venerdì 14 maggio 2021

Supereroi - Le Leggende Dc: Flashpoint. La recensione

Nuovo appuntamento con "Le Leggende Dc", la speciale raccolta di fumetti che ogni settimana esce in edicola con "La Gazzetta dello Sport" e il "Corriere della Sera", in collaborazione con Panini Comics. Continua il viaggio nel mondo dei supereroi Dc con il quinto numero dedicato a Flash e alla miniserie "Flashpoint". 

Si tratta di un volume unico che contiene i cinque albi partoriti dalla mente dello sceneggiatore GeoffJohns e dal disegnatore AndyKubert. La pubblicazione risale al periodo compreso tra il luglio 2011 e l'ottobre 2011, con cadenza prima mensile e poi bisettimanale. In Italia, Flashpoint giunse invece a febbraio2012 per poi trovare la sua conclusione il 6 aprile dello stesso anno. 

La sua fine portò successivamente a un riassetto dell'Universo Dc e diede il via libera a "The New 52", con conseguente collegamento alla serie regolare "Booster Gold" volume 2 n. 44-47, a sedici miniserie di tre numeri e vari albi singoli.

La trama in breve (no spoiler)

Barry Allen si risveglia dopo essersi addormentato sul posto di lavoro, presso il laboratorio del suo distretto di Polizia. Tuttavia scopre che le cose sono diverse rispetto a qualche ora prima: non ha più i suoi super poteri da Flash, sua madre è viva, non è sposato con Iris e soprattutto il mondo è sconvolto da una terrificante guerra tra l'esercito di Wonder Woman e quello di Aquaman. Barry è quindi un comune umano e nessuno dei supereroi conosce il suo alterego, come se non fosse mai esistito. Dovrà avvalersi dell'aiuto di Batman (che non è Bruce Wayne) e di Cyborg per capire cosa l'abbia condotto in quell'universo alternativo. Una domanda però pervade la sua mente: dov'è Superman?

Realizzazione

Geoff Johns fu scelto dalla Dc come responsabile creativo e supervisore di tutto il parco testate della casa editrice e a lui fu affidato il compito di dare qualcosa di nuovo alla produzione delle storie dei supereroi. Johns puntò su Flash riuscendo a  reintrodurlo nella continuity dell'universo DC con la miniserie The Flash: Rebirth seguita poi dalla serie regolare The Flash (Vol.3). 

Sostanzialmente, Flashpoint si svolge in una realtà molto particolare e totalmente sconosciuta a Barry Allen. Ci troviamo nella realtà della continuity di Terra 0, la linea temporale dove si sviluppano la maggior parte delle storie Dc Comics. Queste strategie editoriali furono prese proprio nella fase di produzione che segue la realizzazione e la pubblicazione di Flashpoint. L'ennesima alterazione porta a un nuovo e interessante reboot dei personaggi, mettendo in piedi un crossover memorabile. Non a caso qui vediamo un recupero di quasi tutti i supereroi con caratteristiche fisiche e caratteriali molto diverse rispetto alla tradizione: Batman non è Bruce Wayne, Cyborg è l'eroe degli Stati Uniti, Aquaman e Wonder Woman sono due tiranni, poi troviamo Farooq, Outsider, Shazam, Lois Lane, un Superman mai visto prima, la Resistenza e chi più ne ha più ne metta (ma nulla è così scontato).

Effetto farfalla

L'elemento che caratterizza il viaggio nel tempo di Flash e la capacità dei suoi poteri nel cambiare gli eventi, genera una sorta di effetto farfalla. Come ben sapete si tratta di un avvenimento apparentemente privo di importanza ma che in realtà può generare conseguenze imprevedibili all'interno di un sistema complesso. Flashpoint è in effetti la sintesi di questo concetto e spiega quali responsabilità abbia avuto Barry nel momento in cui, in passato, è andato indietro nel tempo per salvare la vita dell'amata madre. Il nostro personaggio credeva che tale cambiamento non avrebbe generato alcuna conseguenza e invece ha dato vita a una catastrofe nello spaziotempo, sconvolgendo il mondo e la realtà. Purtroppo, un errore di questo tipo Flash lo commetterà nuovamente quando in un'altra serie vediamo che tenterà di impedire a sé stesso di cambiare il passato... Insomma disastri uno dietro l'altro.

Analisi

Flashpoint è una miniserie molto toccante su certi aspetti, a partire proprio da Barry che gioisce per la madre viva ma soffre perché non ha più altri affetti come la moglie Iris, gli amici di sempre e il gruppo di supereroi a cui apparteneva. Questa cosa però lo motiva subito a cercare colui che è reputato l'uomo più intelligente della terra: Batman. Di questa cosa ne è convinto anche Cyborg e tutti gli altri superumani intenti a combattere i tiranni solo se in campo dovesse scendere anche l'uomo pipistrello. 

Il cavaliere oscuro non è come tutti lo conosciamo, è un'altra persona ma nasconde anch'egli un passato doloroso, triste e rabbioso (e sempre collegato alla famiglia Wayne). Oltre all'uomo più intelligente del mondo, c'è bisogno anche del supereroe più potente di sempre, cioè Superman: eppure di lui non c'è traccia, tranne per il fatto che tanti anni prima una razzo si schiantò su Metropolis. Acquisisce un particolare carisma anche Cyborg, il quale è l'orgoglio del paese a stelle e strisce, quindi ricopre una posizione che in altre circostanze sarebbe appartenuta all'uomo d'acciaio. Legami profondi quelli di Flash che prova a riallacciare nonostante nessuno sappia chi sia.

Toccanti alcune scene che manifestano un po' il dolore dei due protagonisti della serie: del resto si sa che Batman è pur sempre Batman ed è davvero difficile tenerlo fuori o costringerlo a mantenere un ruolo secondario quando si tratta di crossover. Sconvolgente poi l'attimo in cui Flash si rende conto che forse il suo acerrimo nemico Thawne non è così tanto responsabile di quegli eventi...

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2 commenti:

  1. Johns è un autore che mi piace molto, il suo Lanterna Verde è una serie semplicemente spettacolare, il suo Flash post Waid un degno successore, e tante altre storie, Flash: rinascita compreso, ma Flashpoint, e la serie che l'ha preceduta, non le ho mai apprezzate. Vuoi un po'per la trama non originalissima che non mi ha convinto, vuoi per la struttura stessa della storia che rimane monca. È chiaro che Johns si sia voluto concentrare su Flash ma la parte relativa a Superman era importante ai fini narrativi e relegarla a una miniserie tie-in è un autogol non da poco. Una miniserie del genere deve essere comprensibile al 100%, i tie in devono solo espandere la cosa, sono cose in più, superflue volendo ma mai necessarie come invece è quella di Superman.
    Poi ha portato alla fuffa del new 52 che salvo qualche eccezione era tutto tranne che interessante, ma cosa ancor più grave costrinse gli autori con le serie in corso a modificare le proprie trame, se non ad accantonarle del tutto in favore del nuovo riassetto.

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  2. Terra 0, come nome, l'ho proprio rimosso. Ero rimasto a "New Earth" per quella principale. Oggi la chiamino "Prime Earth", da non confondere con Earth-Prime", quella di quel segaiolo di Superboy-Prime... come al solito, alla DC creano solo confusione 🤦‍♂️

    Johns ha sempre dato troppa importanza a Cyborg. Mi piaceva quando lo faceva sui Giovani Titani ma poi ha esagerato, promuovendolo alla Lega. Da lì è iniziato il suo rincoglionimento.

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