venerdì 1 aprile 2022

Dylan Dog 427 - La vita e il suo contrario: la recensione (fumetti Bonelli)

Dylan Dog 427 - La vita e il suo contrario: la recensione. Ecco una nuova storia a fumetti dell'indagatore dell'incubo edita, come sempre, da Bonelli.

Ecco il n. 427 di Dylan Dog: La vita e il suo contrario

Nuovo appuntamento con Dylan Dog! L'indagatore dell'incubo torna in edicola e in fumetteria con il numero 427 "La vita e il suo contrario" che ci mostra una storia strutturata molto bene e che su certi aspetti ricorda qualcosa del vecchio Oldboy. Soggetto, sceneggiatura e disegni sono di Gigi Simeoni, mentre la copertina porta la firma di Gianluca e Raul Cestaro. Sulla cover infatti vediamo Dyd alle prese con una creatura lungo i binari della metropolitana di Londra.


La trama in breve (no spoiler)

Dylan Dog e Bloch scoprono che nei secoli si sono verificati dei casi di decessi che alla fine sembrano avere un collegamento. Ognuno dei defunti era un intellettuale e tutti sono accomunati da titoli di scritti e composizioni molto simili, caratterizzati dall'ossimoro "nascita mortale". Sono omicidi? C'è un serial killer che da secoli porta avanti una mostruosa eredità? Nel frattempo, Groucho decide di frequentare un corso di scrittura creativa.

Recensione

"La vita e il suo contrario" è un albo che personalmente reputo molto interessante. Simeoni cerca di riproporre al lettore atmosfere e argomenti simili a quelli partoriti da Tiziano Sclavi negli anni d'oro del fumetto di Dylan Dog. La trama è molto lunga e lascia ampio spazio all'aspetto investigativo della storia, dove Dyd dovrà occuparsi di un possibile collegamento con il soprannaturale, mentre Bloch tenterà di dare una logica umana ai vari risvolti legati alla morte di un regista londinese: in quest'ultimo caso ci sono troppe similarità con alcune storie di mummificazione avvenute decenni prima. 

C'è una forte suspense dietro ogni tavola dell'albo che tuttavia non manca di inserire anche una certa vena ironica in molte battute. Finalmente, dopo tanto tempo, Groucho riesce a ritagliarsi uno spazio da protagonista e si erge a padrone di ogni situazione con le sue freddure e i suoi giochi linguistici: l'assistente di Dylan Dog incontra anche una donna che sembra interessata solo a lui. Intanto, nella metropolitana di Londra avvengono cose strane, lasciando al lettore il dubbio su un possibile collegamento con le misteriose morti. 


Per molte pagine si avverte una particolare incertezza sul finale della trama ma poi, verso la metà del volume, si incomincia a intravedere il vero antagonista. L'unico elemento che possa lasciare dubbi sulla sua identità è il modo in cui potrebbe rivelare in seguito la sua vera natura. È come se Dyd e Bloch non riuscissero a capire con chi o cosa hanno a che fare, come se il caso fosse destinato a restare irrisolto. Eppure, quando c'è di mezzo l'indagatore dell'incubo nulla viene lasciato al caso e la risoluzione di ogni quesito giunge con una potenza straordinaria, dando spazio a un finale che rischia di essere drammatico. 

In questa circostanza, direi che il nuovo Dylan Dog meriti la promozione visti anche i tentativi di Simeoni nel ricercare qualcosa di vecchio e di metterlo insieme a qualcosa di nuovo. I disegni sono interessanti perché si adeguano bene con ogni situazione: in alcuni punti, specie quando volano battute e provocazioni, i personaggi appaiono come delle caricature di sé stessi; in altri casi invece i tratti si fanno seri e inquietanti. 

Dylan Dog tornerà il 30 aprile con l'albo numero 428 "Dove i sogni vanno a morire".

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