"Hàbitus", il nuovo album del rapper campano Amalinze, sarà disponibile dal 30 aprile 2021 su Spotify, Apple Music, YouTube Music e su tutte le altre piattaforme digitali. L’uscita del nuovo album, prodotto da CNR e NATS KENT FEELING, sarà accompagnata dal singolo “Squarciare i silenzi”.
Anticipato dal singolo “L'ultimo giorno di festa ED.2021”, cantato in duetto con
Vincenzo Romano, “Hàbitus” è il settimo lavoro discografico di Francesco Nacchia in arte Amalinze. Composto da 9 tracce, l’album ha come tema principale Pagani, la città di nascita del rapper, descritta attraverso le sue esperienze nel tentativo di fornire una testimonianza della quotidianità di chi vi è nato e cresciuto. “Hàbitus” si apre e si chiude con due poesie di Bernardo D'Arezzo, “Da Santachiara a '0 Carmine" e "Vulesse scrivere", recitate da Pierfrancesco Califano.
Vincenzo Romano, “Hàbitus” è il settimo lavoro discografico di Francesco Nacchia in arte Amalinze. Composto da 9 tracce, l’album ha come tema principale Pagani, la città di nascita del rapper, descritta attraverso le sue esperienze nel tentativo di fornire una testimonianza della quotidianità di chi vi è nato e cresciuto. “Hàbitus” si apre e si chiude con due poesie di Bernardo D'Arezzo, “Da Santachiara a '0 Carmine" e "Vulesse scrivere", recitate da Pierfrancesco Califano.
«Ho sempre avuto una propensione al racconto del territorio, ma non avevo mai canalizzato tutte le energie verso la realizzazione di un intero album incentrato sul mio paese», racconta Amalinze, parlando di “Hàbitus”. «Qualche anno fa avevo acquistato un libro di poesie di Bernardo D’Arezzo intitolato ‘poesia dal mio paese’ e in una sessione di ascolto di alcuni provini insieme a Pierfranceso Califano – attore del Collettivo Acca Teatro e da sempre parte del mio progetto musicale – ci ritrovammo a sfogliarlo. Da quel momento pensammo che il prossimo album sarebbe stato un racconto della vita e delle vite di questo paese».
L’uscita del nuovo progetto è accompagnato dal singolo “Squarciare i silenzi”. Il brano, che vede la collaborazione di Alfonso Caladra, se da una parte traccia un resoconto dell’evoluzione della città di Pagani, dall’altra racconta le difficoltà affrontate dall’autore in età pre-adolescenziale e adolescenziale nella ricerca del proprio spazio nel mondo.
«Il brano parte con un viaggio all’interno della mia interiorità adolescenziale per poi fare un salto all’attualità. Racconto dei miei timori e delle mie insicurezze nel trovare il mio spazio nella realtà e, naturalmente, Pagani è il centro della storia», dice Amalinze sul brano. «Ho voluto coinvolgere Alfonso Calandra innanzitutto per la stima che nutro nei suoi confronti. Una persona da sempre impegnata nel sociale, prima che un artista di livello assoluto».
TRACKLIST
DA SANTA CHIARA A ‘O CARMINE
Il disco comincia con una poesia di Bernardo D’Arezzo recitata da Pierfrancesco Califano. Il titolo e la posizione che occupa all’interno dell’album non è casuale; di fatti, così come il tragitto che va ‘da Santa Chiara a ‘o Carmine’ è quello che si percorre per entrare fisicamente nei confini nella città di Pagani, così la traccia così intitolata vuole rappresentare metaforicamente l’ingresso all’interno della città-album.
IL POSTO DOVE VIVO
La seconda traccia, ‘Il posto dove vivo’ si lega alla prima per sonorità, mentre tematicamente fornisce una panoramica sul rapporto dell’autore con la città, tramite descrizione di caratteri generali della stessa e dei suoi abitanti ed il personale vissuto dell’autore.
SQUARCIARE I SILENZI
‘Squarciare i silenzi’, che vede la collaborazione di Alfonso Calandra, parte con un breve resoconto dell’evoluzione del paese negli ultimi anni per poi raccontare le difficoltà affrontate dall’autore in età pre-adolescenziale ed adolescenziale alla ricerca del proprio spazio nel mondo.
LA STAGIONE DEI POMODORI
‘La stagione dei pomodori’ rivolge uno sguardo romanticizzato alle estati dell’adolescenza dell’autore, passate, come gran parte dei giovanissimi dell’Agro Nocerino Sarnese, in fabbrica a sollevare casse di pomodori, senza tuttavia rinunciare ai bagni in costiera amalfitana. Il racconto si concentra prevalentemente sul viaggio verso la meta balneare (quasi sempre Maiori), dalle corse per salire sul bus alle soste sul Valico di Chiunzi, dalle discese in sella ad un cinquantino alle sudate per cercare un posto in spiaggia libera, senza però dimenticare le rovesciate in acqua e le cene ad un metro dal mare.
CON I SOLDI IN TESTA
‘Con i soldi in testa’ nasce come omaggio ad uno dei pezzi di maggiore influenza sull’autore, ovvero l’omonimo brano di Marracash. L’autore ne riprende di fatti il concept, ovvero il racconto delle vite degli amici ed i coetanei che provano ad affermarsi e trovare la propria dimensione sociale e lavorative; ed in parte la struttura, descrivendo le situazioni individuali delle persone menzionate nel testo creando a livello strutturale una sorte di ordine ad elenco.
UN UOMO SOLO
‘Un uomo solo’ racconta delle difficoltà per chi vuole intraprendere un percorso musicale focalizzato sul rap in aree geografiche dove il rapping non ha attecchito ed è etichettato come un genere minore, volgare e rozzo da chi non ne conosce i risvolti sociali e culturali. Il brano, tuttavia, sottolinea allo stesso tempo l’autoconsapevolezza dell’autore nei propri mezzi artistici.
PINO
‘Pino’ è un testo, in forma di story telling, in cui l’autore, attraverso il racconto in prima persona nei panni del papà, descrive il calvario dalla scoperta della malattia fino alla dipartita.
L’ULTIMO GIORNO DI FESTA
‘L’ultimo giorno di festa 2021’ è una nuova versione del brano uscito durante la prima crisi pandemica del 2020, che portò all’annullamento dei festeggiamenti della festa della Madonna delle Galline. Il fulcro del testo è il racconto delle fasi di svolgimento della festa e gli automatismi comunicativi che la reggono in piedi, in particolare il passaparola. Rispetto alla prima versione, questa vede la partecipazione di Vincenzo Romano, cantore ed erede della tradizione paganese.
VULESSE SCRIVERE
Il disco si chiude con ‘Vulesse scrivere’, altra poesia di Bernardo D’Arezzo a cui Pierfrancesco Califano ha dato voce. Chiudere il disco con questa poesia rappresenta una dichiarazione di intenti dell’autore: quella di continuare a scrivere finché ne avrà la forza.
CREDITI
- Le tracce 1 e 9 sono interpretate da Pierfrancesco Califano;
- Poesie di Bernardo D’Arezzo;
- Tutte le tracce sono prodotte da CNR ad eccezione della traccia 4 prodotta da Nats Kent Feeling;
- Mix e Master sono a cura di CNR;
- Co-direzione artistica e progetto grafico: Pierfrancesco Califano;
- Foto e editing: Palmiero Nocera;
- Si ringraziano: Alfonso Califano, Alessio Marrazzo, Arturo D’Arezzo, Alfonso Mellone, Alfonso Nappo, Marco Pepe, Francesco Sansone e Gianluca Tedesco;
INFO SULL'ARTISTA
Francesco Nacchia in arte Amalinze, classe ‘89 da Pagani (SA), è dottore di ricerca in Linguistica Inglese e lavora attualmente come docente a contratto di Lingua Inglese presso l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” e “L’Orientale” ed altri atenei.
Ha già pubblicato 6 album ed è stato vincitore dei premi 'Squarciare i Silenzi' (2015), "Giffoni Rap Contest" (2019) con giuria guidata da Don Joe, e "Ritratti di Territorio" (2020). “Hàbitus” è il suo settimo album.
Ottimo post, complimenti!
RispondiEliminaNon conoscevo questo artista ma mi hai incuriosito, voglio ascoltare soprattutto “La stagione dei pomodori” perché la tua descrizione mi ha ricordato le avventure che affrontavamo anche io e i miei amici quando eravamo ragazzini per fare qualche bagno estivo!
È un comunicato stampa che ho messo tale e quale dato che è ovviamente consentito. Ad ogni modo mi ritrovo molto perché io e Amalinze siamo amici. Inoltre, siamo cresciuti e viviamo nella stessa città, Pagani, quindi è un percorso molto chiaro per me. Ascoltalo perché è bravo, poi mi farai sapere cosa ne pensi
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