Per la serie "nostalgia e videogames", ecco un'altra chicca del mondo del retrogaming targata Konami: il mitico Punk Shot pubblicato nel 1990.
Punk Shot e le dure regole del basket di strada
Punk Shot è stato uno dei videogiochi più "infami" della storia del retrogaming. I più esperti sicuramente ricorderanno le caratteristiche essenziali di questo prodotto che la Konami produsse e diffuse nel 1990 in versione arcade, presso le sale giochi di molte parti del mondo. Si trattava di una continua sfida a basket tra due bande rivali, i Ramblers e gli Slummers. Regole non ce n'erano, infatti, le due coppie si affrontavano senza esclusioni di colpi, rendendo "Punk Shot" non solo un gioco di sport ma anche una specie di picchiaduro in cui bisognava stare attenti non solo alle mazzate ma anche agli ostacoli nascosti lungo il campo di basket.
A Punk Shot si poteva giocare in maniera singola ma anche uno contro uno o addirittura in quattro. I livelli messi a disposizione erano selezionabili facendo riferimento ad alcune aree cittadine come un vicolo, il porto, un parco o il centro. La missione del giocatore consisteva nel vincere le quattro sfide e completare quindi il gioco, stando comunque attenti alle mille insidie nascoste dietro a ogni singola azione. Ad esempio, non solo non esistevano le regole tradizionali del basket ma era consentito prendere a calci e a pugni l'avversario per rubargli il pallone. Inoltre le trappole, le buche e i fattori esterni potevano penalizzare le partite in maniera importante, come nel caso dell'invasione di corvi ai danni di un personaggio o del lancio della spazzatura da parte dei gatti randagi. In un certo senso Punk Shot si muoveva sulla falsariga di Arch Rivals.
Non c'è molto da aggiungere su questo titolo ma chi ha vissuto appieno gli anni '90 e l'era delle sale giochi. Ve lo ricordate?
LEGGI ANCHE:
- Retrogaming - Blood Bros. (1990): un altro videogioco storico ambientato nel selvaggio west
- [Retrogaming] Gun: uno strepitoso western su Sony PlayStation 2 (e non solo)
- [PlayStation] T'ai Fu: Wrath of the Tiger. Un ruggito terrorizza l'Oriente!
- [PlayStation] Kula World: quando una palla da spiaggia divenne un gioco di culto
- [PlayStation] Tenchu - Stealth Assassins: una straordinaria avventura ninja
- Buon compleanno a "Street Fighter II": il picchiaduro della Capcom compie 30 anni
- [Play Station] Silent Hill: il primo capitolo del mitico survival horror
- Berserk Millenium Falcon: il videogame del guerriero nero su Play Station 2
- Apocalypse: quando il mitico Bruce Willis sbancò su Sony Play Station
- Fahrenheit: un cult per Play Station 2 dimenticato e sottovalutato
- MediEvil: il fantasy horror che cambiò le regole ispirandosi a Tim Burton
- Rayman 2 - The Great Escape: l'evoluzione di un classico indimenticabile
- Tombi: una straordinaria avventura tra mondi fantastici, maiali cattivi e quest
- Il ritorno di Crash Bandicoot: la rinascita di un cult tutto anni '90
- Tekken, la maledizione dei Mishima: l'origine del conflitto tra Kazuya ed Heihachi
- Tekken 2: la crisi di Kazuya e la vendetta di Heihachi
- Tekken 3: l'affermazione di Jin e la nuova generazione di combattenti
- Tekken 4: il ritorno di Kazuya e la guerra per la conquista del gene del diavolo
- Tekken 5: la rinascita di Jinpachi, la supremazia di Jin e l'indizio su Jun Kazama
- Tekken 6: l'ingresso di Lars Alexandersson e la caduta di Jin Kazama
Troppo assurdo per non ricordarlo. Pallacanestro applicata alle "mazzate".
RispondiEliminaMi è tornato facilmente alla mente perché è troppo inconfondibile
Elimina