domenica 24 aprile 2022

Diabolik Swiisss 335 - La nave della morte: la recensione (fumetti Astorina)

Diabolik Swiisss 335 - La nave della morte: la recensione. Astorina pubblicò questa storia a fumetti per la prima volta nell'aprile 1977.

Ecco la nuova ristampa di Diabolik "La Nave della morte"

Da qualche giorno è possibile acquistare in edicola Diabolik Swiisss 335 che contiene la nuova ristampa dell'albo "La nave della morte". Questa storia è stato pubblicata per la prima volta da Astorina dell'aprile 1977 con la sceneggiatura delle sorelle Giussani e disegni di Flavio Bozzoli, Franco Paludetti e Brenno Fiumali. In copertina vediamo lo sguardo di Diabolik sovrastare una nave, mentre un soldato mercenario sta candendo in mare. In retrocopertina c'è una bellissima immagine di Eva Kant.


La trama in breve

Il re del terrore riceve per errore un invito a un ballo in maschera: una volta recatosi ugualmente sul posto scopre che il vero destinatario della lettera lavora per il mercato delle armi da guerra. Come se non bastasse, Diabolik scopre che dietro a tutto c'è anche un gruppo intento a organizzare un colpo di stato. Per questo motivo lui ed Eva cercheranno di accaparrarsi i miliardi previsti per la vendita ma nel contempo tenteranno di impedire a quelle armi di giungere a destinazione.

Breve recensione

Negli anni '70 ci sono stati molti albi ispirati dalle storie di malavita viste ad esempio al cinema. Nel caso de "La nave della morte" vediamo una netta presa di distanza dalle tematiche di quel decennio da parte delle sorelle Giussani, le quali crearono una sceneggiatura potente e intrigante, una specie di thriller che sa tanto di spionaggio e truffa.


Su alcuni aspetti però vediamo un Diabolik un po' ansioso di cominciare e concludere l'ennesimo colpo della sua carriera criminale, nonostante le sue difficoltà questa volte siano state dettate soprattutto dalla sfortuna (ma non solo). Il protagonista ha sempre saputo il fatto suo, eppure in questa circostanza deve mettere in piedi un piano colossale senza conoscere le pedina da muovere. Ingegno e freddezza riesploderanno in lui nel momento decisivo, quando tutto sembrerà perduto. 

I disegni sono molto belli ed Eva Kant è il personaggio che lascia di più il segno grazie al tratto dei disegnatori di questa storia. Il volume di legge in maniera chiara e veloce: una buona compagnia come tante altri capitoli di Casa Astorina.

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