Per tutti gli amanti di Diabolik in attesa delle varie ristampe per rimettersi in pari con la collezione è possibile acquistare in edicola l'albo 321 "Uomini Senza Volto", versione Swiisss. Da ieri è infatti disponibile questa storia la cui prima uscita risale al 27 settembre del 1976, mentre la prima ristampa risale al 19 agosto 1991. Andiamo adesso a vedere la Swiisss.
Un gruppo di criminali mette a segno una rapina con la collaborazione del direttore Willar che ha tuttavia intenzione di incastrarli. Diabolik ed Eva Kant sono interessati al mezzo miliardo contenuto nella cassaforte dell'agenzia ma fanno troppo tardi. Alla fine di un lungo inseguimento, tutti i criminali muoiono durante l'inseguimento della polizia ma sopravvive solo Robbin che nasconde i soldi in un fienile per poi essere arrestato.
Condannato all'ergastolo, l'uomo viene poi rapito dalla setta degli incappucciati, uomini favorevoli alla pena di morte e disposti a tutti pur di farsi giustizia personalmente. Diabolik deve fare di tutto per salvare Robbin dalla ghigliottina e mettere le mani sul malloppo.
Recensione
Si tratta di una delle storie più rapide da leggere. C'è molto spazio all'azione mentre i dialoghi sono contenuti al punto giusto. Peccato per il finale che ci mostra un esito molto amaro rispetto a quanto visto nella maggior parte degli albi del re del terrore. Dopo aver visto i fatti raccontati nel numero 320 "Caro Fratello" ci ritroviamo in un atmosfera che ricorda molto il cinema criminale e poliziesco italiano degli anni '70, quando il terribile fenomeno della mafia continuava ad avere un impatto devastante sull'opinione pubblica
Il soggetto e la sceneggiatura all'epoca erano ancora opera delle sorelle Giussani, le matite di Flavio Bozzoli e le chine affidate a Franco Paludetti e Brenno Fiumali. Rispetto alla prima versione notiamo poche differenze nei disegni che ovviamente appaiono più chiari e puliti nella ristampa Swiisss. La differenza sostanziale riguarda la copertina e la retrocopertina.
In copertina, la Swiisss recupera il colore viola nei vestiti degli uomini incappucciati: un particolare visibile nella prima stampa di "Uomini Senza Volto". Nella prima ristampa invece gli abiti tendono più verso il blu, mentre la giacca della vittima presente un verde più forte e brillante nella Swiisss a discapito delle prime edizioni.
La Swiisss ci mostra in retrocopertina una colorazione più marcata e scura della camicia di Robbin, mentre nella prima stampa e nella prima ristampa mantiene tonalità più chiare. Ci sono delle variazioni anche nei capelli del personaggio: in quest'ultima ristampa sono marroni, recuperando così lo schema del 1976. Nella prima ristampa invece il cuoio capelluto tende verso il violaceo.
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Molto bello questo numero, e hai detto bene: c'è tanto del cinema poliziesco e poliziottesco.
RispondiEliminaMoz-
mi è dispiaciuto solo il finale ma del resto su 900 albi non è che possono piacere tutti. Va bene così, come sempre!
EliminaNon avevo mai fatto caso che le ristampe venissero ricolorate, o comunque restaurate.
RispondiEliminaÈ lui o non è lui? Ma ceeerto che è lui 😅
Oddio, nel '76 Ezio Greggio non era conosciuto, ed era molto più giovane di così, mi sa che è solo un caso.
Se vai a rivedere le recensione che ho fatto su Anastatika noterai molte altre differenze tra le vecchie versioni e quelle successive.
EliminaPer la riedizione delle storie del primo anno, o del secondo, lo sapevo e la differenza è piuttosto evidente.
EliminaMa poi la modifica dei primi numeri è avvenuta subito, non alla prima ristampa, se non erro.