Il 25 febbraio del 1990 la Bandai Visual ha pubblicato il secondo Oav dedicato a Devilman, il celebre manga realizzato negli anni '70 dal maestro Go Nagai. Questo secondo mini film animato riprende i fatti del secondo e del terzo volume, intitolandosi "Devilman - L'Arpia Siren".
Sostanzialmente, questa nuova trasposizione è fedele alla trama originale ma presente delle differenze e delle piccole modifiche nell'ordine dei fatti. Oltre ad Akira, Ryo e Miki, gli altri personaggi che troviamo sono (per ordine di apparizione) Jinmen, Siren (nell'adattamento italiano Silen), Agwell, Ghelmer e Kaim.
La produzione dell'Oav è stata affidata anche anche in questo caso a Katsuhiro Kato, con Kenji Kawai che si è occupato delle musiche mentre Kazuo Komatsubara ha assunto il ruolo di character design. Con la morte di quest'ultimo purtroppo c'è stata l'interruzione della serie, la quale avrà un seguito con "Amon - The Apocalypse of Devilman" che tuttavia non darà una conclusione alla versione animata e si rifarà di più al manga di Yu Kinutani.
La trama in breve
Akira è diventato Devilman e all'inizio di questo anime ingaggia subito lo scontro con il perfido Jinmen, un demone simile a una tartaruga che contiene le anime delle sue vittime nel suo guscio, mostrandone i volti. Akira scopre che il demone ha ucciso i suoi genitori e che ha catturato l'anima dell'amata madre. Accecato dalla rabbia, Devilman uccide il nemico facendogli patire dolori atroci che però non saranno mai paragonabili alla sofferenza del giovane Fudo ormai privo dei suoi cari.
Successivamente, dopo essersi assicurato che le condizioni di Ryo sono buone (era rimasto ferito durante il sabba di unificazione al male), Akira si scontra una notte con l'Arpia Siren, la quale si fonderà con il fedele Kaim in seguito alla cocente sconfitta subita per mano dell'uomo che assorbì i poteri del grande Amon. Devilman viene ferito quasi a morte dal loro attacco e perde i sensi. L'Oav si conclude con la morte dei due demoni, mentre Akira scopre di essere sopravvissuto per miracolo e che il suo corpo è tornato in sesto come prima.
Ovviamente negli scontri viene coinvolta anche la famiglia Makimura, come nel manga. Vediamo quindi i genitori adottivi di Akira intrappolati tra le mura di casa, mentre Miki per poco non rischia di essere uccida mentre fa il bagno.
Bene o male ci ritroviamo dunque a vedere cose già viste.
Le differenze tra il manga e l'Oav
Tra manga e Oav ci sono delle piccole differenze che tuttavia non incidono negativamente sulla trama del manga. In 55 minuti notiamo un'inversione di alcuni fatti esposti nel secondo e nel terzo volume. Nella storia del fumetto, Jinmen compare nel terzo volume e quindi dopo Siren, ma nell'Oav invece è il primo a fare la sua apparizione.
L'aspetto del demone tartaruga è molto diverso rispetto al manga, così come nella sua breve comparsata all'inizio del primo Oav, La Genesi. In questa occasione Jinmen è molto più deforme e inquietanti, come se il suo corpo fosse stato assemblato con vari pezzi, tipo come i robottoni di Nagai.
Altra sostanziale differenza è il fatto che in questo cartone vediamo per la prima volta la madre di Akira, la quale è rimasta vittima (insieme al signor Fudo) della cattiveria di Jinmen. Infatti, nel precedente capitolo animato, abbiamo visto i coniugi e archeologi Fudo esplorare alcuni ghiacciai abitati dai demoni: qui, vengono assaliti dal mostro ma non sappiamo che fine abbiano realmente fatto. Adesso invece è tutto chiaro.
Nel manga però i genitori di Akira non si sono mai visti e la vittima usata da Jinmen per attirare Devilman è stato la piccola Sachiko, una bambina amica del ragazzo e un tempo sua vicina di casa. A quanto pare, con i due Original Anime Video, Nagai ha cercato in qualche modo di chiudere la ricostruzione della vita del suo protagonista, dando finalmente dei volti ai suoi genitori e al suo passato.
Lo scontro con Siren invece si mostra più lungo del previsto e si sposta in vari luoghi della città in cui si svolgono i fatti di Devilman. In fin dei conti, a parte qualche differenziazione nei tratti di Agwell (il demone melmoso tra gli assalitori di casa Makimura) gli autori non hanno apportato ulteriori modifiche, dando comunque un senso poetico e magico alla morte di Siren, la quale appare bella e meravigliosa agli occhi di un Akira convinto di essere sopravvissuto per miracolo all'attacco del mostro nato tra la fusione dell'arpia e di Kaim.
Tra le altre novità c'è quella legata al rapporto te Miki e Akira. Il ragazzo, da quando di è fuso con Amon, è diventato troppo serioso e tende a prendersi troppo sul serio. Nel manga invece aveva mantenuto qualcosa del vecchio e imbranato sé stesso, creando un rapporto con l'amica molto più confidenziale e tenero. Anche Miki è troppo tendente a un comportamento più adulto ma nel manga invece esprimeva una simpatia esplosiva, mostrando solo affetto ad Akira e mai un momento di rabbia o antipatia. Se inera evidente che tra loro c'era del tenero, qui si lascia un poco spazio all'immaginazione che però trova spolvero nella scena in cui Akira salva Miki nuda e priva di sensi: ce l'ho fatta Miki, ora sei salva!
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Jinmen lo preferisco nella versione manga (ma anche la versione da te definita "assemblata" è in effetti piuttosto inquietante); per ciò che concerne lo scontro con Silen, rimasi sorpreso dalla brutalità del loro scontro, a suon di braccia strappate...
RispondiEliminaa dirla tutta preferisco anche io Jinmen in versione manga. E pensare che nella sua brevissima apparizione nel primo Oav aveva quelle caratteristiche. Non capisco perché poi lo abbiano modificato. Bah!
EliminaLa fattezze di questo OAV sono a dir poco mostruose. Anzitutto la tecnica utilizzata è assurda, parliamo di quasi 30 disegni d'intercalazione a blocco, che significa una qualità di animazione superiore al resto delle produzioni dell'epoca.
RispondiEliminaI genitori di Akira e la loro pessima fine, sono stati messi canonici dall'autore, di fatto i genitori di Akira sono i primi esseri umani a trovare congelati alcuni della tribù dei demoni. Memorabile anche la versione ITA con un doppiaggio di tutto rispetto, con un grandissimo Ivo De Palma.
concordo con te su tutto. L'unica cosa che non mi è piaciuta è la scarsa espressività dei demoni e dello sesso Devilman
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