È in edicola Diabolik Swiisss 327, la ristampa dell'albo "Fatalità" pubblicato per la prima volta nel dicembre del 1976 (inedito 26, Anno XV). Il soggetto e la sceneggiatura sono delle compiante sorelle Giussani, i disegni invece furono realizzati da Flavio Bozzoli, Franco Paludetti e Brenno Fiumali. In copertina vediamo Diabolik minacciato da un uomo armato di pistole, mentre in retrocopertina c'è Margherita che è l'antagonista al femminile di questo albo.
Trama in breve
Diabolik sta per tornare dalla sua Eva ma sotto travestimento. La sua temporanea identità viene confusa con quella di un esperto di rapine e furti: si ritrova così coinvolto nel piano di una banda di criminali. Scoperta però la sua vera identità emergono non pochi problemi.
Recensione
Classica storia malavitosa a tinte italiane degli anni '70. Tutto nasce da un malinteso, Diabolik trova il colpo della giornata ma la trama prende una brutta piega e alla fine scatta la lotta per la sopravvivenza che poi finisce in vendetta. "Fatalità" è una lettura molto veloce ma non rientra tra gli albi più memorabili del re del terrore, nonostante la sceneggiatura offra una buona storia ma di certo non una novità (anche per quell'epoca).
Come sempre a farla da padrona è la grande intelligenza della coppia: Diabolik riesce a trovare un modo per portare a casa il bottino, anche perché dalla sua parte c'è anche una buona dose di fortuna. Tale fortuna consiste nelle grandi capacità riflessive di Eva Kant, la quale spesso sembra vestire i panni di una McGyver al femminile con invenzioni dell'ultima ora geniali ma molto semplici.
I gangster di turno sono presentati come i "convinti" di turno, coloro che sanno come piegare il mondo e credono di poter incastrare e minacciare il re del terrore. Eppure, se Diabolik è noto con questo nome un motivo ci sarà e alla fine ognuno dovrà fare i conti con le conseguenze delle proprie azioni.
I disegni a me sono piaciuti, specialmente nella messa in scena delle azioni e nelle rappresentazioni delle figure femminili. Eva Kant e Margherita sono meravigliose. Le matite degli autori hanno saputo mettere molto bene in risalto la rudezza dei criminali della banda.
LEGGI ANCHE:
- Diabolik Swiisss 326 - Malavita: la recensione della nuova ristampa
- Diabolik Swiisss 325 - La Taglia: recensione della ristampa
- Diabolik Swiisss 324 - Spietata Vendetta: recensione
- Diabolik Swiisss 323 - Lotta per un'eredità: la recensione
- Diabolik Swiisss 322 - L'Ostaggio: breve recensione della ristampa
- Diabolik Swiisss 321 - Uomini Senza Volto: la recensione della nuova ristampa
- [Fumetti] Diabolik Swiisss 320: la ristampa di "Caro Fratello" (1976)
- [Fumetti] Diabolik SWIISSS 319: Alibi per un delitto. La recensione
Nessun commento:
Posta un commento