Fumetti Dc: Batman - Cavaliere maledetto di Jeph Loeb e Tim Sale. Ecco la trilogia di storie che poi ha dato il via a "Il lungo Halloween".
Batman Cavaliere maledetto: le storie che hanno dato origine a "Il lungo Halloween"
Batman Cavaliere Maledetto consiste nella raccolta di tre storie che Tim Sale e Jeph Loeb realizzarono tra il 1993 e il 1995, prima di mettere mano a "Il lungo Halloween", "Vittoria Oscura" e "Catwoman - Vacanze Romane". Anche in questo caso le sceneggiature sono ambientate a Gotham City nel giorno di Halloween e i capitoli in questione sono "Uno: Paure" (Legends of the Dark Knight Halloween Special 1 del dicembre 1993); "Due: Follia" (A Legends of the Dark Knight Halloween Special 1 del dicembre 1994); "Tre: Fantasmi" (A Legends of the Dark Knight Halloween Special 1 del dicembre 1995). In poche parole, fu proprio da questo lavoro che la Dc partì per avviare i due autori sulla via di alcuni tra i più grandi classici del crociato mascherato.
Uno: Paure
In questa storia, Batman deve fermare e catturare lo Spaventapasseri che riesce a metterlo seriamente in difficoltà. Tuttavia, in Paure emerge soprattutto il lato umano del protagonista, quindi è Bruce Wayne a dirigere il gioco, andando alla ricerca della felicità e della speranza di poter un giorno vivere una vita tranquilla. Non a caso, mentre l'uomo pipistrello è alle prese con Jonathan Crane, Bruce permette a una donna sconosciuta di entrare nella sua vita, rischiando di creare una pericolosa scissione tra sé e il suo alterego ma soprattutto di mettere a rischio la sua stessa esistenza. Poco alla volta, Wayne si rende conto di essere in contraddizione con le sue convinzioni: non è Gotham ad averlo scelto come suo difensore ma è lui ad essere l'unico artefice del suo destino. Grazie poi all'aiuto del fedele maggiordomo Alfred, il nostro eroe riuscirà di nuovo a ritrovare la retta via e a fare la scelta giusta per sé, per la sua defunta famiglia e per gli abitanti di Gotham.
Emergono quindi le paure del rampollo di casa Wayne, molte delle quali prendono vita per colpa dello Spaventapasseri, un nemico terrificante sia nell'aspetto sia nel modo di agire. Le sue tossine sono sempre pericolose, per non parlare dei suoi piani che finiranno per coinvolgere anche il commissario Gordon. In poche pagine, Batman si ritroverà catapultato in una lotta contro il tempo per non smarrire i suoi ideali e non dimenticare quali siano le sue reali capacità.
Due: Follia
Batman questa volta deve vedersela con uno dei criminali più inquietanti della città: Jervis Tetch, alias il Cappellaio Matto. Come in molti saprete, questo personaggio agisce usando dei cappelli che tendono a manipolare le persone per poi spingerle a obbedire ai suoi ordini. Oltre un sano concentrato di pazzia, a distinguere il Cappellaio Matto è anche il suo carattere capriccioso ed egocentrico che lo induce a coinvolgere i bambini nei suoi loschi piani. Non mancano ovviamente riferimenti a "Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie" di Lewis Carroll, un romanzo di cui Bruce Wayne ha un brutto ricordo: quando era bambino, infatti, era il libro che sua madre era solito leggergli la sera prima di andare a dormire.
Questa cosa scatena un sentimento di rancore verso il Cappellaio perché, quest'ultimo, ha osato vestire i panni di un personaggio legato a un'opera che gli porta inesorabilmente alla mente la sua amata e compianta madre. Come se non bastasse, dopo essere stato sconfitto, Batman dovrà riprendersi dalle ferite per salvare Barbara, la figlia adottiva di Gordon rapita proprio da Tetch. Non solo Barbara: in gioco ci sono anche le vite di tanti bambini spariti negli ultimi giorni. Anche Follia ci mostra le debolezze di colui che si nasconde oltre la maschera ma, anche questa volta, Bruce riesce a mettere nel cassetto un altro dei suoi traumi infantili, compiendo l'ennesima impresa della sua carriera. Decisivo l'incontro con il personaggio di Leslie Tompkins, considerata fondamentale dopo la dipartita dei suoi genitori.
Tre: Fantasmi
Sebbene Fantasmi ricada nella notte di Halloween, gli autori hanno preferito omaggiare "Canto di Natale" di Charles Dickens. Dopo uno scontro con il Pinguino, Bruce viene colpito da un malore che lo costringe a delirare durante la notte (causa un gamberetto indigesto mangiato durante un ricevimento). Afflitto da una febbre allucinante, Wayne incontra il fantasma incatenato di suo padre che lo invita a prepararsi alla visita di tre spiriti, ironicamente rappresentati da Poison Ivy (il passato), Joker (il presente) e infine una riproduzione mortifera di sé stesso. Come capitato a Ebenezer Scrooge, Bruce dovrà rivivere i momenti più tristi e significativi della sua vita, per poi prendere atto che un giorno potrebbe morire senza però aver lasciato un vero messaggio a Gotham City.
Il protagonista si rende conto che essere Batman non basta, anche l'uomo senza costume deve dare la differenza, sfruttando la ricca eredità di famiglia per aiutare i deboli e i meno fortunati. Tutto questo sarà possibile grazie a una nostra vecchia conoscenza come Lucius Fox.
Conclusione
I cattivi rappresentano l'elemento più pittoresco dell'opera e sono proprio le loro peculiarità a dare un senso all'intera opera del Cavaliere Maledetto. La loro follia, i loro trucchi, le loro frenesie saranno i fattori che creeranno il Batman/Bruce del domani, attraverso un percorso di maturazione che troverà il suo fulcro centrale nelle saghe de "Il lungo Halloween" e "Vittoria Oscura". Loeb e Sale colpiscono il lettore perché, mai come in questo caso, il loro obiettivo è stato quello di porre l'accento più sull'uomo che sull'eroe. In tre bellissime storie vediamo le debolezze, le paure, i timori, le ansie e le incertezze di un uomo che di notte da sfogo a tutto ciò che di giorno non riesce ad essere: tuttavia, questo rischia di ridimensionare anche Batman. Ecco che allora emerge, prima di tutto, l'uomo guerriero che tempo addietro ha deciso di imprimere il simbolo del pipistrello sul suo petto, in nome della sua famiglia barbaramente uccisa e di tutti gli innocenti.
Tutto questi dettaglia emergono con grande potenza dalla sceneggiatura di Loeb, mentre Sale è stato ancora una volta abilissimo tirar fuori tutti i demoni di un animo costantemente tormentato prima di tutto da sé stesso. Del resto, il tema di Halloween serve anche a questo e riesce a creare un horror tutto psicologico, dove i mostri sono quelli partoriti dalla mente. Il tutto viene perfettamente condito con quelle atmosfere tipiche dei film noir di un tempo e che tra l'altro saranno al centro de "Il Lungo Halloween" e "Vittoria Oscura",
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