venerdì 14 gennaio 2022

Retrogaming - Sunset Riders: un videogioco western della Konami


Retrogaming - Sunset Riders: un videogioco western della Konami. Ripercorriamo la storia di uno degli arcade più amati degli anni '90. 

Sunset Riders: cacciatori di taglie nel videogioco della Konami

Inutile girarci intorno e fare tanti complimenti: Sunset Riders è stato uno dei videogiochi più amati nel periodo delle sale giochi (e non solo). Questo meraviglioso sparatutto a scorrimento oggi è considerato come una delle perle più preziose del retrogaming ed è davvero difficile trovare qualcuno che non ne abbia memoria. 


Era il 1991 quando l'azienda Konami sviluppò e pubblicò questo videogame ambientato nel west americano: a disposizione del giocatore vengono messi a disposizione quattro personaggi, per la precisione dei cacciatori di taglie, ognuno dei quali si distingue per arma, abbigliamento e caratterizzazione. Ecco chi sono:

  • Steve: cowboy biondo armato di due Colt. Indossa un cappello marrone, una camicia gialla con un gilet nero e pantaloni di cuoio marrone. Al collo porta una fascia di colore viola e al fianco destro ha un lazo. Nei livelli 2 e 7 cavalca un cavallo bianco. Non disponibile nella versione per Mega Drive.
  • Billy: anche lui biondo e armato di due Colt. Indossa una camicia azzurra così come i pantaloni, la fascia e il cappello e ha un paio di stivali marrone. Il suo destriero nei livelli 2 e 7 è apparentemente di colore nero.
  • Bob: spara con un fucile. È biondo anche lui ma i suoi capelli sono più lunghi. Porta un cappello rosso che gli cade dietro la schiena e indossa una camicia e dei pantaloni color verde acqua e un gilet marrone. Nei livelli 2 e 7, il suo cavallo è di colore pesca. È assente nella versione per Sega Mega Drive.
  • Cormano: di chiare origini messicane. Usa un fucile più corto e cromato. Veste un poncho rosa, pantaloni color fucsia e stivali marrone con speroni. Anche il suo sombrero è rosa. Inoltre ha i capelli corti, neri, e una folta barba altrettanto nera. Nei livelli 2 e 7, il suo cavallo è di colore rosso.

Come il lettore avrà potuto apprendere dalla descrizione di Steve, Sunset Riders fu lanciato anche su piattaforme Mega Drive nel 1992 e Super Nintendo un anno dopo. Inutile sottolineare che le due versioni presentavano notevoli differenze rispetto al gioco originale in formato cabinato per via via dei limiti hardware delle due consolle. 

In totale, Sunset Riders si divide in otto livelli: alla fine di ognuno c'è un boss da combattere. Il boss di ogni quadro è annunciato da un poster "wanted" che compare ogni volta che il nemico si avvicina.  Inoltre, la versione a gettoni di questa chicca della Konami non solo permetteva di giocare partite da singolo e in coppia ma poteva anche raggiungere le quattro postazioni.


A proposito di giocabilità, all'utente sono stati messi a disposizione solo due tasti. Il tasto A consente di sparare, il B invece di saltare. La parte più interessante però è il joystick che offre ben otto direzioni diverse per esplodere colpi. Al giocatore vengono messe a disposizione tre vite ma attenzione perché non sono barre energetiche, bensì sono basate su colpo singolo: quindi basta una sola pallottola subita per morire e perdere una vita. Naturalmente è possibile ottenere altre vite attraverso particolari punteggi e bonus. 

Inoltre, come si può leggere nella descrizione dei personaggi, è possibile sia giocare "a piedi" sia in groppa a dei cavalli. Quest'ultimo particolare accade in un paio di circostanze e mai durante lo scontro con un boss. La parte forse più memorabile di Sunset Riders è probabilmente la corsa sui dorsi di una mandria di tori, la cui minaccia viene annunciata da un gruppo di galline spaventate in fuga: il compito del giocatore è quello di correre fino a quando i tori non saranno spariti dallo schermo.  

Il videogioco inoltre presenta una certa vena ironica e infatti ci sono momenti buffi. Sparare è alquanto soddisfacente e i colori sono sgargianti proprio come gli abiti di alcuni personaggi. La grafica di Sunset Riders è bella, limpida e vivace, per non parlare del fatto che le ambientazioni western sono rese molto bene dagli sviluppatori. Ho un ottimo ricordo di questo prodotto e penso che meriti di essere tra i pionieri del retrogaming anni '90.

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