venerdì 12 gennaio 2024

[Cinema] Il ragazzo e l'airone: uno sguardo all'ultimo film d'animazione di Hayao Miyazaki


Il ragazzo e l'airone: diamo uno sguardo all'ultimo film d'animazione di Hayao Miyazaki, uscito nei cinema durante gli ultimi giorni del 2023. In Italia ha fatto il suo esordio nelle sale l'1 gennaio 2024.

Il ritorno di Miyazaki al cinema con "Il ragazzo e l'Airone"

Durante i giorni di convalescenza dovuti da una bella distorsione alla caviglia, sono stato al cinema per vedere l'ultima fatica del maestro Hayao Miyazaki, cioè "Il ragazzo e l'Airone". Devo dire che era da un bel po' che non guardavo un film dell'autore giapponese e ammetto che è stata una visione più che piacevole. Tra l'altro, Kimi-tachi wa dō ikiru ka? (E voi come vivrete?), è stata una delle pellicole più attese dell'anno appena passato perché si tratta anche del primo lavoro del maestro dal 2013, periodo in cui decise di uscire di scena e ritirarsi a causa della stanchezza e dell'età avanzata. Tuttavia, tornò nel 2016 dichiarando pubblicamente di voler mettere mano a un nuovo film d'animazione basato sui ricordi della sua infanzia e su "E voi come vivrete?", romanzo scritto e pubblicato da Genzaburō Yoshino nel 1937.


La produzione de "Il ragazzo e l'Airone" è durata la bellezza di sette anni perché, a complicare le cose, ci ha pensato la pandemia da Covid-19 che ha costretto l'intero staff a lavorare da casa. Come se non bastasse, Miyazaki ha preferito attuare una strategia di realizzazione molto lenta, così da permettere a più animatori di lavorare per bene a ogni singola scena. Per fortuna, nel momento in cui Miyazaki aveva deciso di rimettersi di nuovo in gioco nel 2016, lo studio Ghibli è riuscito a riaprire di nuovo i battenti e a ingaggiare gran parte dei vecchi collaboratori della casa di produzione, senza dimenticare che molti apprendisti sono stati in seguito assunti per allargare la forza lavoro. L'obiettivo dell'autore non era quello di creare una trasposizione del romanzo di Yoshino, bensì basarsi esclusivamente sulle sue tematiche e i messaggi filosofici contenuti all'interno, con la speranza di lasciare un "autentico capolavoro dell'animazione" ai suoi nipoti e alle generazioni che verranno.


Senza girare troppo intorno alla storia della nascita di questo film, direi che è il caso di passare ai fatti. Miyazaki non si smentisce mai e regala al suo pubblico una specie di Divina Commedia in cui il protagonista, Mahito Maki, dovrà fare i conti con alcune cose legate al suo carattere e al passato del sua famiglia. La trama è ambientata durante gli ultimi anni della Guerra del Pacifico e il giovane ha lasciato Tokyo insieme al padre in seguito alla tragica morte della madre Hisako, deceduta in un incendio all'interno di un ospedale. Il padre di Mahito si rifà una vita con Natsuko, sorella minore di Hisako e quindi la famigliola cercherà di ricominciare da capo lasciando la capitale giapponese per poi trasferirsi in una tenuta di campagna, dove è sita anche una misteriosa torre risalente ai tempi del prozio di Mahito. Proprio da qui, comincia l'avventura dello scontroso e solitario Mahito, il quale sarà accompagnato da un singolare e inquietante airone cenerino

Come altri lungometraggi di Miyazaki, anche "Il ragazzo e l'airone" si presenta come un film d'animazione molto somigliante ad un action movie, nel senso che la trama parte lentamente per poi esplodere sequenza dopo sequenza, lasciando spazio ai minimi dettagli e a lunghi momenti di pausa tra un dialogo e l'altro. I realizzatori hanno alternato attimi di vita tipicamente quotidiana a fasi immerse completamente in un fantasy straordinario: qui Mahito dovrà non scappare ma ritrovare sé stesso, l'amore della madre e lasciarsi andare all'affetto della zia Natsuko (che porta in grembo il suo futuro fratellino). Come se non bastasse, dovrà combattere contro bizzarri e pericolosi nemici, conoscere nuovi amici e affrontare un mondo nuovo che aspettava soltanto lui (e dal quale potrebbero dipendere tante situazioni e altrettanti destini). 


"Il ragazzo e l'airone" è un film che insegna la differenza tra il bene e il male, catapultando lo spettatore in un Inferno dantesco che però assomiglia più a una specie di Paese delle Meraviglie con tanto di pregi e difetti, ostacoli e sorprese. Il viaggio fisico ed esistenziale di Mahito coinvolge anche lo spettatore, invitandolo a lasciarsi andare tra i colori e le sbavature di una realtà che tende a dar vita a tutti i sogni (e anche incubi) di ogni creatura vivente. A fare la differenza è soprattutto l'airone, una creatura capace di cambiare forma e parlantina affinché i fan di Miyazaki (e non solo) possano restare incuriositi dal suo operato dal primo fino all'ultimo minuto dell'opera. L'airone è il simbolo principale dell'avventura di Mahito, è una specie di Virgilio che però inganna tutte le parti in causa: la prima domanda che l'utente si chiederà è "ma è un personaggio positivo o negativo?". In realtà avrà mille sfaccettature e nella seconda metà del film si ha modo di comprendere meglio il suo ruolo. In un certo senso, ho avuto l'impressione che l'uccello sia come la controparte di Mahito: dove brilla l'uno, l'altro si oscura e viceversa ma non è da escludere che possano completarsi, se non migliorarsi.

"Il ragazzo e l'airone" appare come un racconto di formazione che deve indurre un ragazzino a sconfiggere il proprio egoismo e imparare a vivere per gli altri. Senza dubbio, traspare chiaramente il messaggio degli sviluppatori alle generazioni future, le quali dovranno capire che il mondo deve essere gestito, curato e non affogato nei sentimenti oscuri: i conflitti di qualsiasi genere vanno annullati, disintegrati affinché si creino posti migliori.

Bellissimo anche il legame creato alla base della sceneggiatura tra la famiglia di Mahito e le origini del mondo misterioso nascosto oltre la torre. Un espediente che funziona bene e serve a creare maggior suspense lungo una storia che dura 124 minuti. Si potrebbero dire tante altre cose in merito a "Il ragazzo e l'airone" ma credo sia meglio dare la possibilità a tante altre persone di seguire l'ultimo capolavoro di Miyazaki e lasciare al sottoscritto la possibilità di guardarlo una seconda volta per cogliere altri messaggi. Ah, intanto "Il ragazzo e l'airone" pochi giorni fa si è già aggiudicato il Golden Globe come miglior film d'animazione. Volevo dirvelo, eh!

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