad esso. Negli episodi, le caratteristiche psicologiche dei personaggi corrispondono alle originali, così come corrispondono la maggior parte degli eventi. Le numerose modifiche apportate hanno spesso avuto il fine di concatenare fatti o personaggi originariamente sconnessi (per esempio gli Utrom ed il Clan del Piede) ottenendo come risultato una trama maggiormente intricata. Consistenti le modifiche dal punto di vista grafico, principalmente nell'assetto da combattimenti o nell'abbigliamento dei personaggi umani; mentre restano molto fedeli la caratterizzazione ed i temi trattati. Tartarughe Ninja è composta in tutto da sette stagioni: le prime quattro di ventisei episodi, ispirate alle originali storie su carta e trasmesse anche in Italia dal gennaio 2003 al maggio 2006; la quinta stagione di tredici episodi, in stile nippoamericano e mai trasmessa in nessuna parte del mondo; la sesta stagione di ventisei episodi, intitolata Fast Forward ed ambientata nel futuro; la settima stagione di tredici episodi che, secondo Mirage Studios, riprende maggiormente i temi originali già in parte traditi nelle stagioni cinque e sei e con il titolo del film del 2007: TMNT.
  • Teenage Mutant Ninja Turtles - Tartarughe Ninja: serie realizzata in computer grafica prodotta da Nickelodeon e trasmessa dal 2012. Anche se ci sono degli importanti elementi di differenza tra la serie televisiva del 1987, come una differente versione di April O'Neil, la presenza del personaggio di Karai (che non appare nel cartone del 1987), oltre ad una versione più fedele al fumetto di Shredder, si può considerare come un remake in versione moderna della serie del 1987, da cui prende molti elementi, come la presenza di Kranng come avversario (anche se non in collaborazione con Shredder), oltre alla stessa cronologia di eventi che porta Hamato Yoshi a diventare il topo maestro Splinter.
  • Rise of the Teenage Mutant Ninja Turtles - Il destino delle Tartarughe Ninja: In questa nuova serie della Nickelodeon realizzata nuovamente in animazione tradizionale nel 2018, le Tartarughe Ninja hanno dei nemici da affrontare, come Shredder, il Barone Draxum (come primo avversario della serie) e Krang Leader (in cui appare ufficialmente nel film d'animazione). A differenza delle altre serie animate, questa presenta come leader della squadra Raffaello, il quale è più alto dei suoi tre fratelli e combatte usando al posto dei sai due tonfa, mentre Leonardo e Donatello sono di altezza media e usano come arma un bastone bō high tech e una spada Ōdachi dotata del potere di teletrasporto. Invece Michelangelo è più piccolo con la pelle color verde scuro spento (un riferimento alla serie del 2003) e combatte usando al posto dei suoi nunchaku un Kusari-fundo, con il quale può evocare uno spiritello fiammeggiante dalla sua sfera. Inoltre questa nuova serie animata vede una April O'Neil afroamericana, Splinter più grassottello e nuovamente grigio come la sua versione del 2003 con un aspetto simile a quello di un gatto persiano, e una versione femminile dalle origini asiatiche di Casey Jones, in cui è una ex-recluta del Clan del Piede che si unisce con le tartarughe per sconfiggere Shredder.

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