C'era grande attesa per questa ultima uscita di Dylan Dog, specie per il fatto che il 30 settembre l'indagatore dell'incubo ha festeggiato i suoi 35 anni con l'albo 421 "La Variabile" e la ristampa tutta a colori del leggendario n.1, "L'alba dei morti viventi", in un'edizione speciale. Tornando all'ultima uscita dell'edizione regolare, "La Variabile" è praticamente il sequel de "Il Tocco del diavolo", storia pubblicata nel 2005 da Bonelli con sceneggiatura di Paola Barbato e disegni di Fabio Celoni.
E chi poteva realizzare il 421 e dare una conclusione ai fatti del 221? Ma ovviamente sempre la coppia Barbato/Celoni. La copertina invece è stata realizzata da Gianluca e Raul Cestaro: vediamo Dylan Dog che impugna una pistola ed è appoggiato su un teschio luminoso che non può che rimandare alla figura del mitico Groucho.
La trama (no spoiler)
Un gruppo di figure superiori che potremmo definire "burocratici dell'Inferno e del Paradiso" ingaggia Dyd per ritrovare un'entità decaduta fuggita dal Limbo. Per compiere questa difficile missione però l'inquilino di Craven Road dovrà formare una task force composta da tre esseri che lui conosce molto bene e con i quali non scorre proprio buon sangue: la strega Leslie (i due in precedenza si era conosciuti in un altro universo), il demone Ash e l'angelo decaduto Dust.
La variabile sta nel continuo passaggio tra il bene e il male, specialmente nel tentativo di comprendere e far capire la loro differenza e quando veramente emergono in tutte le loro caratteristiche. Si tratta di una storia molto bella (secondo me), così come i disegni che incarnano alla meraviglia i sentimenti dei personaggi, le situazioni da loro vissute e i tratti più cupi della sceneggiatura.
Il Multiverso "dylaniato" tende a farsi notare e a pone il nostro eroe in una situazione difficile, in cui pensa di essere il più inutile dei risolutori e invece ricopre il ruolo di anello che collega tutto. Tutto dipende proprio da lui che scopre anche i sentimenti di angeli e demoni, come loro soffrano le conseguenze delle loro azioni, l'Inferno, il Paradiso, il Limbo. Queste entità si mostrano molto più umane degli umani stessi perché hanno paura del nulla, della dimenticanza, sono pronti ad abbandonare la loro natura per vivere come i comuni abitanti della Terra: nascere, crescere, vivere, morire.
"La Variabile" pone tutti a rinunciare a qualcosa perché solo così è possibile comprendere la differenza tra il lati oscuri e quelli positivi. Bene e male tendono ad annullarsi proprio nel momenti in cui diventano accessibili alla comprensione dei personaggi. Gli umani hanno paura dell'ira di Dio e del Diavolo, ma non sanno che anche angeli e demoni temono le stesse figure e coloro che fanno le loro veci stabilendo il destino di ogni anima. I burocrati sono individui che in un certo senso annullerebbero il libero arbitrio, appaiono come forze capaci di guidare e controllare il destino di tutti: in effetti, Dyd non sarà mai libero fino a quando non avrà rispettato tutte le regole dello statuto dell'aldilà (che tra l'altro imparerà e saprà applicare meglio dei suoi interlocutori sovrumani annullando quindi la convinzione della costrizione divina).
Insomma, è un continuo viaggio tra due mondi, anzi forse più mondi. È una riscoperta di più Dylan Dog (anche se noi ne vediamo uno) che ha incrociato già la sua strada con quelle di Leslie, Ash e Dust. Ognuno svolge un compito importante ma solo uno di loro farà davvero la differenza. Ciò che vince alla fine sono i sentimenti e il desiderio di essere o avere ciò che si desidera più di ogni altra cosa. La cosa certa è che l'Oldboy dimostra ancora una volta di sapere prende in mano la situazione anche quando tutto sembra perduto e incomprensibile.
Il nostro indagatore dell'incubo torna il prossimo mese con il numero 422 "Il Momento Blu". Per quanto riguarda la stampa a colori de "L'alba dei morti viventi", non c'è nulla da dire visto che si tratta della riproposizione di un pezzo di storia del fumetto più volte trattato, recuperato, ristampato e colorato. Se volete una recensione sul numero 1 potete far riferimento a link che segue:
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Ovviamente l'ho preso anch'io..ottima iniziativa della Bonelli! Però la tua recensione me la leggo dopo che ho letto l'albo :D
RispondiEliminaNon mi sembra una grande idea festeggiare un anniversario con un albo che è il seguito di una vecchia storia, con tra l'altro tante vicende sconvolgenti capitate nel mezzo.
RispondiEliminaMa con Dylan il discorso l'ho chiuso anni fa, quindi...
Super blog
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