Il mitico Samuel Stern torna in edicola con il numero 19, cioè il tanto atteso "I Sotterranei di Edimburgo". A mio modesto parere si tratta di un albo molto interessante che lascia nuovi particolari sulla concezione dell'opera da parte degli autori, le influenze e forse anche sull'evoluzione del protagonista e del suo passato. Ma andiamo con ordine, evitando naturalmente di fare spoiler.
Il soggetto e la sceneggiature sono del trio Fumasoli-Filadoro-Savegnago, i disegni di Antonio Mlinaric, mentre la copertina porta la firma di Valerio Piccioni, Maurizio Di Vincenzo, Emiliano Tanzillo.
Ci troviamo appunto nei sotterranei della città scozzese, dove una compagnia teatrale ha messo in piedi una rappresentazione per ricordare gli anni in cui proprio Edimburgo fu divisa in due blocchi per colpa della peste che dimezzò di molto una popolazione sempre più in crescita. Tra gli attori c'è Alan, un vecchio amico di Samuel Stern che sogna di diventare un grande professionista di fama mondiale. Molto presto, il Rosso dovrà scoprire qualcosa di sinistro nelle zone più vecchie e nascoste del posto.
Fatta questa breve introduzione alla trama. Leggendo il volume è possibile vedere una scena in cui Angus Derryleng spiega a Samuel cosa sia l'Inferno: in realtà esso non esisterebbe per davvero dato che molti demonologi hanno spiegato che esiste tale regno in ognuno di noi. Quindi ci sarebbero miliardi di inferni, ognuno dei quali prende forma all'interno del proprio "portatore". La loro immagine però sarebbe fornita prima dal soggetto umano con la "crepa", poi potenziato e corrotto dall'entità demoniaca sviluppata. Questo è il primo passo interessante e forse fondamentali ai fini della preparazione letteraria e accademica degli autori, i quali stanno specializzando sempre di più il loro concetto di male all'interno del mondo di Samuel Stern. Non è tutto.
L'Inferno può non essere soltanto proiezione di ciò che abbiamo dentro, ma può nascere anche grazie all'esistenza di un posto preferito, nel quale la vittima tenta perfettamente a immedesimarsi. Un luogo considerato sicuro e privo di minacce può rivelarsi invece pericoloso ai fini della depressione spirituale e alla nascita dell'inferno interiore.
Comprendiamo inoltre come funzionano per davvero i poteri del nostro libraio di Edimburgo o almeno ce ne facciamo un'idea seguendo le teorie di Angus: quando il nostro eroe tocca una persona posseduta, che tipo di legame sviluppa? C'è qualcosa di profondo, un elemento che unisce due soggetti anche quando essi sono distanti tra loro fisicamente? Possibile che Samuel non possa ignorare il lato oscuro delle persone?
Infine, a pagina 63 potrebbe esserci un indizio che lascerebbe presagire un futuro e (chissà) immediato colpo di scena in vista nei prossimi volume, delineando così il filone narrativo principale del ricercatore dell'occulto. Per il resto, la storia è bellissima, tipicamente infernale con risvolti gotici e dark. Un breve viaggio nel passato per fare un tuffo in un futuro prossimo che promette sempre bene- I disegni di Mlinaric si sposano alla grande con la trama e sembrano non mostrare difetti stilistici. Le tematiche sono tantissime: la depressione, il fallimento, l'alienazione, il mal di vivere, l'amore infranto e gli affetti perduti.
Samuel Stern torna tra un mese, mercoledì 30 giugno, con il volume 20 "La Casa dei Sospiri".
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Ancora un albo particolarmente bello sia dal punto di vista grafico che da quello della storia. Molto affascinante questo tira e molla del protagonista che oscilla tra un lato chiaro e un lato oscuro: mi sta incuriosendo sempre di più.
RispondiEliminasecondo me molto presto vedremo delle cose molto interessanti che sboccheranno definitivamente il filone principapale
EliminaNe parliamo magari giovedì sera :) Comunque altro albo che mi è piaciuto molto, amo poi quando hanno questi finali allucinanti, veri e propri "trip"
RispondiEliminaMi ha colpito questa cosa dell'indizio, che non ho colto.
RispondiEliminaIntendi forse che Samuel sbloccherà un incontrollabile lato oscuro?
Moz-
Possibile, ma è anche vero che quando dice quella cosa della moglie nella pagina da me citata è come se gli autori avessero voluto dire "ragazzi presto sbloccheremo la trama principale del fumetto"
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