mercoledì 28 dicembre 2022

[Cinema] Gremlins: quella dolce e fantastica commedia horror tutta anni '80


[Cinema] Gremlins: quella dolce e fantastica commedia horror tutta anni '80 che da anni accompagna il Natale delle reti Mediaset.

martedì 27 dicembre 2022

[Cinema] Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York


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lunedì 26 dicembre 2022

[Cinema e Natale] Mamma ho perso l'aereo: una commedia per la famiglia, senza la famiglia!


[Cinema e Natale] Mamma ho perso l'aereo: una commedia per la famiglia, senza la famiglia! Ecco la storia di un altro classico televisivo di Natale.

domenica 25 dicembre 2022

[Cinema] The Blues Brothers: non un film ma una "missione per conto di Dio"


[Cinema] The Blues Brothers: non un film ma una "missione per conto di Dio". Diamo uno sguardo a un altro cult del regista John Landis.

sabato 24 dicembre 2022

[Cinema] Una poltrona per due: un film di Natale che vale più di un certezza nella vita!


[Cinema] Una poltrona per due: un film di Natale che vale più di un certezza nella vita! Ripercorriamo la storia di uno dei cult più amati di questo periodo dell'anno.

giovedì 22 dicembre 2022

Asterix e il papiro di Cesare: la ristampa del volume 36 (fumetti Panini Comics)


Asterix e il papiro di Cesare: la ristampa del volume 36 edita naturalmente da Panini Comics. Diamo uno sguardo a questa storia a fumetti.

Ecco "Asterix e il Papiro di Cesare"

"Asterix e il papiro di Cesare" è l'albo numero 36 delle storie a fumetti dei Galli più famosi di sempre. Si tratta della seconda storia scritta e disegnata interamente da Jean-Yves Ferri e da Didier Conrad dopo il ritiro di Albert Uderzo

La trama in breve (spoiler)

Nel 50 a.C. Cesare ha finito di scrivere i suoi commentari della guerra gallica e li mostra al suo consigliere Primus Bestsellerus; questi consiglia a Cesare di tagliare il capitolo sul villaggio gallico di Asterix, perché secondo lui: «…è da tanto tempo che il villaggio dei pazzi non si fa sentire». Bestsellerus ordina quindi di far imprigionare tutti i suoi scribi (anche se muti) e di distruggere tutte le copie del manoscritto. Una copia, però, si salva e viene consegnata al "gossiparus" (così venivano chiamati i giornalisti) Vispolemix che, per cercare rifugio, decide di rifugiarsi nel villaggio "dei pazzi", ovvero gli irriducibili. Quando i Romani vengono a sapere dell'accaduto, subito si precipitano a riprenderselo. Conosciuta tutta la storia del prezioso papiro, i Galli vanno a metterlo al sicuro "nella mente" di Archeopterix (il druido più vecchio e sapiente della Gallia) che si trova al centro della foresta dei Carnuti

Arrivati, Panoramix si mette a leggere il papiro ad Archeopterix, per farglielo ricordare. Nel frattempo, i Romani catturano Vispolemix, che avrà salva la vita a condizione che i Galli gli portino subito il papiro, che però non hanno. Proprio quando sta per scadere il tempo, arrivano Asterix e Obelix con il papiro e accettano di consegnarlo a loro, non prima, però, di aver liberato il prigioniero. Libero, subito Vispolemix si getta sul papiro, perché vuole far sapere al mondo che Cesare ha mentito, e scoppia così una lite furibonda tra Bestsellerus e il gossiparus, che non si accorgono neanche del papiro mezzo distrutto dalla lite. L'albo si conclude con Cesare che, arrivato al villaggio, si fa riconsegnare il papiro e fa anche rinchiudere Bestsellerus in prigione.

Dopo il tradizionale banchetto finale, appare un post scriptum: Archeopterix trasmette oralmente il papiro ad un altro druido, che lo trasmette ad un altro druido, che lo trasmette a un altro ancora, e così via fino ad arrivare ai giorni nostri dove, in un bar, un anziano riferisce tutte le storie di Asterix a Goscinny e Uderzo (gli originali creatori del fumetto), che ne trarranno tutte le storie di Asterix.

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mercoledì 21 dicembre 2022

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martedì 20 dicembre 2022

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venerdì 9 dicembre 2022

Asterix e i Pitti: la ristampa del volume 35 (fumetti Panini Comics)


Asterix e i Pitti: la ristampa della storia a fumetti numero 35 edita come sempre da Panini Comics. Diamo uno sguardo a questo volume.

Asterix e i Pitti è il numero 35

"Asterix e i Pitti" è l'albo numero 35 della serie a fumetti di Asterix. Questa storia è stata pubblicata per la prima volta in Francia il 24 ottobre 2013, con la sceneggiatura di Jean-Yves Ferri e i disegni di Didier Conrad: si tratta dunque del primo albo realizzato da autori diversi da Uderzo e Goscinny. Proprio Uderzo, in quegli anni si rese conto che non fosse giusto far morire Asterix insieme a lui, quindi su suggerimento della famiglia di Goscinny preferì lasciare il fumetto ad altri autori e soprattutto al pubblico di lettori affezionati.

Tuttavia, Uderzo non fece mancare il suo supporto alla produzione del volume 35 e collaborò sia ai disegni sia ad alcune battute. Guarda caso, in copertina oltre ai nomi di Conrad e Ferri si può notare anche quello del primo ideatore di Asterix.

In Italia, "Asterix e i Pitti" fece il suo esordio nell'ottobre 2013 sotto il nome della casa editrice Mondadori, per la traduzione di Michele Foschini

La trama in breve

Durante un rigido inverno, Asterix e Obelix trovano sulla spiaggia del villaggio un uomo ibernato in un blocco di ghiaccio, e lo portano dal druido Panoramix, che lo individua come un Pitto, nativo della lontana Caledonia (l'attuale Scozia). Panoramix libera dal blocco di ghiaccio lo strano individuo, che però è colpito da una singhiozzante afonia e incapace di esprimesi, persino nel linguaggio dei segni. L'unico indizio della sua storia è un anello d'oro che gli cinge la mano.

Uno sguardo all'albo 

È la seconda volta che Asterix e Obelix mettono piede in Gran Bretagna, la prima era stata nell'albo Asterix e i Britanni; in questa storia i due sbarcano in Caledonia, terra dei Pitti, descritti come un indomito popolo guerriero, caratterizzato da vistosi tatuaggi e dall'abitudine di disegnare o incidere sulle pietre dei pittogrammi, riferimento ai reperti archeologici noti come pietre pitte. Altrettanto attestata storicamente è l'esistenza di un Re dei Pitti. 

I Pitti rappresentati nel fumetto hanno molte similitudini con i Galli, e si esprimono in una lingua simile a quella celtica parlata dai protagonisti; Panoramix nella storia li definisce "cugini" rispetto ai Galli. Non mancano comunque voluti anacronismi comici; fra questi vi sono i tartan e i kilt utilizzati dai Pitti e distintivi di ciascun clan (nella realtà un'invenzione di gran lunga posteriore, risalente al secolo XVIII) ed il whisky, da loro bevuto in gran quantità e chiamato "acqua di malto". Inoltre compaiono le cornamuse, simbolo scozzese per eccellenza, e il gioco del lancio dei tronchi, a cui Obelix si appassiona, che fa parte degli Highland games. 

Le mucche pelose incontrate dai protagonisti sono un richiamo alla razza bovina nota come Highlander. I nomi dei guerrieri pitti, infine, iniziano tutti con "Mac", particella comune e contraddistintiva di molti cognomi scozzesi odierni. Nell'albo fa la sua comparsa anche il Mostro di Loch Ness, o per meglio dire un antenato della leggendaria creatura, di nome Afnor; nelle ultime tavole si ha inoltre un accenno al Vallo di Adriano, fatto costruire (come correttamente sottolineato nel fumetto) dall'Imperatore romano quasi un secolo dopo l'epoca in cui si svolge la vicenda narrata.

Mac Keron, il coprotagonista pitto dell'albo, è dichiaratamente modellato sulle fattezze di Oumpah-Pah, eroe dell'omonima serie creata proprio da Goscinny e Uderzo precedentemente ad Asterix: si tratta perciò di un omaggio del disegnatore Conrad ai suoi due illustri predecessori. L'antagonista Mac Arogna, dal canto suo, ha invece il volto (pesantemente caricaturato) dell'attore Vincent Cassel

Nella storia sono presenti poi diversi riferimenti musicali: gli incomprensibili "borgorigmi" di Mac Keron in preda ad afasia sono tutte citazioni di canzoni famose, da Ob-la-di, Ob-la-da dei Beatles a Stayin' Alive dei Bee Gees; inoltre, il bardo del villaggio caledone (visto nella Tavola 26) ha, in originale, il nome di "Mac Keul" e sempre nell'originale francese, dopo essere stato malmenato da Obelix, dice la frase "Quoi? Qu'est-ce qu'il a Mac Keul?", riferimento alla canzone Ma Gueule di Johnny Hallyday (in italiano il riferimento, di difficile comprensione e traduzione, è stato eliminato). 

Sul piano dei riferimenti interni ai precedenti albi della serie, lo sceneggiatore Ferri ha esplicitamente dichiarato di aver voluto rendere "omaggio alle prime edizioni dell'eterno Asterix, e l'albo vede in effetti la riproposizione di personaggi e situazioni tipiche degli albi di Asterix ed ormai "tormentoni" irrinunciabili della serie, dalle liti fra il fabbro Automatix e il pescivendolo Ordinalfabetix ai perenni screzi del capo Abraracourcix con i portatori del suo scudo, dai Pirati fino al banchetto finale che chiude la storia, con il bardo Assurancetourix legato e imbavagliato.

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lunedì 5 dicembre 2022

Il compleanno di Asterix & Obelix - L'albo d'oro: la ristampa del volume 34 (fumetti Panini Comics)


Il compleanno di Asterix & Obelix - L'albo d'oro: la ristampa del volume 34 (fumetti Panini Comics).

Il compleanno di Asterix e Obelix

"Il compleanno di Asterix e Obelix - L'albo d'oro" è il volume numero 34 delle storie a fumetti che, dagli anni 60', raccontano le divertenti avventure dei Galli più famosi di sempre. Questo albo è il nono realizzato interamente dal solo Uderzo dopo la morte di Goscinny. La prima pubblicazione risale all'anno 2009 in Francia dalla casa editrice Les Éditions Albert René (di proprietà della Hachette Livre). Non si tratta di una storia completa ma più di un albo celebrativo atto a festeggiare i 50 anni del fumetto che fece il suo esordio nel 1959 (all'epoca sulla rivista Pilote). 

"Il compleanno di Asterix e Obelix - L'albo d'oro" rappresenta purtroppo anche l'ultima fatica di Uderzo, il quale poco dopo decise di ritirarsi e di lasciare l'opera in mano ad altri autori. Infatti, il volume seguente "Asterix e i Pitti" verrà scritto e diretto da Jean-Yves Ferri e da Didier Conrad. Inoltre, questo è l'unico episodio a non concludersi con i protagonisti intenti ad un banchetto: la tavola doppia che chiude la storia mostra infatti Asterix e Obelix al centro di un girotondo formato dai loro amici, e con la scritta "Joyeux anniversaire".

In Italia questo volume giunse nell'ottobre 2009 per mano della solita Mondadori e per la traduzione di Michele Foschini.

La trama

Pensato come omaggio dell'autore alla serie da lui creata, il volume è costituito da brevi storie ed illustrazioni solo debolmente legate tra loro, ed è dunque privo di una trama vera e propria.

Un sguardo all'albo: riferimenti storici

Le tavole 6 e 7 vedono Obelix protagonista di vari cambi di costume, che ripercorrono le tappe della moda e della storia francese ed europea: dai Franchi ai nobili pre-rivoluzionari, passando per il Medioevo, fino ad arrivare all'abbigliamento moderno ed all'estremo di un Obelix-"B-boy" che si diletta nel writing. Asterix, invece, vi viene rappresentato come il Marsupilami, personaggio di André Franquin e collega/concorrente dei Galli.

Ancora, le allusioni fatte da Angolacutus ad un parco divertimenti dedicato ad Asterix e Obelix sono un ovvio richiamo al Parc Astérix, parco tematico francese effettivamente dedicato al piccolo eroe gallico, aperto nel 1989. Similmente, le tavole dedicate ad un possibile film di Asterix sono una strizzata d'occhio alle innumerevoli trasposizioni cinematografiche che la serie ha avuto nel corso degli anni. Anche queste tavole vedono la riproposizione di disegni già editi: in questo caso provenienti dall'albo Asterix e Latraviata.

Le tavole dalla 38 alla 45, in cui viene illustrato il "museo" immaginato da Prolix, presentano una serie di parodie di dipinti famosi, rivisti in chiave "gallica", come del resto esplicitato dalle didascalie che li accompagnano: si va dal patriottico La libertà che guida il popolo di Delacroix a L'urlo di Munch, dall'Uomo disperato di Courbet alle "teste composte" di Arcimboldo fino ad arrivare, passando per una Cleopatra nella posa dell'Olympia di Manet, ad un Giulio Cesare nei panni del Napoleone di Jacques-Louis David (che manda su tutte le furie Abraracourcix). Tali tavole furono successivamente esposte, come veri e propri quadri, al Musée de Cluny di Parigi, in una mostra che si tenne dal 22 ottobre 2009 al 3 gennaio 2010.

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