I cinque Samurai: ecco il manga di Yoroiden Samurai Troopers. La recensione dei primi due volumi editi in Italia da Sprea Comics.
Ecco il manga de "I cinque Samurai"
Finalmente sono riuscito a procurarmi i tre volumi de "I cinque Samurai". Ebbene sì, come ormai tutti sapete benissimo, è stato portato in Italia il manga di Yoroiden Samurai Troopers che dalle mie parti non è stato semplicissimo avere. In questo articolo palerò dei primi due volumi, dato che il terzo tratta una storia a parte che va a collegarsi con i fatti avvenuti dopo la serie animata del 1988. Diamo uno sguardo prima di tutto al formato.
Il manga de "I cinque Samurai" è edito in Italia da Sprea Comics che sinceramente avrebbe potuto fare di meglio sul formato. Aprendo i volumi si avverte la sensazione che le pagine possano scollarsi lì per lì ma, nel contempo, l'apertura è anche molto dura e ci sono momenti in cui bisogna stare attenti quando si volta pagina. È vero che Planet Manga Panini Comics spesso dà problemi simili, ma in questo caso la qualità della carta e della rilegatura non è proprio di elevata fattura. Adesso passiamo al manga e alla sua storia.
Il manga de "I cinque Samurai" è stato scritto poco dopo il lancio televisivo dell'omonimo anime nel 1988 da parte della Sunrise (oggi Bandai Namco Filmworks). Questa versione cartacea veniva pubblicata sulla rivista per bambini "Comic Bon Bon". I disegni sono di Ryuichi Hoshino, mentre i testi di Hajime Yatate (che in realtà è lo pseudonimo usato dalla Sunrise). La storia dei primi due volumi è completamente diversa rispetto a quanto visto nella serie animata, eppure devo ammettere che ha il suo perché. Anche stavolta vediamo i cinque guerrieri adolescenti riunirsi, evocare le loro virtù e le loro armature per poi combattere il regno del male dello spietato demone Arago. Ryo Sanada, Shu Lei Fang, Shin Mori, Seiji Date e Toma Hashiba dovranno quindi farsi strada in un mondo devastato dalla violenza per ristabilire l'ordine.
Cosa c'è? Avete qualche difficoltà con i nomi? In questo manga infatti è possibile conoscere i nomi originali di tutti i personaggi conosciuti nell'anime, oltre al fatto che alla fine di ogni numero è possibile consultare delle pagine di approfondimento e curiosità sulla storia dei nostri eroi. Ryo Sanada è il samurai della compassione che indossa l'armatura del fuoco (Rekka); Shu non è altri che Shido della Terra (Kongo); Shin è Simo del mare (Suiko); Seiji è Sami della luce (Korin); Toma è Kimo del cielo (in realtà Tenku, aria). Per quanto riguarda i nemici troviamo gli stessi che abbiamo potuto ammirare da piccoli nella versione televisiva: Arago (in italiano Harago), Shutendoji (Demon), Anubis (Kratos), Rajura (Rasta) e Naaza (Krana).
Insomma, ci ritroviamo davanti al vero mondo dei Cinque Samurai che nella serie non abbiamo potuto notare per via dell'adattamento in italiano. In questo manga possiamo quindi scoprire tutti i nomi originali dei personaggi ma anche i nomi giapponesi delle armature e delle virtù di tutti i samurai. Ovviamente, non possono mancare anche Byakuen (la tigre Fiamma Bianca), Nasty Yagyu (Ambra) e il piccolo Jun Yamano (Danny). Ariel è invece famoso come il maestro Kaosu.
La trama vede la Terra sconvolta dal ritorno del malvagio Arago il quale, secoli addietro, era stato sconfitto da Kaosu. Il giovane Ryo, spavaldo e carismatico erede di un'importante dinastia di guerrieri (e questa è già la prima novità), si farà avanti per fronteggiare le forze oscure insieme agli altri giovani samurai. Le dinamiche sono completamente diverse dall'anime ma la lettura è decisamente apprezzabile dato che il manga presenta una sceneggiatura molto diretta che ricorda un po' i fumetti giapponesi degli anni '70. La velocità dell'azione e l'improvvisa esplosione della guerra (a partire dalla prima pagina) fa tornare alla mente i primi lavori di Go Nagai (che era solito andare diritto al punto in alcuni suoi progetti). Questi cinque samurai sono i protagonisti di un'avventura più dinamica, apocalittica e violenta. Ci sono scene molte crude in alcune circostanze e addirittura si vedono innocenti uccisi senza pietà: particolari quest'ultimi che nell'anime non erano stati pensati. Inoltre, si vede anche qualche nemico nuovo, mentre l'evoluzione di alcuni personaggi non avviene come visto nella versione animata. Tuttavia, devo ammettere che questo manga funziona e non è per nulla da disprezzare, anzi sono rimasto colpito dalle ambientazioni post-apocalittiche che ricordano i grandi classici dei manga.
L'unica cosa che stona un po' sono probabilmente i disegni dedicati ai cinque protagonisti. Sappiamo che sono tutti adolescenti ma i tratti di Hoshino li rendono alla stregua di bambini che rischiano di essere confusi con il piccolo Jun (Danny). Cambia tanto anche l'aspetto di alcuni di loro, in particolare quello di Shu (Shido). Per il resto non ho altro da aggiungere o criticare sulle matite di Hoshino, il quale ha disegnato un manga convincente. Altrettanto convincente è anche la sceneggiatura che, senza tanti giri di parole, offre una guerra tra bene e male che non lascia spazio alle parole: azione, sangue, violenza, distruzione vanno a scontrarsi con la morale umana e i sentimenti dei buoni di cuore. Sicuramente ci sarà qualche incongruenza con quanto visto nelle logiche della serie originale, ma questo è un altro discorso.
Interessante notare anche quanto sia stata potenziata la caratterizzazione di Ryo, leader indiscusso del gruppo che mostra un carisma e una forza a di volontà che lo rendono piuttosto lontano dalla sua controparte animata vista in tv. Perdono un po' di presenza gli altri quattro samurai, come sempre fondamentali ai fini della trama ma meno incisivi per carattere (l'unica eccezione è Shu/Shido). Kaosu/Ariel compare in pochissime circostanze e solo attraverso dei flashback, mentre nel manga risulta rivisitata anche la posizione di Shutendoji/Demon. Kayura mantiene intatto il suo nome e resta tra i personaggi fondamentali de "I Cinque Samurai": naturalmente anche quest'ultima ha subito qualche piccola modifica nella caratterizzazione ma la sua importanza nella trama resta nonostante compaia solo nel secondo numero. Potrei elencare tante altre differenze ma finirei davvero per rovinare la lettura a chi ancora deve procurarsi questa piccola chicca. Per questo motivo vi lascio l'appuntamento per la recensione del terzo e ultimo volume.
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