giovedì 13 novembre 2025

Manga - La Fenice di Osamu Tezuka (Libro 1 e 2): gli esseri umani impareranno dai loro errori!


Manga - La Fenice di Osamu Tezuka: gli esseri umani impareranno dai loro errori! Uno sguardo al Libro dell'Alba e al Libro del Futuro.

La Fenice di Osamu Tezuka: continuano le ristampe di J-Pop con "La Repubblica"

Continuano le speciali ristampe di alcune delle opere del maestro Osamu Tezuka per mano di J-Pop in collaborazione con il quotidiano "La Repubblica". La raccolta sta per volgere al termine e nel frattempo ho ripreso la lettura dei capolavori del Dio dei Manga ripartendo da "La Fenice": si tratta del lavoro con la produzione più complessa e longeva dell'autore, avviata a partire dal 1967 e ripresa più volte fino al 1987. 


Nel suo percorso editoriale, "La Fenice" è stato pubblicato su diverse riviste e ha portato Tezuka a impegnarsi su questa particolare antologia per più di trent'anni. L'edizione di J-Pop e "La Repubblica" ha recuperato soltanto i primi due libri della serie (Il Libro dell'Elba e il Libro del Futuro) ma in realtà "La Fenice" consiste in una raccolta di storie divise in dodici libri, ognuno ambientato in epoche storiche differenti. La serie è composta infatti da: l'Alba, il Futuro, Yamato, l'Universo, il Mito, la Resurrezione, il Manto di piume, la Nostalgia, la Guerra civile, la Vita, gli Esseri Fantastici, il Sole. Oltre a queste parti, Tezuka realizzò un altro volume contenente racconti scritti e disegnati tra il 1956 ed il 1957. "La Fenice" vanta tre adattamenti in film, due OAV e un anime di 13 episodi. 

Il percorso de "La Fenice" ebbe inizio subito dopo "Kimba il Leone Bianco", quando il maestro avviò la pubblicazione de "Il libro dell'Alba" nel luglio del 1954 sulla rivista Manga Shonen: qui si vedevano due fratelli, Izanagi e Izanami, trovare e salvare un uovo di fenice. La creazione di "Alba" andò avanti in maniera irregolare fino al maggio 1955 per poi interrompersi a causa della chiusura della stessa rivista. Tezuka tornò sul soggetto dopo la conclusione de "La Principessa Zaffiro" nel 1956, in particolar modo dopo aver visto film come "Elena di Troia" e "La Regina delle Piramidi": da qui il Dio dei Manga si convinse a costruire storie tanto epiche quanto romantiche in un manga che potesse attirare anche le attenzioni del pubblico femminile. Il mangaka cominciò a buttare giù una storia che ripercorresse il mito della Fenice in ambientazioni storiche come quelle di Egitto, Grecia, Troia e Roma in un arco di 3mila anni ma purtroppo anche quest'altro progetto finì incompiuto. 


La situazione riuscì finalmente a sbloccarsi solo nel 1967, quando Tezuka realizzò "Il Libro dell'Alba" e "Il Libro del Futuro" per come li conosciamo oggi, per poi dare spazio a "Il Libro di Yamato" (settembre 1968 ed febbraio 1969), il Libro dell'Universo (marzo 1969 e luglio dello stesso anno), il Libro del Mito (l'agosto 1969 e settembre 1970), il Libro della Resurrezione (ottobre 1970 e settembre 1971), ed il Libro del Manto di piume (ottobre 1971). Quest'ultimo capitolo della saga fu più volte modificato: la versione originale fu ideata come una storia da incastrare tra il Libro della Resurrezione ed il Libro della Nostalgia ma, per via dei temi concernenti le allora attuali guerre nucleari, la storia non fu mai raccolta in volumi. In seguito, una nuova versione fu pubblicata qualche anno dopo su Manga Shonen, dove Tezuka modificò tutti i dialoghi che tuttavia lo convinsero a lasciare anche questa versione fuori dalla raccolta dei volumi. L'ultima versione fu pensata per la raccolta in volumi nel 1980 e pubblicata dopo il Libro della Guerra civile. Dopo la fine del Manto di piume, nel 1971 Tezuka riuscì a farsi stampare dalla rivista COM il primo capitolo de "Il Libro della Nostalgia", opera che tuttavia fu sospesa dopo le prime due uscite per colpa della nuova politica adottata dal giornale. 

Dovettero passare ben quattro anni per rivedere Tezuka nuovamente all'opera con "La Fenice", ottenendo un passaggio dei diritti sulla neonata Manga Shonen e conseguente pubblicazioni tra il 1976 e il 1978, con tanto di versioni nuove del "Libro della Nostalgia" rispetto a quanto visto sulle pagine della COM. Poco dopo arrivarono "Il Libro della Guerra civile" (aprile 1978 e luglio 1980), "Il Libro della Vita" (agosto e dicembre 1980), "Il Libro degli Esseri fantastici" (gennaio e aprile 1981). Tezuka fu poi costretto a prendersi altri cinque anni di pausa per poi concludere il progetto de "La Fenice" con il "Libro del Sole" pubblicato sulla rivista Yasai Jidai tra il 1986 e il 1988. Questa storia fu ed è l'ultima de "La Fenice" a causa della morte del Dio dei Manga avvenuta il 9 febbraio 1989.

In Italia "La Fenice" fece il suo esordio editoriale grazie alla traduzione di Hazard Edizioni. in un formato di 16 volumi (diciassette contando il manga prequel) tra il 2005 e il 2012. Oggi i diritti delle opere di Osamu Tezuka appartengono a J-Pop.


Come detto in precedenza, "La Fenice" rappresenta l'opera più vasta di Tezuka. È una vera e propria antologia dedicata alla storia dell'umanità dai suoi albori fino a un futuro immaginario dove la tecnologia ha fatto così tanti danni da avviare la razza umana all'estinzione. Prendendo in considerazione tutti e i dodici libri de "La Fenice" possiamo notare che la trama non sia proprio lineare, anzi tende a saltare continuamente tra epoche passate e future (e viceversa) con personaggi sempre uguali ma che cambiano in base al contesto storico: in parole povere, vengono ripresi per coprire sia il ruolo degli antenati sia quello dei successori. Questi personaggi sono tutti in qualche modo legati alla figura del mitico uccello di fuoco detta Fenice, un essere immortale il cui sangue sarebbe in grado di dare la vita eterna a una persona. Partendo da "Il principe" di Macchiavelli e dalla dottrina filosofica di Giambattista Vico, Tezuka narra storie influenzate dalla ciclicità degli eventi e sottopone i suoi personaggi al castigo del karma, mostrando tutta la crudeltà della legge secondo la quale "le colpe dei genitori ricadono sui figli". 

"La Repubblica" e J-Pop ci propongo nella loro collana solo tre volumi de "La Fenice", cioè i due numeri de "Il Libro dell'alba" e il singolo "Libro del futuro". Il primo narra la storia di Iza-Nagi, un giovane guerriero alla ricerca della Fenice che si ritrova al centro di un'ambientazione risalente all'epoca di Himiko e del Regno di Yamatai (siamo nel 240-270 a.C.). Il secondo invece è ambientato negli anni 3000 d.C., con la razza umana ormai destinata al declino. I curatori della collana Repubblica/J-Pop hanno deciso di ristampare esclusivamente i primi due capitoli non solo perché i vari libri sono indipendenti tra di loro per questioni narrative ma anche per consentire ai lettori di conoscere il lato più umano e malinconico di Osamu Tezuka. In "La Fenice", infatti, il Dio del Manga ci coinvolge nella sua disillusione verso un mondo fatto di peccati e troppa sete di potere, ormai visti come i veri pilastri di una società che non concede più spazio ai veri valori umani. In tutto questo, Tezuka utilizzò uno stile grafico meraviglioso, alternando momenti drammatici ed attimi di ilarità e di umorismo tipici della sua produzione fumettistica. 

"La Fenice", nel suo complesso, è un manga bellissimo e i soli tre numeri ripubblicati in questa speciale raccolta mostrano l'assurdità dei comportamenti degli esseri umani e le conseguenze delle loro azioni: gli umani di Tezuka sono arroganti, presuntosi e facilmente corruttibili anche quando sono mossi da buone intenzioni. I più valorosi sono destinati a soccombere e i vigliacchi a sopravvivere: la loro evoluzione li porterà infine a uccidersi a vicenda attraverso metodi e tecnologie sempre più sofisticate. Si arriva quindi al 3404 con i terrestri ormai destinati a scomparire per via delle guerre nucleari che hanno, nei secoli, devastato il mondo naturale e quello animale. Tra il "Libro dell'Alba" e il "Libro del futuro" rivediamo anche qualcosa degli altri manga del maestro, come ad esempio le terre selvagge di "Kimba il Leone Bianco" e il mondo avanzato di "Astroboy". In particolar mondo, il "Libro del Futuro" merita particolare attenzione perché tratta l'idea di Dio con un'originalità fuori dal comune e probabilmente impensabile per la sua generazione. Alla fine è la Fenice a muovere ogni cosa e a seguire per millenni l'inizio e la fine degli esseri umani, così come è lei stessa l'unica selezionatrice di chi dovrà farsi (ogni fine di ciclo) custode del mondo che verrà: ad ogni Apocalisse cambia anche il Creatore, come se Tezuka in qualche modo volesse condannare anche l'entità che in principio aveva modellato l'uomo a sua immagine e somiglianza. Tutto questo a cosa serve? Verrà un tempo in cui gli uomini, dopo l'ennesima rinascita e l'ennesima traversata attraverso le pagine della storia, capiranno che certi errori non andranno più commessi e dagli sbagli dei loro antenati potranno (e dovranno) capire che l'evoluzione della specie non dovrà essere un limite devoto al male, ma un progresso volto al bene comune. 

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