sabato 22 settembre 2018

Tekken 4: il ritorno di Kazuya e la guerra per la conquista del gene del diavolo


Scusate l'attesa ma finalmente, dopo un periodo di impegni improrogabili, ecco che riprende la nostra rubrica dedicata alla ricostruzione della saga di Tekken e della famiglia Mishima, protagonista di una lotta all'ultimo sangue che ancora lascia molti punti interrogativi sull'esito finale.

Oggi dedicheremo spazio al quarto capitolo della saga che rimetterà il giovane Jin (vincitore del terzo torneo) faccia a faccia non solo con suo nonno Heihachi ma anche con il suo passato e le sue origini sia umane sia demoniache. Inutile girarci intorno: dopo 22 anni lontano dalle scene, Kazuya Mishima sconvolge i fans di Tekken tornando più cattivo e spietato che mai, mosso dall'obiettivo di assorbire il lato oscuro del figlio Jin ed eliminare l'odiato padre una volta per tutte. 

Andiamo con ordine.
In Tekken, Kazuya riuscì a vendicare i torti subiti dal padre durante gli anni dell'infanzia, sconfiggendolo in finale e diventando così il capo della Mishima Zaibatsu. Sopravvissuto dopo essere stato lanciato in un dirupo, il vecchio Mishima tornò all'attacco riconquistando il trono dell'Organizzazione esattamente due anni dopo (Tekken 2), assicurandosi di aver eliminato definitivamente Kazuya e il diavolo che portava dentro. 

Tuttavia, Heihachi ignorava che, durante il secondo The King Of Iron Fist Tournament, Kazuya avesse avviato una relazione con Jun Kazama: dalla loro unione sarebbe poi nato Jin, il quale sarebbe diventato il protagonista e vincitore di Tekken 3. Proprio durante quest'ultimo capitolo della saga, i Mishima si sono imbattuti nella figura di Ogre, una figura aliena definita il "Dio del Combattimento" o "Dio della Distruzione". 

Intenzionato a catturare la misteriosa creatura per studiarla e sfruttarla in maniera tale da renderlo più forte, Heihachi accetta di accogliere e addestrare suo nipote, mosso dal desiderio di vendicare sua madre scomparsa dopo aver ingaggiato una lotta cruenta proprio contro il terribile Ogre. Alla fine del torneo, Jin elimina il nemico ma viene tradito da suo nonno che non esita a farlo uccidere dalla Tekken Force: è proprio in quel momento che si risveglia il gene del diavolo ereditato dal padre (?) che così gli permette di restare in vita, eliminare i soldati della Tekken Force e sconfiggere suo nonno per poi volare via e far perdere le proprie tracce.

Prima di passare alla trama e all'analisi del gioco, resta da chiarire come Jin abbia ottenuto in gene del diavolo. Nella parte finale del trailer di Tekken 3, vediamo che Jin incontra un'entità spirituale viola che gli imprime sul braccio il marchio demoniaco. A quanto pare, Devil avrebbe lasciato il corpo di Kazuya per incontrare Jin e "infettarlo" con i propri poteri. 

Eppure, in molti sostengono che in realtà Jin non abbia ricevuto il potere del diavolo, bensì l'abbia semplicemente ereditato in quanto figlio di Kazuya. In effetti, il trailer di Tekken 3 ci induce a porci diversi quesiti anche sullo stesso Kazuya che, di conseguenza, o porta ancora dentro di sé Devil oppure questi ha lasciato il suo corpo ma ha infettato il suo sangue in maniera tale da permettergli di usufruire ancora dei poteri del suo lato negativo. 

In molti sostengono che è impossibile che Devil abbia potuto abbandonare Kazuya ma la verità è che a partire da Tekken 4 si parlerà solo di gene del diavolo e la figura di Devil piano piano tornerà a farsi vedere come totalmente sottomessa alla volontà del suo portatore: in parole povere Kazuya sarà capace di gestire a suo piacimento l'immensa forza malefica che in Tekken 2 lo indusse a una crisi esistenziale che gli costò la vita.

Ma come è sopravvissuto l'unico figlio del perfido Heihachi? Come si relazionerà con suo figlio Jin? Cosa gli è rimasto degli insegnamenti dell'amorevole Jun? Che impatto avrà sulla trama?



IL VIDEOGIOCO

La Namco pubblicò Tekken 4 in versione Arcade nel luglio 2001, mentre fu rilasciato per console Sony Play Station 2 il 28 marzo 2002 in Giappone, il 23 settembre 2002 in Nord America e il 13 settembre 2002 in Europa. Il gioco ebbe ovviamente grande successo perché fu il primo Tekken rilasciato per la nuova piattaforma della Sony, inoltre la Namco introdusse al suo interno diverse novità come il ritorno di Kazuya, una totale rivisitazione dello stile di combattimento di Jin, cinque nuovi personaggi, testi introduttivi per ciascun combattimento in modalità Storia, il salvataggio degli incontri, una nuova veste grafica e la possibilità di distruggere gli oggetti presenti sui ring. 

Personalmente, per quanto mi sia piaciuto giocare e scoprire nuovi aspetti di questo picchiaduro, devo ammettere di aver preso molto male il totale cambiamento dello stile di combattimento di Jin, decisamente lontano dal Karate Mishima e dal Kobudo Kazama (il perché lo scopriremo dopo).  Anche Kazuya Mishima presenta vistose differenza rispetto alla giocabilità che lo contraddistingueva in Tekken 2, per non parlare anche di qualche altro personaggio. Tutto sommato, Tekken 4 è piacevole sia dal punto di vista della tecnica di gioco sia sul piano visivo.

Oltre all'Arcade Mode, Tekken 4 ha mantenuto le molteplici modalità di gioco ereditate dai capitoli precedenti come ad esempio la Tekken Force, Time Attack, Versus Battle, la Team Battle, Survival, Practice e la Theater (una raccolta degli epiloghi di tutti i personaggi ogni qualvolta si porta a termine il piacchiaduro). La Story Mode è invece una novità assoluta del Team Namco.





LA TRAMA

Due anni dopo il terzo torneo, Heihachi Mishima tenta di recuperare il sangue di Ogre per mischiarlo al suo e diventare così più potente. Tuttavia, dopo vari esperimenti, gli scienziati della Zaibatsu scoprono che tale unione non è possibile per via dell'incompatibilità del gene di Ogre con quello umano: l'unico modo per far sì che ciò avvenga è utilizzare un campione di dna legato al gene del diavolo. Heihachi scopre così di aver bisogno di suo nipote Jin, di cui si sono perse le tracce e perciò risulta impossibile scovarlo e catturarlo. 

Al videogiocatore sarà comunque data la possibilità di apprendere che il giovane guerriero si è ritirato in Australia, dopo aver rinnegato la sua famiglia e aver sviluppato nuove tecniche di combattimento che lo allontaneranno completamente da quanto appreso fino a due anni prima.
Heihachi comunque avvia le ricerche per trovare Jin e proprio quando tutto sembra perduto, si imbatte in una foto che ritrae un corpo umano devastato da ferite e bruciature: l'immagine risale a venti anni prima e immortala il cadavere di Kazuya

Heihachi decide così di recuperare il corpo del figlio e dopo tempo scopre che esso è tenuto sotto custodia dalla G-Corporation, un'organizzazione da sempre interessata a conoscere la natura del gene del diavolo. Heihachi invia così i suoi soldati presso i laboratori della G-Corporation situati in Nepal, con lo scopo di portare via tutto il materiale necessario per la realizzazione di una nuova creatura geneticamente modificata. 

La Tekken Force riesce a portare via i file dei server delle ricerche, ignorando che nel frattempo, nella seconda seconda sede della G-Corporation situata in Nebraska, un manipolo di uomini viene eliminato da un abile esperto di arti marziali che Heihachi conosce molto bene: si tratta di Kazuya, riportato in vita dal poter del diavolo e dall'intervento della G-Corporation che in quegli anni gli ha permesso di conoscere a fondo le caratteristiche del gene e riuscire a fondersi con lui ottenendone il pieno controllo.

Heihachi comprende che Kazuya è pronto a dichiarargli di nuovo guerra e per questo motivo il vecchio Mishima ne approfitta per attuare un nuovo piano, cioè organizzare il quarto torneo per adescare Kazuya e Jin per poi catturarli e usarli per i suoi folli scopi.  Consapevole della trappola messa in piedi dal padre, Kazuya accetta di partecipare al torneo, così come suo figlio Jin che incontrerà per la prima volta l'uomo che sua madre aveva cercato di portare sulla retta via e che aveva creduto morto per ben 21 anni.

Il torneo ha dunque inizio, tra nuovi e vecchi personaggi mossi da grandi ambizioni o desiderosi di trovare una risposta che potrebbe cambiare le loro vite. Jin sconfigge tutti gli avversari e si ritrova a dover combattere in semifinale con il padre, quindi Heihachi lo cattura e lo imprigiona nell'Honmaru, attirando di conseguenza Kazuya nella sua rete per sfidarlo in finale. 

Heichachi sconfigge il figlio e si aggiudica il quarto torneo ma, anziché eliminarlo, lo invita a seguirlo nell'Honmaru per mostrargli una sorpresa: per la prima volta Kazuya incontra il frutto della sua relazione con Jun e desidera assorbirne il potere per diventare un essere completo. Heihachi scopre dunque il vero piano di Kazuya ma non fa in tempo a fermarlo perché questi assume sembianze semi-demoniache e con i suoi poteri psichici mette fuori combattimento il padre. 

A questo punto Jin viene risvegliato e una volta liberatosi dalle catene ingaggia l'inevitabile scontro contro il suo passato. Il giovane Kazama affronta il genitore e lo sconfigge, poi si scaglia contro Heihachi riducendolo in fin di vita. 

L'odio nei confronti di suo nonno prende improvvisamente il sopravvento, Jin si trasforma in demone e si appresta a infliggerli il colpo di grazia, un colpo mortale che alla fine non metterà a segno perché la visione di sua madre lo induce a risparmiare suo nonno e a volare via ricordandogli di ringraziare proprio Jun Kazama se il filo della sua vita non si è spezzato in quel preciso istante. 

L'eroe della saga ripudia ancora una volta la sua famiglia e scappa da essa sperando di non smarrire mai la sua umanità. Da questo finale, ottenibile se il giocatore termina il gioco con Jin (che va sbloccato) la Namco si allaccerà per far partire immediatamente la trama di Tekken 5.




I PERSONAGGI

Giocabili

Kazuya Mishima: unico figlio di Heihachi Mishima, compagno di Jun Kazama (anche se non è ancora chiara la natura della loro relazione) e padre di Jin Kazama. Dopo i fatti di Tekken 2 tutti pensavano che fosse morto e che mai più si sarebbe rivisto. Ebbene, 21 anni dopo, in Tekken 4 scopriamo che Kazuya è resuscitato o è sopravvissuto grazie alla G-Corporation che ne ha recuperato il corpo carbonizzato dalla lava e ne ha stimolato i poteri del diavolo per dargli nuova vita. Kazuya è sempre intenzionato a eliminare suo padre per diventare il padrone incontrastato del mondo. 

Tuttavia, quando scopre che dalla relazione con Jun è nato un figlio, attua un piano più astuto rispetto a quello di suo padre per incontrare Jin e affrontarlo per assorbirne i poteri infernali. Non vincerà il torneo e verrà poi sconfitto da suo figlio che fino a quel momento era stato tenuto prigioniero nell'Honmaru. Come possiamo notare, l'aspetto fisico di Kazuya è mutato parecchio negli anni, infatti, il suo viso e il suo corpo sono segnati da numerose cicatrici (resta visibile ovviamente quella che porta sul petto dal primo Tekken), mentre l'occhio sinistro emana ininterrottamente una luce rossa che rappresenta la presenza del gene del diavolo nel suo corpo.



Hwoarang: dopo i fatti di Tekken 3, il giovane allievo di Baek Doo San si è arruolato nell'esercito, procurando non pochi grattacapi ai suoi superiori per via del suo temperamento caldo e la forte propensione ai combattimenti di strada. Appena apprende che Heihachi Mishima ha indetto il quarto King Of Iron Fist Tournament, approfitta della situazione per lasciare l'esercito e andare alla ricerca del suo rivale numero uno, cioè Jin Kazama.



King II: come ormai tutti sappiamo, questo personaggio non è altro che l'erede del primo King assassinato da Ogre in occasione di Tekken 3. Ebbene, il povero King II, cugino leopardato dell'Uomo Tigre, parteciperà al quarto torneo per vendicare un'altra grave perdita per tutti i fans della picchiaduro firmato Namco: il suo maestro Armor King è stato assassinato durante una rissa da bar da un certo Craig Marduck, esperto combattente di Vale Tudo. Il finale di King II è tra quelli canonici alla trama, infatti, durante il torneo batte Marduck riducendolo in condizioni critiche. 

Consapevole di non aver concluso il proprio lavoro, dopo il torneo, King si reca in ospedale per ucciderlo mentre è in coma (o dorme) ma alla fine decide di risparmiarlo perché scruta una foto che immortala il nemico insieme alla sua famiglia. In questo capitolo, porta i capelli lunghi!




Ling Xiaoyu: Essendo migliorata la veste grafica, la trama e la tecnologia a disposizione sia da parte della Namco sia da parte della Sony, Ling assume un ruolo molto divertente in questa fase della storia. Ling è una studentessa e allieva della Mishima Zaibatsu che sogna di vincere il quarto Tekken per aprire il parco giochi dei suoi sogni. 

Partecipa così alla competizione, nonostante una misteriosa figura abbia cercato di tenerla alla larga da Heihachi tramite una specifico messaggio di posta elettronica. Ling non sa chi sia ma sospetta che dietro quella e-mail di nasconda l'amico Jin Kazama. Come possiamo notare, l'aspetto di questo personaggio è stato reso più vispo e vivace, bello da vedere, accattivante e genuino ma attenzione, se doveste imbattervi in qualcuno che sa usarla alla perfezione potreste passare il quarto d'ora più terribile della vostra vita.



Marshall Law: dopo aver lasciato spazio a suo figlio Forrest in Tekken 3, Marshall Law fa il suo ritorno mostrandosi visibilmente invecchiato e forse anche un po' stressato. Infatti, la sua catena di ristoranti è fallita e Law partecipa alla quarta edizione dell'Iron Fist Tournament per ottenere nuove ricchezze e riaprire la propria attività.



Paul Phoenix: Paul è il più sfortunato dei combattenti. In Tekken 3 sappiamo che ha battuto Ogre nella sua forma non originale, tuttavia, convinto di aver concluso l'incontro e avendo abbandonato il torneo verrà deriso dai suoi sostenitori che lo credono un ciarlatano. Per una sua disattenzione, Paul ha permesso a Jin Kazama di sconfiggere True Ogre (forse gli è anche convenuto) e decide di rifarsi partecipando nuovamente all'evento della famiglia Mishima

Il suo finale ci mostra un Paul diventato capo della Zaibatsu e nostalgico del ring ma in realtà, siccome tale situazione non è canonica, si scopre che Paul verrà battuto da Kuma durante il torneo. Di male in peggio insomma. Vi propongo una della sue varianti costumistiche: non vi ricorda Ken di Street Fighter? Negli altri capitolo era un mix tra Ken e Guile, ma qui è proprio la copia sputata del nostro amico biondo della Capcom!



Yoshimitsu: il nostro ladro gentiluomo continua a girare il mondo per il bene del prossimo, c'è un solo problema che però lo limita: i fondi del clan Manji stanno per esaurirsi e Yoshimitsu deve inventarsi qualcosa per risanarne le casse. Partecipa al King On Iron Fist Tournament 4, con la speranza di vincere il torneo o derubare di nuovo i Mishima come gli è capitato già in passato. 

Ad ogni modo, durante i combattimenti, il nostro eroe porterà in salvo il ferito cyborg Bryan Fury e una spaventata Ling Xiaoyu, alla quale racconterà la storia della famiglia Mishima. Intanto, il dottor Boskonovitch salva la vita a Bryan installandogli una batteria perpetua.

Guardandolo in questa nuove versione, notiamo che il suo corpo e completamente ricoperto da un'armatura che gli consegna sembianze a dir poco grottesche e che lo rendono una creatura per nulla umana. E' dotato di ali da insetto che gli permettono di volare e la maschera è quella di un teschio umano.



Christie Montero: è l'allieva di Eddy Gordo, nonché nipote del maestro dello stesso brasiliano. In Tekken 3, infatti, Eddy fa il suo esordio dopo essere evaso di prigione perché condannato ingiustamente dell'omicidio di suo padre. 

Eddy conosce un anziano signore che gli insegna la Capoeira e gli promette che una volta evaso avrebbe cercato anche sua nipote. Dopo il terzo torneo, Eddy non riesce a trovare gli assassini del padre ma riesce a mantenere la parola data al maestro. Per due anni la prende sotto la sua custodia e le insegna a combattere rendendola una guerriera capace di cavarsela da sola. Christie è una bellissima ragazza mulatta che incarna una della maggiori soddisfazioni da parte dei suoi sviluppatori. 

Infatti, le migliorie tecnologiche permisero alla Namco di potere creare una guerriera preparata nell'arte della capoeira, cosa che in passato risultò altamente impossibile. Non vi nego che Eddy è il personaggio che so usare meglio e quando in Tekken 4 mi ritrovai questa sventola, la mia goduria videoludica non poté che aumentare.





Craig Marduk: Ecco uno dei nuovi personaggi della saga. Marduk è un terribile combattente di Vale Tudo proveniente dall'Australia. E' molto temuto dai suoi avversari, per non parlare anche dai suoi agenti. 

Un giorno uccide un uomo durante una rissa e il caso vuole che la vittima sia Armor King. Viene così incarcerato ma qualcuno decide di pagargli la cauzione e invitarlo al torneo. Marduk partecipa e si ritrova faccia a faccia con King II, allievo di Armor King la cui anima chiede vendetta. A quanto pare, le fonti sostengono che gli sviluppatori abbiano voluto ispirarsi al wrestler Bill GoldBerg per creare il personaggio di Craig Marduk.



Steve Fox: un'altra new entry. Si tratta di un pugile britannico che a 21 anni vanta già il titolo mondiale dei pesi massimi. Porta delle vistose cicatrici sul braccio sinistro e non sa praticamente nulla delle sue origini dato che da piccolo è stato adottato. Tuttavia, non ha mai avuto notizia sui suoi genitori biologici.

Un giorno la mafia gli ordina di perdere un incontro per una scommessa, Steve ovviamente vince l'incontro e temendo per la propria vita decide di scappare in America. Approfitta della situazione per rimettersi in carreggiata e scoprire chi siano i suoi veri genitori, quindi partecipa al torneo del Re dal Pugno di Ferro. Il suo finale è canonico solo in parte, in quanto non vince il torneo ma scopre di essere stato concepito in provetta dalla Mishima Zaibatsu e che sua madre sia Nina Williams, la stessa donna che ha affrontato durante il torneo e che tenta di ucciderlo per conto della mafia. 

Ovviamente, siccome il finale di Steve non è canonico, ho motivo di credere che in realtà lui non sappia ancora di essere figlio di Nina e che la sua ending sia stata rivelata solo per anticipare qualcosa all'utente.



PERSONAGGI SBOCCABILI

Heihachi Mishima: il perfido nonno Mishima vuole unire il suo dna a quello di Ogre ma, per sua sfortuna, scopre che le due cose sono incompatibili ed è necessario procurarsi un campione di sangue legato al gene del diavolo. Heihachi torna dunque a dare la caccia al nipote Jin, il quale ha fatto perdere le sue tracce ritirandosi a vita privata. 

All'improvviso, dopo lunghe ricerche, Heihachi scopre che suo figlio Kazuya è tornato in vita non solo per merito dei suoi poteri ma anche alla G-Corporation. Consapevole di averle prese di brutto da suo nipote due anni prima e di aver un figlio che vuole eliminarlo per sempre, il capo della Zaibatsu decide di indire ugualmente un nuovo torneo, catturare i membri della famiglia e utilizzarli per i suoi esperimenti. Riesce nell'impresa solo a metà perché Kazuya rivela la sua vera natura demoniaca e Jin riesce a spazzarli tutti via dandosi alla fuga.



Jin Kazama: dopo Tekken 3, deluso dal tradimento del nonno ma rincuorato dalla morte di Ogre (responsabile della fine di sua madre), Jin ripudia la famiglia e si nasconde in Australia per dedicarsi al karate puro e prendere le distanze dalle vecchie tecniche di combattimento. 

Si presenta al quarto torneo in qualità di campione in carica ma ignaro dei piano che suo nonno e suo padre gli hanno riservato: prima viene catturato da Heihachi e imprigionato nell'Honmaru, poi si ritrova per la prima volta faccia a faccia col padre che vuole soltanto acquisire i suoi poteri. 

Di conseguenza, si confronta con entrambi riuscendo a sconfiggerli e a liberarsi. Accade però un fatto curioso mentre si appresta a sferrare il colpo di grazia a Heihachi, infatti, sua madre gli compare e lo invita a non abbassarsi al loro stesso livello. Jin scappa, restando sicuramente più umano dei suoi parenti.



Bryan Fury: dopo i risultati non certamente eccelsi ottenuti in Tekken 3, il cyborg Bryan viene abbandonato dal suo creatore, il dottore Abel che è diventato ricercatore primario della Mishima Zaibatsu

Abel non ha intenzione di investire altro tempo e ulteriore denaro su di lui, quindi decide di lasciarlo al suo destino. Bryan sa bene che senza gli aiuti e i potenziamenti dello scienziato non avrà vita lunga, quindi, decide di partecipare ai combattimenti per obbligare Abel a lavorare su di lui. Tuttavia, verrà sconfitto dagli avversari e salvato da Yoshimitsu.



Eddy Gordo: il nostro guerriero brasiliano, in questa edizione, compare solo come variante costumistica di Christie (e sti cazzi! lasciatemi Christie). L'unica cosa che sappiamo di Eddy è che lascia spazio alla sua allieva per riprendere la caccia agli assassini di suo padre.



Julia Chang: la bellissima figlia adottiva della scomparsa Michelle Chang compare con un aspetto diverso rispetto a Tekken 3, infatti è una studentessa della facoltà di archeologia che spesso indossa un paio di occhiali che le danno un'aria molto più nerd e da secchiona. 

Julia scopre che il suo villaggio è vittima di un accelerato processo di desertificazione, per questo motivo tenta di bloccare tale situazione facendosi aiutare dalla G-Corporation. I guai arrivano quando scopre che la Mishima Zaibatsu ha rubato tutti i documenti delle ricerche della G-Corporation, ragion per cui si vede nuovamente costretta a partecipare alla competizione e recuperare tutti i file per il rimboschimento del suo territorio.



Kuma: su questo gigantesco orso allievo di Heihachi Mishima c'è poco da aggiungere. E' una presenza costante della saga e in questo capitolo riesce finalmente a vendicare la sconfitta subita dal padre durante la prima edizione del torneo di arti marziali.



Violet/Lee Chaolan: ebbene sì, è palese che questo personaggio non sia nuovo alle trame di Tekken perché si tratta semplicemente del figlio adottivo di Heihachi, Lee Chaolan. Dopo i drammatici accadimenti di Tekken 2, Lee fu espulso dal clan Mishima e per anni ha nutrito profondo risentimento verso il padre. Tuttavia, consapevole che tale odio non sarebbe servito a nulla, decide di vivere una vita tranquilla alle Bahamas

Tramite le sue conoscenze informatiche, scopre che la Zaibatsu ha attaccato e provocato gravissimi danni all'economia della G-Corporation solo per rubare le ricerche svolte sul gene del diavolo che sarebbero poi servite per creare una nuova forma di vita dotata di forza inaudita.

In Lee rinascono i vecchi dissapori e una voglia irrefrenabile di combattere, dunque decide di iscriversi al torneo con il nome di Violet e cambiare notevolmente il proprio aspetto fisico. Violet va dunque sbloccato e Lee è semplicemente la variante costumistica.



Lei Wulong: in questa occasione, il nostro simpatico agente della Polizia cinese non se la passa molto bene. I continui impegni di lavoro ha sancito la fine della relazione con la sua fidanzata e come se non bastasse lo stress l'ha indotto a far saltare un'operazione sulla quale la polizia lavorava da due anni: abbattere il sindacato. 

Per sua fortuna, quando scopre che la mafia e il sindacato vogliono uccidere il pugile Steve Fox, Lei si mobilita per indagare sui persecutori, salvare la vita del ragazzo e riconquistare la fiducia del dipartimento.



Nina Williams: la nostra fatale Nikita è finalmente libera dal controllo di Ogre ma deve fronteggiare, oltre alla solita rivalità con la sorella Anna, un altro dramma famigliare. Le viene affidato l'incarico di uccidere Steve Fox ma durante il torneo apprendere che, negli anni in cui fu ibernato per il sonno criogenico, gli scienziati praticarono su di lei l'inseminazione artificiale. 

Come anticipato quindi in precedenza, Nina scopre che il pugile è suo figlio e ben presto avvierà una lotta contro sé stessa per far prevalere l'istinto materno. Nina non ucciderà Steve ma dovrà scappare da Lei Wulong.



Panda: è la fedele compagna di avventure di Ling. Panda è semplicemente la versione costumistica di Kuma e accompagna la padrona a partecipare al quarto torneo con lo scopo di ritrovare Jin Kazama e realizzare il sogno di costruire un grande parco di divertimenti.



Combot: è un robot umanoide creato da Lee Chaolan. Combot ricorda molto Mokujin per il fatto che imita gli stili di combattimento degli altri personaggi, ma si differenza da quest'ultimo perché lo fa molto più gradualmente.



Miharu Hirano: non è una vera e propria combattente, bensì si tratta della migliore amica di Ling e può essere selezionata come variante costumistica.



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