martedì 6 aprile 2021

Diabolik Anastatika 14 - La donna decapitata: recensione e curiosità


Con la fine della Pasqua arriva anche il nuovo Diabolik Anastatika, con l'albo numero 14 intitolato "La Donna Decapitata". Continua la ristampa speciale delle prime opere del re del terrore per mano de "La Gazzetta dello Sport" che prosegue con il suo grande progetto di raccolte a fumetti e non solo. Si tratta del volume legato alla serie I, Anno III del 10 febbraio 1964. Il soggetto e la sceneggiatura è ovviamente di Angela Giussani, mentre in disegni in quel periodo erano ancora affidati al maestro Enzo Facciolo.

"La Donna Decapitata" ha avuto la sua prima ristampa Astorina nell'inverso 1965, mentre risale al 1979 la versione "R" (22 gennaio). Nel 1995 è stata la volta della ristampa Swiisss del 16 luglio 1995, per poi essere seguita dalle digitali del 2017 e del 2019 per il servizio arretrati. 

All'interno del fascicolo troviamo sempre le solite cose utili per la ricostruzione storica dell'albo: trama, personaggi, articoli di approfondimento, curiosità e differenze tra le varie edizioni. Il tutto ovviamente curato dagli immancabili e stimati Andrea Agati e Mario Gomboli, ai quali vanno i nostri dovuti ringraziamenti settimanali. 

La trama in breve

Vittorio Pascal è il noto segretario d'ambasciata la cui vita però viene sconvolta dall'arrivo di Lola Marten, la quale lo ricatta per un debito di 500 mila lire contratto da Rudy, fratello dello stesso Vittorio. Rudy e Lola tra l'altro sono amanti ma tra i due scoppia una lite che porta a conseguenze nefaste. Ben presto i Pascal si ritroveranno a vivere un vero e proprio incubo quando scopriranno il cadavere della donna presso la sua abitazione: eppure, quello stesso corpo viene poi ritrovato dalla polizia in una delle proprietà dei fratelli. Cosa sta succedendo? 


I personaggi

Oltre a Diabolik, Ginko e Gustavo, i personaggi di questa storia sono 

  • Lola Marten: amante di Rudy Pascal e ricattatrice di Vittorio, si presenta come la prima donna dichiaratamente "negativa" in Diabolik;
  • Vittorio Pascal: segretario d'ambasciata vittima del ricatto;
  • Rudy Pascal: fratello minore di Vittorio e manate di Lola;
  • Tisson: commissario di polizia addetto alle indagini e amico di Ginko;
  • Vanner: agente di polizia appartenente al gruppo di Tisson;


La trama come "catena di montaggio"

Questo articolo ci spiega come le strategie delle sorelle Giussani cambiarono nel tempo per rendere le storie sempre vive, interessanti e cercando di accontentare le aspettative dei lettori di "Diabolik". Per questo motivo crearono una catena di montaggio molto particolare delle loro storie, un sistema che tra l'altro funziona molto bene anche oggi. 

Le Giussani infatti reclutarono un gruppo di collaboratori e nel contempo analizzavano le proposte dei lettori fedeli, i quali spesso inviavano lettere con suggerimenti alla redazione. Lo schema valido era sempre quello di un colpo, di una fuga e di un delitto. Partendo da questa base, ogni autore veniva poi contatto per essere ringraziato e premiato con un dono o un compenso. Le idee mano a mano venivano poi conservate in un classificatore per aspettare poi il momento giusto per utilizzarle. 

Non è un caso che le Giussani, dopo la stesura di una sceneggiatura, lasciavano uno spazio libero (o buco) per poi riempirlo proprio prendendo una delle idee inserite nello speciale contenitore di idee. Il discorso però era decisamente diverso per i collaboratori diretti di "Diabolik": questi infatti dovevano muoversi di pari passo e in parallelo con i contenuti. Le Giussani volevano essere stupite, emozionate ancor prima del lettore ma soprattutto non volevano difetti narrativi. Del resto le sorelle Giussani erano solite inserire dei documenti approfonditivi in allegato all'albo tramite i quali era possibile comprendere tutto ciò che potesse chiarire eventuali dubbi dei lettori. 


Luciana Giussani

Per anni si è sempre discusso se Luciana Giussani facesse parte della redazione di Diabolik dall'inizio o a partire dal 14esimo numero. La stessa Luciana non ha raccontato in maniera precisa il suo ingresso al fianco della sorella, forse per non sminuire i lavori di Angela o magari per altri motivi. Fatto sta che, stando alla testimonianza di Mirella Arisi del 1964, Luciana era dentro le trame di Astorina già da mesi e in realtà lei e la sorella erano solite confrontarsi su ogni nuova e singola storia prima della pubblicazione. 


Quando la copertina gioco un ruolo fondamentale

Una delle più grandi forze del fumetto di Diabolik è sempre stata la copertina di ciascun albo: tale discorso vale soprattutto per i primi numeri del re del terrore. Il merito fu legato in primis alla costante presenza del nostro protagonista alle prese con azioni raccapriccianti: un cadavere abbandonato, una donna spaventata e quello sguardo "diaboliko" da far accapponare la pelle. Ovviamente, in quegli anni era costante la presenza dei pugnali, le armi predilette dall'inafferrabile criminale.

La violenza invece non è mai stata realmente esplicita, bensì il sangue non è mai stato mostrato copiosamente (se facciamo eccezione con la copertina del numero 13 "Il morto che ritorna"). A partire da "La Donna Decapitata", i curatori ci fanno notare giustamente una sorta di autocensura nella copertina: vediamo il corpo privo di vita di una donna ma non capiamo come sia deceduta. 


Le differenze tra le varie versioni

Copertina

Partiamo ovviamente dalla copertina del volume che fece notare le prime modifiche nella ristampa R degli anni '70. Le ombreggiature infatti sono state cancellate dagli occhi di Diabolik, mentre nella Swiisss furono a stento accennate. 

Nella prima ristampa, inoltre, i colori sono più vivi rispetto alle altre versioni. Notiamo anche variazioni nello sfondo, a partire dalle tonalità e dalle chiazze d'erba che mutano nelle dimensioni. Interessante poi evidenziare che nella R e nella Swiisss l'illustrazione è stata leggermente spostata a sinistra. Infine, nella Swiisss viene aggiunta un'ombra azzurra sulla testa del protagonista così da staccarla dal fondo. 

Retrocopertina

Sostanzialmente, la retrocopertina de "La Donna decapitata" non ha subito grandissime variazioni nel tempo se non nel trucco di Lola Marten che appare decisamente marcato nella R e nella Swiisss

Disegni 

Partiamo dalla splash page che nelle versioni R e Swiisss del 1995 vede il riquadro della testata ridotto, mentre la scritta "il fumetto del brivido" lascia spazio a "il giallo a fumetti" (con l'aggiunta del nome delle autrici). Nella versione digitale della Swiisss tutto torna come visto nella prima stampa. 


Tra le altre novità, a tavola 96 della versione R fu aggiunto un retino sul volto di Diabolik. Tale retino sarà ancora più visibile nella Swiisss del 1995 ma quasi del tutto assente nelle digitali della stessa serie. Andando avanti, a tavola 59 sono stati aggiunti dei puntini sulla giacca bianca di Gustavo, particolari assenti in precedenza (ma anche dopo, nelle successive edizioni). Tale errore viene ripetuto in tutte le ristampe a parte dal 1965 fino al 2019. Per concludere, c'è un errore nel numero della pagina 83: è stato capovolto.

Testi

Per i testi il discorso è sempre lo stesso. Alcune frase diventano pensate, mentre in origine erano parlate. Alcune frasi cambiano nella forma ma non nel senso. 


Anche per questa settimana è tutto. Appuntamento a martedì prossimo, 13 aprile, con "Lotta Disperata". 


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