Da oggi, 30 gennaio 2021, è possibile trovare e acquistare in tutte le edicole l'albo numero 15 di Samuel Stern, intitolato "Nel Profondo". Dopo aver visto la lotta contro un'entità diversa in "Simulacra", il Rosso si ritrova ad affrontare i suoi peggiori nemici e cioè i demoni. Lo fa attraverso una storia contorta, malata, che unisce l'orrore della possessione demoniaca con il lato oscuro della psicanalisi usata per scopi poco nobili.
La narrazione (che porta la firma di Francesco Vacca e Pietro Vitrano) è ambientata a Fort William (Scozia), dove Samuel e padre Duncan giungono per risolvere un nuovo caso diabolico. Un fermo credete della religione cristiana, Greg Dunbar, ha accusato una forte crisi all'interno di un locale a luci rosse dove si consumano orge e pratiche sessuali di vario genere. Sconfortato dallo scandalo che l'ha colpito, l'uomo accetta l'aiuto dei protagonisti i quali si muovono di pari passo con lo psicanalista di Dunbar, il dottor Robertson.
Proprio quando il caso sembra di facile soluzione, Samuel Stern scoprirà che dietro alle cause della nascita del demone interiore di Greg si nasconde molto altro, un qualcosa che va ben oltre ogni ricerca immaginata da scienza e religione, creando una sorta di fusione di entrambe le cose.
Ancora una volta abbiamo a che fare con una storia molto fluida, dritta al sodo, coinvolgente e che crea grande curiosità nel lettore dopo poche pagine. Non è la solita scontata storia dell'orrore o qualcosa già visto nelle precedenti avventure del ricercatore dell'occulto: "Nel Profondo" è un capitolo della saga che comincia a presentare potenziali diramazioni nella trama, annunciando che in futuro ci saranno nuove e avvincenti racconti. Non andrò oltre per non rovinare la fruizione del volume a chi ancora non l'ha letto.
Ancora una volta, Samuel Stern si pone al pubblico come un fumetto originale, capace di distaccarsi parecchio da altre opere che trattato le medesime argomentazioni. Inutile dire che i disegni sono bellissimi di Vitrano sono bellissimi e lasciano molto spazio ai particolari e ai dettagli. La sceneggiatura di Vacca è ben pensata e sembra non presentare buchi nel plot. Senza ombra di dubbio Samuel Stern è destinato a essere un cult.
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Anche a me è piaciuto questo albo, tranne la frase sbattuta lì dalla moglie del posseduto, che immediatamente mi ha fatto capire come stavano le cose...
RispondiEliminaMoz-
Sottilezze amico mio, sottilezza. Frase a parte buttata lì, questo albo merita molto e ora posso permettermi di dirlo tranquillamente visto che ho recuperato buonissima parte dei volumi precedenti a Simulacra.
EliminaSono rimasto molto sorpreso da questo albo.
RispondiEliminaSamuel Stern rappresenta per me una sorta di riscatto: è la prima volta che inizio un'opera fumettistica mensile da primo numero per cui sto mettendo in gioco molto.
Quello che mi piace di questa pubblicazione è il coraggio con cui si tratta una tematica già vista in altri bonellidi ma ci si aggiunge una nuova visione. Sono molto soddisfatto di quello che mi sta dando questa serie.
Io ringrazio Moz e Fperale per avermi mostrato questo fumetto. Ho recuperato i primi volumi e devo dire che è qualcosa di straordinaria e anche ben studiato secondo me. Stiamo per vivere forse una nuova era del fumetto horror nostrano!
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