Eccoci finalmente a un nuovo e attesissimo appuntamento con "Diabolik Anastatika", speciale ristampa delle prime storie del re del terrore che fanno parte delle grandi raccolte de "La Gazzetta dello Sport". Siamo arrivati all'albo numero 8 "Sepolto Vivo!" che si può assolutamente considerare come uno dei volumi più celebri e famosi del nostro criminale in tuta nera.
Si tratta del numero 8, I Serie, Anno II del 10 agosto del 1963. La prima ristampa risale all'autunno 1964, mentre la seconda è datata 1965. Nel 1976 fu realizzata la ristampa nella serie regolare (n.18 anno XV, agosto 1976). Il 23 ottobre 1978 invece è l'anno di Diabolik R, poi il 27 gennaio 1995 è stata la volta della versione Swiisss, quest'ultima ripetutasi nella prima ristampa digitale del 2017 e nella seconda ristampa digitale 2019.
"Sepolto Vivo!" è un esempio di storia che non è a sé stante ma che prosegue nel volume successivo "Il Treno della Morte". Le sorelle Giussani compresero in quegli anni che in alcune circostanze sarebbe stato necessario dividere alcuni filoni narrativi in più volumi (magari due e non di più) e creare anche un collegamento tra essi.
Anche questa volta i ringraziamenti vanno ai curatori di questa nuova operazione editoriale che non ci fanno mancare l'accurato fascicolo sulla storia di "Sepolto Vivo!" che contiene la solita scheda sui personaggi e alcuni articoli come "Diabolik doppio", "Un Lettering Unico", "Il misterioso Krusion" e le differenze tra le varie ristampe in merito a disegni, copertina e retrocopertina. In mezzo a tutto questo materiale è possibile estrarre con massima delicatezza il mini poster del numero 8.
La trama in breve
Diabolik è intento a mettere a segno un furto presso la villa del Duca di Belmonte ma finisce per essere beccato da Ginko che prima lo ferisce e poi lo arresta. Il re del terrore però simula la sua morte assumendo una particolare droga che arresta il suo cuore per diverse ore. Eva Kant avrà il compito di disseppellire la sua bara ma non sa qual è e il tempo stringe per i nostri protagonisti.
I personaggi:
- Esmeralda: è la pedina di scambio che Eva Kant utilizza per ricattare l'ispettore Ginko e liberare l'amato Diabolik;
- Peter: il mendicante che segnala la presenza di Diabolik all'interno della villa, finendo così per farlo arrestare;
- Ferrat: noto psichiatra e professore da sempre impegnato nello studio del cervello umano;
Gli altri personaggi ovviamente sono Diabolik, Eva Kant, Ginko e Gustavo.
Le prime storie "seriali": Diabolik il doppio
"Sepolto Vivo!" è un esempio di storia che non è a sé stante ma che prosegue nel volume successivo "Il Treno della Morte". Le sorelle Giussani compresero in quegli anni che in alcune circostanze sarebbe stato necessario dividere alcuni filoni narrativi in più volumi (magari due e non di più) e creare anche un collegamento tra essi.
Tuttavia, è doveroso precisare con un esperimento simile fu fatto con gli albi 3 e 4, cioè "L'arresto di Diabolik" e "Atroce Vendetta", dove vediamo il nostro protagonista prima fuggire dalla ghigliottina e poi tentare la vendetta contro chi l'aveva tradito (Elisabet). Tra l'altro, ne "Il Treno del Terrore" vedremo anche un'inversione dei ruoli: se in passato Eva salvò l'amato da una brutta fine adesso toccherà a lui salvare la bella bionda.
Ecco un'immagine dove è possibile notare altri esempi in cui le autrici hanno puntato a storie più lunghe da dividere in più parti:
Il lettering
In questo albo di Diabolik notiamo un lettering diverso rispetto al passato. Il carattere è molto più grande a differenza dei primi numeri e tale strategia fu pensata per rendere più facile la lettura. Tuttavia, i balloon appaiono molto ingombranti e fastidiosi su certi aspetti, creando così fattori a discapito dei disegni. Per questo motivo le Giussani preferirono interrompere subito questa novità e tornare agli schemi precedenti.
Il Krusion: la droga che simula la morte
Vediamo Diabolik utilizzare una speciale droga nota come Krusion e serve al re del terrore per simulare la sua morte per circa 36 ore. Questa sostanza la conosce in "Terrore sul mare" e se ne impossessa dopo averla rubata a un santone che ne deteneva il segreto.
Copertina, retrocopertina e disegni: le differenze tra le varie versioni
La copertina originale differisce non poco con le versioni del 1976 e la R: il titolo del fumetto in questi ultimi due casi è più grande ma nella Swiisss recupera le sue vecchie dimensioni. Cambia anche il retino sullo sfondo che nel 1976 appare meno marcato rispetto alle altre stampe e ristampe. Inoltre, nella prima e nella seconda ristampa l'ispettore Ginko è ricchissimo dal punto di vista della colorazione e questo rende il suo volto piuttosto approssimativo. Cambia anche la scia del colpo sparato del poliziotto: nelle versioni successive al volume originario esso appare come una scia nera e sottile.
Per quanto riguarda la retrocopertina, il primo piano di Diabolik in borghese è molto più grande nella sue ristampe mentre il nome situato sulla testa è stato rimpicciolito. Piccole modifiche sono state apportate anche nei tratti e nei colori.
Nella ristampa del '76 l'Astorina riportò alcune informazioni precise sull'albo e cioè che esso sarebbe terminato nel numero successivo (parliamo della splash page). Anche nell'ultima pagina vediamo un piccolo riadattamento nella scritta "Fine dell'episodio" che diventa "Fine della prima parte". A Tavola 2 della prima edizione, almeno in metà delle copie è possibile scrutare una macchia bianca che va a coprire una parte del corpo di Peter il barbone. Lo stesso difetto lo notiamo anche a tavola 4 e a tavola 68. Ovviamente il tutto è stato poi risolto con le ristampe negli anni a seguire. Concludiamo con un'altra modifica nel dialogo tra Eva ed Esmeralda. A tavola 44 leggiamo "taci ed entra in quella porta" ma nella versione Swiisss diventa "taci ed apri quella porta".
È tutto per oggi. Ci vediamo la prossima settimana, martedì 2 marzo con "Diabolik Anastatika 9 - Il Treno della Morte".
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