mercoledì 24 marzo 2021

Cinque anni fa moriva Johan Cruijff: il 24 marzo si ricorda il "profeta" olandese

Sono passati esattamente cinque anni dalla morte di uno dei calciatori più forti e famosi di sempre: Johan Cruijff, deceduto nel 2016 a Barcellona a causa di un tumore ai polmoni. Cruijff è stato definito ed elogiato in tanti modi: "profeta del gol" e "Pelé bianco" ma la cosa certa è che è stato il creatore del calcio totale sia come calciatore sia soprattutto come allenatore.


Fin da giovane si impose come titolare tra le file dell'Ajax, vincendo tutto quello che poteva: 6 scudetti, 4 coppe dei Paesi Bassi, 3 Champions League, 1 coppa Intercontinentale e 1 Pallone d'Oro. La sua straordinaria carriera proseguì poi in Spagna, in quel Barcellona ancora in attesa di vincere la sua prima Coppa dei Campioni: l'olandese conquisterà altri due Palloni d'Oro in questo periodo, insieme a un campionato spagnolo e una Coppa di Spagna. Troppo poco per lui e gli spagnoli. Le due parti si divisero dopo cinque anni ma si sarebbero rincontrate anni dopo. 


La carriera del profeta si stava avviando dunque verso la fine. Dopo un paio di esperienze in Usa e un'altra in Spagna, Cruijff tornò in quell'Ajax che tanto aveva amato e dove aveva militato per 10 anni: qui vinse altri due campionati e un'altra coppa nazionale. Alla fine concluse la sua straordinaria esperienza di calciatore nel Feyenoord, dove trionfò ancora una volta sia in campionato sia in coppa nella stagione 1983/1984. Dopo due stagioni appese del scarpette al chiodo con 402 reti in 716 partite. 


In mezzo a queste straordinarie pagine di storia del calcio scritte a livello di club, l'olandese volante si levò qualche piccola soddisfazione con la nazionale del proprio paese, ottenendo una medaglia d'argento ai mondiali del 1974 in Germania Ovest e un bronzo agli Europei del 1976 in Jugoslavia


Una volta iniziata la carriera da allenatore, Cruijff passò le prime tre stagioni sempre sulla panchina degli amati lancieri di Amsterdam, dove vinse due Coppe dei Paesi Bassi e una Coppa delle Coppe. Nella stagione 1988/89 divenne allenatore del Barcellona e fu in quella precisa fase della sua vita che riscattò le delusioni patite anni addietro quando vestiva la maglia blaugrana da calciatore: 4 scudetti, 1 coppa di Spagna, 3 supercoppa di Spagna, 1 Coppa delle Coppe, 1 Super Coppa Uefa e la tanta agognata prima Coppa dei Campioni. Fu proprio qui che esplose la mania del calcio totale che negli anni successivi avrebbe ispirato molti altri allenatori, come ad esempio Joseph Guardiola che ha fatto parte proprio di quel Barcellona che nel 1992 vinse la Coppa dalle Grandi Orecchie contro la Sampdoria


Nel 1996 per dovette abbandonare i suo ruolo di allenatore per sempre. Soffriva infatti di diversi problemi al cuore, avendo subito in quel periodo più di un infarto. Cruijff sarà dirigente e consigliere in diverse società d'Europa, per poi uscire di scena e morire a causa di un bruttissimo male il 24 marzo 2016. Oggi sono passati cinque anni dalla sua scomparsa, proprio lui che ha trasformato il calcio negli anni '70 imponendosi come uno degli atleti migliori di sempre nella sua disciplina, capace di ricoprire più ruoli in attacco e a centrocampo. Da allenatore poi, ha scritto da solo pagine memorabili sia nelle gioia sia nei dolori. Ovunque tu sia, grazie sempre di tutto Johan!

6 commenti:

  1. Uno dei più grandi (odiato sol quando ci sbeffeggiò, come allenatore del Barcellona, ma poi ci prendemmo la rivincita sul campo, vincendo la Champions).
    Sorrido ricordando che uno dei miei più cari amici, il più talentuoso calcisticamente e anche un po' multiruolo, veniva soprannominato da un suo compagno di classe Clyff, nome storpiato alla "Pes" che richiamava appunto il grande Cruyff.

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    1. Si ricordo quando prese in giro il Milan, poi i rossoneri lo fecero piangere. Ad ogni modo, Cruijff è stato quel che è stato: un eterno fuoriclasse sia in campo sia in panchina. Un rivoluzionario!

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  2. Grandissimo Johan, giusto ricordarlo! Tra parentesi, certo che la Sampdoria era uno squadrone ad inizio anni Novanta!!!

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    1. Boskov tirò fuori il meglio da quella Sampdoria. Alcuni di loro, tipo Viercowood e Lombardo, trovarono poi maggior fortuna nel 96 con la maglia della Juventus, vincendo la Coppa dei Campioni contro l'Ajax!

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    2. Viercowood alla Juve non me lo ricordavo! Me lo ricordavo a Italia 90 però... :--)

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  3. Sembrerà banale dirlo, ma a dispetto del tifo, uno dei grandissimi, unico ed inimitabile ;)

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