"Bella stronza" di Marco Masini: un'altra canzone simbolo della musica italiana degli anni '90. Analizziamo il singolo dell'artista fiorentino.
Bella stronza: un altro manifesto "ribelle" della musica di Marco Masini
Poco più di un anno fa ho parlato di Vaffanculo, celebre canzone di Marco Masini che nel 1993 segnò un'intera generazione in Italia. Quest'oggi invece ripercorriamo un altro famoso e discusso successo del cantante toscano, cioè Bella Stronza, scritta da Giancarlo Bigazzi e pubblicata per la prima volta nel 1995. In singolo fa parte dell'album "Il cielo della Vergine" e parla di una storia d'amore finita molto male, dove la protagonista è una donna che ha abbandonato la strada dell'amore per inseguire ricchezze e favori, lasciando nel cuore della voce narrante una potente rabbia repressa.
Etichettato da Dischi Ricordi, il brano scatenò molte polemiche ancora prima della sua nascita per via del titolo ritenuto volgare e offensivo. Tuttavia, come nel caso di Vaffanculo, anche Bella Stronza ottenne un successo straordinario riuscendo a vendere oltre 25mila copie nel nostro Paese. Alcuni importanti esponenti della critica nostrana considerarono questo pezzo come l'annullamento di hit romantiche come "Bella senz'anima" di Riccardo Cocciante e "Bella d'estate" di Mango, i cui testi appunto parlavano di una "bella" donna in maniera nostalgica. Masini invece concentrò l'attenzione su altro e riuscì ancora una volta a lasciare il segno.
Il testo
Il testo di "Bella stronza" ripercorre tre momenti fondamentali della coppia protagonista. Prima di tutto, il cantante racconta il degrado umano che nel presente avvolge i personaggi: lei ormai frequenta solo posti lussuosi e sta con un uomo ricco, mentre lui vive le conseguenze di quel tradimento e della fine della storia, rischiando addirittura di distruggere un'amicizia e di essere arrestato. Ecco la prima parte del testo:
Bella stronza
Che hai distrutto tutti i sogni
Della donna che ho tradito
Che mi hai fatto fare a pugni
Con il mio migliore amico
E ora mentre vado a fondo
Tu mi dici sorridendo ne ho abbastanza
Bella stronza
Che ti fai vedere in giro
Per alberghi e ristoranti
Con il culo sul Ferrari
Di quell'essere arrogante
Non lo sai che i miliardari
Anche ai loro sentimenti danno un prezzo
Il disprezzo
Perché forse io ti ho dato troppo amore
Bella stronza che sorridi di rancore
Ma se Dio ti ha fatto bella
Come il cielo e come il mare
A che cosa ti ribelli
Di chi ti vuoi vendicare
Ma se Dio ti ha fatto bella
Più del sole e della luna
Perché non scappiamo insieme
Non lo senti questo mondo come puzza
Ma se Dio ti ha fatto bella
Come un ramo di ciliegio
Tu non puoi amare un tarlo
Tu commetti un sacrilegio
E ogni volta che ti spogli
Non lo senti il freddo dentro
Quando lui ti paga i conti
Non lo senti l'imbarazzo del silenzio
Perché sei bella, bella, bella
Bella stronza
Che hai chiamato la volante quella notte
E volevi farmi mettere in manette
Solo perché avevo perso la pazienza
La speranza, sì, bella stronza
Nella seconda parte, invece, il narratore ripercorre i bei momenti vissuti quando l'uomo e la donna stavano insieme. I regali, il romanticismo, il sesso e i begli attimi vissuti insieme tendono a svanire all'improvviso, con violenza inaudita e devastante:
Ti ricordi
Quando con i primi soldi
Ti ho comprato quella spilla
Che ti illuminava il viso
E ti chiamavo la mia stella
Quegli attacchi all'improvviso
Che avevamo noi di sesso e tenerezza
Bella stronza, sì
Perché forse io ti ho dato troppo amore
Bella stronza che sorridi di rancore
La terza e ultima parte invece rivela tutto l'odio e il risentimento del protagonista, il quale vorrebbe in qualche modo vendicarsi dell'ex fidanzata ma alla fine ci ripensa perché sa che le sue intenzioni potrebbero macchiare il suo orgoglio e lasciargli "solo un lunghissimo minuto di violenza". Per questo motivo le dice addio e continua la sua vita:
Mi verrebbe di strapparti
Quei vestiti da puttana
E tenerti a gambe aperte
Finché viene domattina
Ma di questo nostro amore
Così tenero e pulito
Non mi resterebbe altro che
Un lunghissimo minuto di violenza
E allora ti saluto, bella stronza
Restando fermi proprio su quest'ultimi versi è possibile notare quanto questa parte abbia in un certo modo colpito gli ascoltatori e la critica. Se da un lato c'è chi ancora oggi esalta il valore della canzone, c'è anche chi nel tempo ha visto un messaggio subliminale alquanto discutibile. Tuttavia, Masini e Bigazzi scrissero e musicarono un fatto umano, cioè la reazione che molti umani nutrirebbero quando un amore finisce male, magari con un tradimento e l'eventuale distruzione umana di una delle parti in causa. Masini e Bigazzi però inserirono anche un elemento di speranza con il saluto finale alla "bella stronza": cosa resterebbe se il protagonista le avesse strappato "questi vestiti da puttana" e l'avesse tenuta a "gambe aperte finché viene domattina"? La cosa migliore, dopo tanto male, è chiudere un capitolo e cercare di scriverne un altro.
C'è da fare una precisazione. "Bella stronza" non parla di un'ex fidanzata di Marco Masini o di Giancarlo Bigazzi, bensì è una presa di posizione contro il potere e contro coloro che abbandonano i sentimenti per correre dietro alla ricchezza. Tali dichiarazioni furono rilasciate dallo stesso Masini in svariate occasioni ed è possibile trovare una testimonianza simile su un articolo di DonneMagazine del 2021.
Videoclip
La versione video di "Bella stronza" fu diretta dal regista Stefano Salvati e in sostanza ripercorreva le varie fasi vissute dai protagonisti e cantate da Masini. Si tratta di un continuo scorrimento orizzontale prima da destra verso sinistra e poi da sinistra verso destra, come se Salvati alla fine della clip avesse provato a riavvolgere il nastro di un film che, in fin dei conti, è destinato ugualmente a finire nel peggior modo possibile.
Vi lascio il videoclip di "Bella stronza" e come sempre esponete il vostro pensiero:
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Una canzone che stra-adoro.
RispondiEliminaNella mia scala personale del cantautore viene al secondo posto, dopo "T'innamorerai" e prima di "Principessa".
Però, effettivamente, fa pensare che sia quasi lecito stuprare o picchiare una fidanzata infedele, e con i dati sempre più sconcertanti su femminicidi e simili, forse sarebbe meglio veicolare altri messaggi.
Ciò non toglie che, in quegli anni, ci facevamo molte meno pippe mentali e le canzoni erano fantastiche anche se "pericolose".
Si stava meglio?
Io non ho interpretato così l'ultima strofa di questo brano; ma la vedo come un'esternazione della rabbia del protagonista, immediatamente sopita dal raziocinio, che riporta al buon senso,restando con il ricordo "di un amore tenero e pulito"!
EliminaMasini, che peli sulla lingua non ha...mai avuti!
RispondiEliminaHo letto attentamente il testo di questa canzone. Ho ritrovato una storia con una mia ex finita male per colpa sua e per colpa di persone che le sono vicino.
RispondiEliminaLa 'fanciulla' in questione si faceva manipolare da persone di dubbia moralità (pregiudicati, arcobaleni e spazzatura varia).
Tra l'altro mi ha scaricato nel momento in cui avrebbe dovuto starmi più vicino...ma si sa certe ragazze sono delle approfittatrici e aprono le gambe al primo che passa fregandone dei sentimenti sinceri.
Per fortuna che qualche settimana dopo ho trovato una fidanzata che mi ama con sincerità e che mi sta a poco a poco ridando la felicità che avevo perduto.