venerdì 5 agosto 2022

Il figlio di Asterix: la ristampa del volume 27 (fumetti Panini Comics)


Il figlio di Asterix: diamo uno sguardo alla ristampa del volume 27, pubblicato per la prima volta in Francia nel 1983.

Il figlio di Asterix

"Il figlio di Asterix" è la 27esima storia scritta e disegnata da Albert Uderzo nel 1983. In questo stesso anno l'albo fu pubblicato dalla casa editrice Les Éditions Albert René (Hachette Livre). In Italia, invece, questo capitolo delle avventure degli irriducibili Galli giunse grazie alla solita Mondadori che sempre 1983 ne realizzò la prima edizione: in seguito ci furono altre ristampe con formati e colorazioni differenti.

La trama in breve (no spoiler)

Asterix trova un neonato in fasce dinanzi la porta di casa sua. Dopo essersi consultato con il consiglio del villaggio si ritrova a prendersi cura del bambino e a fargli da papà, nell'attesa di scoprire le sue origini e la sua provenienza.


Uno sguardo all'albo

La trama di questo numero su certi aspetti ricorda il film Tre uomini e una culla di Coline Serreau (uscito però due anni dopo rispetto a questo numero di Asterix): ci sono pettegolezzi sul conto di Asterix, il quale si ritrova nel pieno di un'avventura casalinga e alle prese un bambino piccolissimo che non sa come trattare. 

Nella tavola 41 è presente una citazione poetica quando il capo dei Pirati, Barbarossa, puntando la nave verso Brivates Portus (Brest) dice "ne approfitterò per fare una visitina a Barbara": il riferimento è alla poesia Barbara di Jacques Prévert. Nella tavola successiva, il marinaio Baba ne canta alcune strofe  mentre gli sfortunati pirati si dirigono a nuoto verso Brest dopo aver abbandonato la nave. In continuità con altri albi di Asterix, l'arrivo nel finale di Cleopatra è contraddistinto da un grande sfarzo, con una colossale portantina a forma di sfinge, come nell'albo Asterix e Cleopatra

La regina d'Egitto è inoltre disegnata con tratti più adulti rispetto alla prima avventura ove appariva. Inoltre, questo è l'unico albo in cui il tradizionale "banchetto finale" che conclude la vicenda non si svolge nel villaggio, ma sulla galea di Cleopatra e alla presenza dello stesso Cesare. Lo stesso Uderzo definì scherzosamente la cosa come un "sacrilegio", ma giustificò la sua scelta con il fatto che la situazione era perfettamente plausibile data la trama.

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